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11/11/2016
I DOCENTI E GLI ATA PRECARI O GIA´ DI RUOLO POSSONO OTTENERE PER INTERO IL RICONOSCIMENTO DEL PERIODO PRERUOLO
La sentenza n. 22558/2016 della Suprema Corte di Cassazione Sezione Lavoro del 07.11.2016 è una sentenza storica per il mondo della SCUOLA PUBBLICA.
A partire da oggi qualunque precario per i dieci anni precedenti può chiedere con un ricorso al Giudice del Lavoro il riconoscimento giuridico della m...


10/04/2016
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E’ di questi ultimi giorni la decisione della Suprema Corte di Cassazione che ha stabilito una responsabilità aggravata in capo a chi ipoteca il bene (es. casa di abitazione) del debitore ma il credito per il quale sta agendo è di importo di gran lunga inferiore rispetto al bene ipotecato....


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25/11/201
Pubblico dipendente, libero professionista, obbligo d´iscrizione alla Gestione Separata Inps
Come è noto, la Gestione Separata dell’INPS è stata istituita dalla legge 335/1995 al fine di garantire copertura previdenziale ai lavoratori autonomi che ne fossero sprovvisti.
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05/05/2013
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   giovedì 8 marzo 2007

IL PENSIONAMENTO DEGLI IMMIGRATI, UN FENOMENO DA INQUADRARE IN PROSPETTIVA

Ricerca della Caritas di Roma con la collaborazione della Provincia di Roma e dell’Inps




OSSERVATORIO ROMANO SULLE MIGRAZIONI



promosso dalla Caritas di Roma in collaborazione con la Provincia di Roma, il Comune di Roma,


la Camera di Commercio di Roma, l’INPS e il Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes






Immigrati e sistema pensionistico:


stime sui futuri pensionati a livello romano-laziale e nazionale


Ricerca della Caritas di Roma con la collaborazione della Provincia di Roma e dell’Inps [1]



Conferenza stampa del 6 febbraio 2007



Il pensionamento degli immigrati, un fenomeno da inquadrare in prospettiva


Gli immigrati costituiscono per gli italiani un beneficio demografico, che si ripercuote anche a livello pensionistico. La loro età media è di 31,3 anni, contro i 44 anni della popolazione residente (dato Istat al 1.1.2005): tra gli immigrati gli ultrasessantenni sono appena il 3%, sei volte di meno rispetto agli italiani. Sono giovani anche le persone che giungono in Italia per ricongiungimento familiare o per lavoro, mentre le nascite da genitori entrambi stranieri (più di 50 mila l’anno) sono, in proporzione, molto più numerose rispetto alle nascite da genitori italiani. La loro quota, in continuo aumento, si aggira intorno al 10% del totale delle nascite, con tendenza alla crescita e con valori già attualmente più elevati in diversi contesti: 15% a Macerata, Perugia e Firenze; 20% a Brescia, Mantova, Treviso, Piacenza, Modena e 25% a Prato (la punta massima registrata).


La popolazione italiana, secondo le previsioni ISTAT, a metà secolo sarà caratterizzata dalla diminuzione dei minori e delle persone in età attiva (15-64 anni), a fronte dell’aumento degli ultrasessantacinquenni, che arriveranno al 35% del totale.


In questo contesto è estremamente positivo il ruolo degli immigrati, che per loro giovane età sono quasi esclusivamente contributori e non fruitori di prestazioni pensionistiche: i cittadini stranieri, che percepiscono in Italia una pensione di vecchiaia, sono meno di 100.000, con un’età media che supera i 70 anni il che li qualifica come non appartenenti ai nuovi flussi di immigrati dai paesi a forte pressione migratoria. Per molti anni ancora tra gli immigrati saranno pochi gli immigrati e, tuttavia, non è ozioso cercare di inquadrare il futuro, individuando quegli aspetti che abbisognano per tempo di adeguate misure di politica sociale per evitare la creazione di sacche di emarginati.


Questa primo studio organico sui flussi di pensionamento è stato promosso dalla Caritas di Roma, con il supporto della Provincia di Roma e dell’INPS; esso abbraccia il periodo che va dal 2005 al 2020 ed è articolato a tre livelli di grande interesse conoscitivo e operativo: per genere, regioni di insediamento e paesi di provenienza. Si tratta di una stima di massima, e quindi in qualche leggermente sopravalutata, mentre nel futuro sarà possibile una maggiore perfezione con l’acquisizione di altri elementi conoscitivi riguardanti l’inizio della carriera assicurativa, la contribuzione versata e l’entità della prestazione in corso di maturazione. Nella stima non si è tenuto conto sia delle di immigrati destinati a diventare cittadini italiani che di quelli che rimpatrieranno, perché in entrambi i casi le pensioni verranno poste in pagamento.


Come base per il calcolo è stato preso l’archivio dei soggiornanti regolari del Ministero dell’Interno, che ha portato il “Dossier Caritas/Migrantes” a stimare una presenza regolare in Italia all’inizio del 2006 pari a 3.035.000 persone. Questo archivio ha il vantaggio supplementare di includere anche i lavoratori che, seppure regolarmente soggiornanti, non sono ancora iscritti in anagrafe, o perché ancora non hanno potuto stipulare un contratto di affitto o perché la relativa pratica è ancora in corso: questa inclusione non è di poco conto perché, sempre secondo la stima del “Dossier”, sono state più di 350.000 le persone che sono venute a trovarsi in questa situazione di precarietà anagrafica.


Significative, ai fini della quantificazione dei flussi di pensionamento degli immigrati, sono solo le ultime due fasce di età:



  • quella degli ultrasessantenni include 90.000 persone (di cui il 51% donne), pari a 1 ogni 250 ultrasessantenni residenti in Italia;

  • quella delle persone tra i 40 e i 60 anni, molto più consistente, che comprende 700.000 immigrati, di cui il 45% donne.

Non sono, invece, rilevanti ai fini della stima né i 1.659.000 giovani adulti (19-40 anni, di cui il 43% donne) né, tanto meno, i 586.000 minori (di cui il 48% donne): come si vede, le donne prevalgono solo nella fascia di età più avanzata.


Gli aspetti operativi hanno portato a dedicare grande attenzione agli aspetti riguardanti:



  • il territorio, con previsioni specifiche per ogni singola regione e approfondimenti per la Provincia di Roma, le altre province laziali e la regione Lazio;

  • i paesi di provenienza, registrando che la graduatoria dei futuri pensionati, che vede al primo posto l’Ucraina con più di un decimo delle pensioni concesse nel periodo 2006-20020, non è uguale alla graduatoria dei soggiornanti.


ITALIA. Soggiornanti stranieri per classi di età (31.12.2005)














































Classi di età


Totale


Ripartiz. %


Maschi


Femmine


% Femmine


0-18


586.000


19,3


304.000


282.000


48,1


19-40


1.659.000


54,7


942.000


717.000


43,2


41-60


700.000


23,1


384.000


316.000


45,1


60 e più


90.000


3,0


44.000


46.000


51,1


Totale*


3.035.000


100,0


1.674.000


1.361.000


44,8


* Stima del Dossier Caritas/Migrantes. I numeri sono arrotondati alle migliaia


FONTE: Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes. Elaborazioni e stime su dati del Ministero dell’Interno integrati con i dati Istat sui minori



Criteri tecnici per la stima e risultati a livello nazionale e per le principali regioni


Secondo la vigente legislazione italiana, l’acquisizione del diritto alla pensione presuppone per i lavoratori, sia italiani che stranieri, due fondamentali requisiti, l’uno legato all’età (60 anni per le donne e 65 per gli uomini, eccezion fatta per la pensione di anzianità) e l’altro al numero dei contributi versati (ridotto da 20 a un minimo di 5 anni contributivi per il normale pensionamento).


Alla situazione attuale si è pervenuti a seguito delle ultime tre riforme pensionistiche (Amato 1993, Dini 1995, Maroni 2004), per cui le situazioni dei singoli lavoratori si presentano oggi in maniera abbastanza diversificata. La discriminante fondamentale, che sussiste tra il ‘sistema retributivo’ (precedente) e il ‘sistema contributivo’ (attuale), consiste nella diversa articolazione dei requisiti dell’età e della contribuzione, il che incide in maniera sostanziale sulle modalità di calcolo delle prestazioni,.


Si è ipotizzato che gli immigrati ultrasessantenni o di 40-60 anni siano ripartiti uniformemente per ciascun anno della fascia, anche perché i lievi scostamenti esistenti non influiscono sostanzialmente sulla stima.


Quindi si è ipotizzato che tutti gli immigrati vadano in pensione con il nuovo regime contributivo, a causa della loro ridotta anzianità assicurativa, il che li porta anche ad essere fruitori marginali della pensione di anzianità che presuppone 35 anni di contribuzione.


La terza ipotesi ha portato a considerare che tutti abbiano maturato il diritto alla pensione che, a regime e salvo ulteriori modifiche, consente di erogare il trattamento di vecchiaia al compimento di 60 anni per le donne e di 65 anni per gli uomini, a condizione - come prima richiamato - di aver maturato una contribuzione di almeno 5 anni. La previsione, scontata per gli uomini, si avvicina all’effettiva realtà anche per le donne dopo che è stato ridotto il requisito degli anni di contribuzione.


Non si è ritenuto di detrarre dal calcolo il numero dei cittadini stranieri che rimpatriano, sia perché il loro numero è minimo (circa 15.951 nel 2005 a fronte di circa 200 mila nuovi ingressi), sia perché a chi è rimpatriato, al compimento del 65° anno di età, verrà comunque erogata la relativa quota di pensione anche a fronte di una posizione contributiva ridottissima, naturalmente senza l’integrazione al trattamento minimo, a meno che ciò non sia previsto da un accordo bilaterale che leghi l’Italia al paese di origine.


La stima dell’andamento pensionistico riguarda 46.000 donne immigrate ultrasessantenni (di cui la metà è stata ipotizzata senza diritto a pensione) e altre 316.000 tra i 40 e i 60 anni. L’altra metà delle donne ultrasessantenni, che maturerà il diritto a pensione, lo farà al ritmo di 5.290 l’anno a partire dal 2005 e quelle tra i 40 e i 60 anni al ritmo di 18.096 l’anno a partire dal 2010.


I maschi immigrati ultrasessantenni sono 44.000 e quelli tra 40 e 60 anni 384.000. Essi rimarranno in secondo piano nel quinquennio 2005-2010 (1.000 pensioni l’anno), per aumentare nel quinquennio successivo (3.740 l’anno) con l’accesso al pensionamento degli ultrasessantenni e, infine, per aumentare in maniera più consistente dal 2015, man mano che maturerà i requisiti la successiva classe di età (16.883 l’anno).



ITALIA. Stima dei flussi di pensionamento annuale dei cittadini stranieri nella provincia di Roma e nella Regione Lazio (2006-2020)



















































































































































































































Anno


Italia


Principali gruppi nazionali


Donne


Maschi


Totale


Ucraina


Albania


Marocco


Romania


Polonia


Filippine


Cina


2006


5.290


1.000


6.290


304


899


522


235


141


141


160


2007


5.290


1.000


6.290


304


899


522


235


141


141


160


2008


5.290


1.000


6.290


304


899


522


235


141


141


160


2009


5.290


1.000


6.290


304


899


522


235


141


141


160


2010


5.290


1.000


6.290


304


899


522


235


141


141


160


2011


18.096


3.740


21.836


3.241


2.138


1.340


1.744


1.936


1.936


717


2012


18.096


3.740


21.836


3.241


2.138


1.340


1.744


1.936


1.936


717


2013


18.096


3.740


21.836


3.241


2.138


1.340


1.744


1.936


1.936


717


2014


18.096


3.740


21.836


3.241


2.138


1.340


1.744


1.936


1.936


717


2015


18.096


3.740


21.836


3.241


2.138


1.340


1.744


1.936


1.936


717


2016


18.096


16.883


34.979


3.544


3.068


3.332


3.168


2.205


2.205


1.381


2017


18.096


16.883


34.979


3.544


3.068


3.332


3.168


2.205


2.205


1.381


2018


18.096


16.883


34.979


3.544


3.068


3.332


3.168


2.205


2.205


1.381


2019


18.096


16.883


34.979


3.544


3.068


3.332


3.168


2.205


2.205


1.381


2020


18.096


16.883


34.979


3.544


3.068


3.332


3.168


2.205


2.205


1.381


Totale


207.410


108.115


315.525


35.445


30.525


25.970


25.735


21.410


21.410


11.290


FONTE:Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dell’Interno, Istat e Inps.



Complessivamente le domande di pensionamento, tra maschi e femmine, saranno:


- 6.290 l’anno nel quinquennio 2005-2010 ;


- 21.836 l’anno nel quinquennio 2010-2015;


- 34.979 l’anno nel quinquennio 2016-2020.


La giovane età degli immigrati non solo consente di ridurre al minimo il loro pensionamento nella seconda metà di questa decade, ma fa anche sì che nel periodo tra il 2010 e il 2020 (e anche nel decennio successivo), quando il flusso sarà triplicato, le loro pensioni risulteranno di entità ridotta rispetto a quanto avviene tra gli italiani.


Alla fine del 2015, quando secondo la stima del Dossier Caritas/Migrantes la popolazione immigrata raddoppierà, passando a 6 milioni di soggiornanti, saranno state erogate 129.000 pensioni che, aggiunte alle 96.000 già attualmente in pagamento, saranno pari ad 1 pensionato ogni 26 residenti, mentre tra gli italiani vi è già attualmente un pensionato ogni 5 residenti: è questo forte differenziale ad attestare il beneficio che gli immigrati consentono alla gestione previdenziale.


Invece, se prendiamo in considerazione il periodo 2005-2020, si stima l’assegnazione in Italia di 315.525 pensioni a cittadini stranieri, con queste ripartizioni:



  • per aree: Nord (Nord Ovest 96.440, Centro 96.335, Nord Est 73.960, Sud 36.640, Isole 12.150);

  • per regioni: Lombardia 65.585, Lazio 54.320, Emilia Romagna (30.050), Veneto (27.890), Toscana (25.695), Piemonte (22.090) e Campania (19.345). Fanalino di coda, con meno di 1.000 pensionati, sono la Basilicata, il Molise e la Valle d’Aosta;

  • per gruppi nazionali e continenti: Ucraina 35.445 (11,2%), Albania 30.525, Marocco 25.970, Romania 25.735, Polonia 21.410, Filippine 16.380, con un posizionamento determinato non solo dalla consistenza del gruppo ma anche dall’incidenza percentuale delle donne. Nel periodo 2006-2006 all’Europa spetterà il 54,6% delle pensioni erogate, 6 punti percentuali in più rispetto alla quota detenuta su soggiornanti; anche l’America (12,2% guadagnerà qualche punto, mentre l’Africa (17,3%) e l’Asia (15,6%) avranno quote ridotte rispetto agli attuali soggiornanti.


ITALIA. Flussi di pensionamento per aree territoriali e per regioni (2005-2020)














































Nord Ovest 96.440


Nord Est 73.960


Centro 96.335


Sud 36.640


Isole 12.150


Lombardia 64.585


Emilia R. 30.050


Lazio 54.320


Campania 19.345



Piemonte 22.090


Veneto 27.890


Toscana 25.695


Puglia 6.165


Sicilia 9.620


Liguria 9.270


Friuli V.G. 9.420


Marche 9.235


Abruzzo 4.730


Sardegna 2.5300


Valle d’Aosta 495


Trentino A.A. 6.600


Umbria 7.085


Calabria 4.980






Basilicata 865


Italia





Molise 555


315.525


FONTE: Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes e INPS



Approfondimenti sui flussi di pensionamento nel Lazio e in Provincia di Roma


La provincia di Roma e la regione Lazio hanno motivi particolari per occuparsi delle future pensioni degli immigrati. Il Lazio, che detiene il 13,8% (418.823 persone) dei 3.045.000 soggiornanti regolari al 31.12.2005, nel periodo 2005-2020 avrà una quota di pensionati maggiorata di tre punti (16,9%) in considerazione della femminilizzazione dell’insediamento e di un relativo maggior invecchiamento della popolazione immigrata, aspetti che si riscontrano specialmente nella Provincia di Roma.


Nel Lazio dal 2006 le pensioni saranno



  • nel quinquennio 2006-2010 annualmente 1.092 (943 per le immigrate e 149 per gli immigrati)

  • nel quinquennio 2011-2015 annualmente 3.560 (2.640 per le immigrate e 920 per gli immigrati)

  • nel quinquennio 2015-2020 annualmente 5.768 (2.640 le immigrate e 2.351 gli immigrati)

I 1.029 pensionati immigrati del 2006 attestano che vi sarà una domanda di pensionamento ogni 384 cittadini stranieri regolarmente soggiornanti nel Lazio, un’incidenza molto contenuta rispetto a quanto avviene tra gli italiani ma molto più elevata rispetto a quanto avviene tra la popolazione immigrata (1 domanda di pensionamento ogn i 541 soggiornanti).


Come risaputo gli immigrati del Lazio per l’87,2% si trovano nella provincia di Roma (365.274 al 31 dicembre 2005). Gli “immigrati romani” si caratterizzano per una maggiore anzianità: il 28,1% è concentrato nella fascia 41-60 anni (media italiana del 23,1%) e il 4,6% tra gli ultrasessantenni (media italiana del 3,0%). Anche l’incidenza femminile (55,1%) è più alta rispetto alla media nazionale (49,9%).


Nella provincia di Roma le 983 domande annuali stimate per il 2006 equivalgono ad un pensionamento ogni 372 soggiornanti e totalizzano il 90,0% delle domande di pensione presentate in regione dagli immigrati (4.915 pensioni a Roma su 5.460 nel Lazio). La quota delle pensioni spettanti alla Provincia di Roma è, quindi, di tre punti percentuali superiore alla quota di soggiornanti per i motivi prima riportati (più donne e più lavoratori anziani).


L’incidenza della provincia romana sul totale laziale anche nel secondo quinquennio 2011-2015 (quando arriveranno al pensionamento anche le donne della classe d’età 41-60 anni), con 15.925 pensionati a Roma e 17.800 pensionati nel Lazio, e nel terzo quinquennio 2016-2020, quando al pensionamento arriveranno anche i maschi di quella fascia d’età, determinando la quota complessiva, tra maschi e donne, di 25.690 pensionati a Roma e 28.840 nel Lazio.


Complessivamente, nell’intero periodo 2006-2020 è stato ipotizzato che vadano in pensione nel Lazio 52.040 cittadini stranieri, pari al 12,4% degli stranieri regolarmente soggiornanti a fine 2005 in regione , così ripartiti per province: Roma 46.530, Latina 1.789, Viterbo 1.565, Frosinone 1.500 e Rieti 715.



ITALIA. Stima dei flussi di pensionamento annuale dei cittadini stranieri nella provincia di Roma e nella regione Lazio (2006-2020)



















































































































































































Provincia di Roma


Regione Lazio


Anno


Donne


Maschi


% Donne


Totale


Donne


Maschi


% Donne


Totale


2006


863


120


87,8


983


943


149


86,4


1.092


2007


863


120


87,8


983


943


149


86,4


1.092


2008


863


120


87,8


983


943


149


86,4


1.092


2009


863


120


87,8


983


943


149


86,4


1.092


2010


863


120


87,8


983


943


149


86,4


1.092


2011


2.351


834


73,8


3.185


2.640


920


74,2


3.560


2012


2.351


834


73,8


3.185


2.640


920


74,2


3.560


2013


2.351


834


73,8


3.185


2.640


920


74,2


3.560


2014


2.351


834


73,8


3.185


2.640


920


74,2


3.560


2015


2.351


834


73,8


3.185


2.640


920


74,2


3.560


2016


2.351


2.787


45,8


5.138


2.640


3.128


45,8


5.768


2017


2.351


2787


45,8


5.138


2.640


3.128


45,8


5.768


2018


2.351


2.787


45,8


5.138


2.640


3.128


45,8


5.768


2019


2.351


2.787


45,8


5.138


2.640


3.128


45,8


5.768


2020


2.351


2.787


45,8


5.138


2.640


3.128


45,8


5.768


TOTALE


27.825


18.705


59,8


46.530


31.115


20.930


59,8


52.040


FONTE: Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dell’Interno, Istat e Inps



Le domande, tra il quinquennio iniziale e il terzo quinquennio, aumenteranno mediamente di poco più di 5 volte: questa è anche la media della provincia di Roma e di Frosinone, mentre l’aumento sarà di 6 volte in provincia di Viterbo e di 8 volte nella provincia di Latina (dove la classe di età 41-60 anni è meglio rappresentata) e solo di tre volte in provincia di Rieti.


Il maggiore protagonismo nel pensionamento spetta alle donne nei primi due quinquenni, essendo esse agevolate di cinque anni per quanto riguarda l’età pensionabile. Invece nell’ultimo quinquennio, quando potranno accedere al pensionamento anche i maschi della fascia di età 40-60 anni, essi saranno più numerosi, ma non nelle province di Rieti e Viterbo, dove le donne resteranno prevalenti, seppure di poco e comunque con valori assoluti molto bassi, inferiori al centinaio di persone. Invece, in provincia di Roma i pensionati maschi del quinquennio 2016-2020 saranno annualmente 2.787, rispetto a 2.351 donne, e nel Lazio 3.128, rispetto a 2.640 donne.


Poiché il ritmo di pensionamento avrà un andamento similare anche nel decennio successivo al 2020, si determinerà un certo riequilibrio tra uomini e donne pensionate, il che influirà in una certa misura sugli ulteriori flussi di pensionamento degli immigrati e in misura ridotta sullo stock dei pensionati immigrati, considerato che le donne sono più longeve.



LAZIO. Ripartizione degli immigrati per classi di età e per provincia (31.12.2005)




































































Province


Soggiornanti


0-18 anni


19-40 anni


41-60 anni


Oltre 60


Totale


Frosinone


14.648


19,2


54,4


22,0


4,3


100,0


Latina


18.582


16,0


57,7


23,9


2,4


100,0


Rieti


5.855


18,0


54,5


24,6


2,8


100,0


Roma


365.274


11,4


55,8


28,1


4,6


100,0


Viterbo


14.464


18,2


54,8


24,1


2,9


100,0


Lazio


418.823


12,2


55,8


27,5


4,4


100,0


Italia


3.035.144


19,3


54,7


23,1


3,0


100,0


FONTE: Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Elaborazioni su dati Ministero dell’Interno e Istat



La qualità di vita dei futuri pensionati immigrati


Il grande problema, nel pensionamento degli immigrati, consisterà nel fatto che le loro pensioni, nella maggior parte dei casi, saranno pari o integrate al minimo o di poco superiori, poiché sulla base del nuovo sistema di calcolo una carriera assicurativa di 40 anni consente di arrivare al 50- 60% della retribuzione. Il lavoro, che durante il periodo della vita attiva in larga misura li ha liberati dalla povertà, non eviterà, a causa delle prestazioni pensionistiche di entità ridotta, che molti di essi vadano ad ingrossare le fila dei poveri, senza che la rete di solidarietà familiare possa assicurare un sostegno adeguato, versando anche i figli in condizioni non soddisfacenti. Una preoccupazione simile è stata espressa anche da Caritas Europa, che ha così intitolato una sua recente ricerca: “Immigrazione. Un viaggio verso la povertà?”


Questo scenario trova un riscontro nei dati sulle retribuzioni corrisposte ai lavoratori extracomunitari, ricavabili dagli archivi dell’INPS. La retribuzione media percepita dai lavoratori immigrati nel 2003 è stata pari a 9.423 euro annuali (785,25 al mese), all’incirca il 40% in meno rispetto alle retribuzioni medie degli italiani; questo avviene o perché vengono effettivamente pagati di meno, o perché viene dichiarata solo parte della loro retribuzione, mentre l’altra viene corrisposta in nero.


Le donne, che mediamente guadagnano 6.751 euro contro gli 11.253 degli uomini, sono inserite maggiormente nel settore domestico e di assistenza e cura alla persona e nei servizi, dove le retribuzioni sono più basse rispetto alla retribuzione media e, specialmente, rispetto alle retribuzioni dei settori a più alto reddito. I commercianti (13.138 euro l’anno) e gli artigiani (12.420 euro l’anno) percepiscono una retribuzione quasi tre volte superiore a quella dei lavoratori del settore domestico (4.871 euro l’anno).



ITALIA. Classi di retribuzioni di lavoratori extracomunitari per mesi di lavoro (2003)


































Mesi di lavoro


Numero lavoratori


%


Retribuzione media annua


0


72.331


4,9


393


0-3


166.821


11,3


1.570


3-6


161.591


11,1


3.533


6-9


209.411


14,2


5.889


9-12


860.872


58,5


8.245


FONTE: Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes. Elaborazioni su dati INPS



Bisogna, poi, considerare che gli immigrati hanno spesso una carriera lavorativa discontinua. Il 58,5% dei lavoratori - che hanno lavorato per periodi superiori a 9 mesi - si avvicina alla media e un altro 14,2% non ne è molto lontano con 5.889 euro: sono quelli che lavorano più di sei mesi o quasi tutto l’anno. Invece, chi lavora fino a 3 mesi percepisce, mediamente, solo 1.570 euro e arriva a 3.533 euro l’anno se l’occupazione si è protratta tra i 3 e i 6 mesi. La situazione più deficitaria coinvolge quelli che hanno lavorato meno di un mese e hanno ricevuto una retribuzione teorica di appena 393 euro.


Anche nel caso della durata lavorativa, e di conseguenza della continuità retributiva e contributiva, le donne risultano penalizzate, infatti solo il 54,1 % di loro presenta un impiego per 9-12 mesi, contro il 61,6% degli uomini.


Nelle regioni del Nord è più favorevole sia la ripartizione per fasce di mesi lavorati sia la retribuzione media (10.236 euro). In generale, però, si può osservare che l’impiego tende ad una maggiore stabilità all’aumentare dell’età del lavoratore; infatti, a partire dalla classe di età 35-39 anni circa il 62% degli immigrati presenta una forma di stabilizzazione lavorativa, con impieghi per più di 9 mesi.


Un altro livello di differenza si riscontra in relazione ai paesi di origine, in quanto gli immigrati dalle aree ricche hanno retribuzioni molto più alte non solo rispetto alla retribuzione media dei lavoratori extracomunitari, ma anche rispetto a quella degli stessi italiani. Chi viene dal Nord America, ad esempio, ha una retribuzione annua di 21.099 euro.


In provincia di Roma la situazione reddituale dei lavoratori stranieri assicurati all’INPS (139.803 su 1.392.066 nel 2003) si presenta meno soddisfacente rispetto a quella prospettata a livello nazionale. In provincia, infatti, la retribuzione media annuale degli immigrati è di 7.715 euro annui (il 18,1% in meno rispetto alla retribuzione media di 9.423 riscontrata in Italia). Senz’altro deve aver influito l’alto numero di persone impegnate nel settore familiare, per le quali il compenso non è molto elevato e, oltre tutto, viene spesso dichiarato un numero inferiore di ore rispetto a quelle effettivamente svolte. Anche negli altri settori i lavoratori immigrati della provincia di Roma percepiscono retribuzioni medie annue inferiori rispetto alla media nazionale: artigiani 8.023 euro (-11,0%), coltivatori diretti 8.023 euro (-5,8%), commercianti 11.842 euro (-9,9%), lavoratori dipendenti 10.708 (-3,0%), lavoratori domestici 4.461 euro (-7,4%), lavoratori agricoli a tempo determinato 1.156 euro (-2,3%).


Riprendendo l’insieme di questi ragionamenti, alla luce dei futuri flussi di pensionamento, si possono trarre alcune importanti conclusioni.


Sussiste il rischio molto concreto che gli immigrati di prima generazione, dopo aver svolto un ruolo estremamente positivo a beneficio del paese di arrivo, con il loro lavoro, e del paese di origine, con l’invio delle rimesse, al momento del pensionamento possano andare incontro a processi di emarginazione all’interno di una società dallo stile di vita opulento.


Il tema delle ristrettezze durante la vita attiva, quello cioè dei lavoratori poveri, ha costituito spesso oggetto di indagini sia tra gli italiani che tra gli immigrati, tra l’altro da parte dei Centri d’ascolto Caritas, che da alcuni anni pubblicano i risultati sul “Dossier Statistico Immigrazione”.


Tuttavia, fin quando gli immigrati sono ineriti nel mercato occupazionale e fin quando la loro salute è buona, essi riescono a far fronte alle spese per la sussistenza, ad affittare casa e talvolta anche a comprarla, ad allevare i figli e anche a risparmiare per i familiari rimasti in patria: nel periodo della loro vita attiva, salvo casi limitati, non sono di per sé una categoria da assistere.


Diversa sarà la situazione, quando essi diventeranno anziani e si ritireranno dal lavoro. Il problema, quindi, non consiste solo nel trovare un’occupazione ma anche nel riuscire a tutelare i relativi diritti. È risaputo, invece, che essi, in misura tutt’altro che trascurabile, sono votati al lavoro nero, il che equivale alla sottrazione dei contributi dovuti e alla loro penalizzazione in termini pensionistici.


Anche la presente ricerca costituisce un ulteriore stimolo a denunciare che il sommerso, che assorbe un sesto della ricchezza nazionale e coinvolge quasi tre milioni di persone, è una causa di grave precarietà. Questa preoccupante situazione, che riguarda di più gli immigrati ma coinvolge anche gli italiani, comporta instabilità occupazionale, discontinuità nei pagamenti, basse retribuzioni, evasione dei contributi e un futuro pensionistico insufficiente.


Un paese moderno, il cui futuro sarà sempre più intrecciato con l’immigrazione, non può considerare gli immigrati lavoratori di più basso rango da sfruttare per vincere le sfide della concorrenza. Il deficit si pone a livello di sistema normativo e di prassi burocratiche, ma riguarda anche gli operatori economici, le famiglie e i singoli cittadini. Come è stato sottolineato in un seminario, che nel mese di gennaio 2007 L’Ufficio CEI per i Problemi sociali e del lavoro ha dedicato al lavoro nero, ciò significa che l’impegno profuso dalla comunità ecclesiale al riguardo non è stato del tutto soddisfacente e che bisogna promuovere con maggiore forza i valori di giustizia e di solidarietà.


Il sistema paese sta ricevendo un aiuto sostanziale dall’immigrazione, un aiuto che bisogna contraccambiare, per tempo, contrastando per tempo i fattori di possibile emarginazione tra i quali l’indagine della Caritas di Roma ha incluso anche le pensioni basse.






OSSERVATORIO ROMANO SULLE MIGRAZIONI


promosso dalla Caritas di Roma


in collaborazione con la Provincia di Roma, il Comune di Roma,


la Camera di Commercio di Roma, l’INPS e il Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes


Riferimenti:


presso la Caritas di Roma: Ufficio Comunicazione, 06.69886417


presso la redazione: Idos, tel. 06.54192252


idos@dossierimmigrazione.it - ufficio.stampa@caritasroma.it


Internet: www.dossierimmigrazione.itwww.caritasroma.it/Immigrazione



Osservatorio Romano sulle Migrazioni promosso dalla Caritas di Roma


Terzo Rapporto/2006 - indice




I-INTRODUZIONE GENERALE



1. Introduzione al Terzo Rapporto (mons. G. Di Tora)


2.L’integrazione nell’area romano-laziale (L. Di Sciullo)


3.Roma, città globale per il dialogo interreligioso (G. Di Tora, B. Mioli, P. Felicolo)


4.Nota dei curatori (A. Colaiacomo, G. Demaio, F. Pittau)


5.Il Lazio: una regione anche di emigrazione (D. Licata – F. Pittau)



II – ANALISI DEGLI ARCHIVI



GLI IMMIGRATI NELLA PROVINCIA DI ROMA


5.I soggiornanti in provincia di Roma (F. Pittau)


6.I residenti in provincia di Roma (A. Colaiacomo)



GLI IMMIGRATI NEL COMUNE DI ROMA


7.Il comune di Roma e la presenza straniera: aspetti demografici (F. Pittau)


8.I residenti nel comune di Roma (M. P. Nanni)


9.Roma: Capitale dei romeni (A. Ricci)


10.I filippini a Roma: una comunità al femminile (F. Cristalli)


11.Viaggio dalla Polonia a Roma (D. Licata)


12.I latinoamericani a Roma: indagine sul campo (A. Ciurlo)



IL MERCATO DEL LAVORO E L’INSERIMENTO OCCUPAZIONALE


13.Il lavoro degli immigrati nella provincia di Roma (F. Meloni)


14.Il lavoro autonomo nella provincia di Roma (E. Grande)


15.L’andamento occupazionale nel comune di Roma (F. Pittau)



L’ACCESSO ALLA PREVIDENZA E ALL’ASSICURAZIONE


16.I lavoratori iscritti all’Inps (M. P. Nanni)


17.Immigrati e rischio infortunistico (A. Bovo - Inail)


18.Stima sui flussi di pensionamento degli immigrati a Roma e in Italia (M. P. Borsci, F. Pittau)



III - APPROFONDIMENTI



19.Le politiche locali per l’immigrazione nei comuni del litorale romano (A. Germani) .


20.Indagine su sindacati e popolazione immigrata nel territorio provinciale (M. I. Macioti)


21.Il diritto all’abitare (C. Sica e D. Martinelli)


22.Immigrati e accesso alla tutela sanitaria (S. Geraci e G. Baglio)


23.Roma e i consiglieri aggiunti: una forma di partecipazione (G. Demaio)


24.I media degli immigrati a Roma (M. Scordino)


25.Rom, Sinti e Caminanti della capitale (S. Geraci ed équipe Caritas)


26.Alunni di origine straniera nelle scuole di Roma (G. Demaio)


27.Studenti di origine straniera nelle università di Roma (G. Demaio)


28.I richiedenti asilo a Roma (M. Saggion)



ALLEGATI STATISTICI





TABELLE STATISTICHE









PROVINCIA DI ROMA E LAZIO




Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati:


ripartizione per quinquennio (2006-2020), p. 10




Retribuzioni dei lavoratori immigrati:


ripartizione per settori di lavoro (2003), p. 10




Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati:


ripartizione per anno e per genere (2006-2020), p. 11







ITALIA




Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno:


disaggregazioni per regione e per genere (2006-2020) – Pagina 12




Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno:


disaggregazioni per i primi 20 gruppi nazionali e per genere (2006-2020) – Pagina 13




Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno:


disaggregazioni per continenti e per genere (2006-2020) - Pagina 14




PROVINCE DEL LAZIO. Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati: ripartizione per quinquennio (2006-2020)
















































































































































































































































Periodo


Frosinone


Latina


Rieti


Viterbo


Roma


Lazio


Italia


Totale domande presentate per quinquennio e complessivamente



Domande


% donne


Domande


% donne


Domande


% donne


Domande


% donne


Domande


% donne


Domande


% donne


Domande


% donne


2006-2010


160


84,4


130


76,9


110


90,9


145


82,8


4.915


87,8


5.460


87,8


28.075


82,2


2011-2015


535


65,4


550


78,2


240


85,4


550


82,7


15.925


73,8


17.800


62,4


101.080


78,2


2015-2020


805


43,5


1.110


38,7


365


56,2


870


52,3


25.690


45,8


28.840


32,9


174.905


45,2


2006-2020


1.500


55,7


1.790


53,6


715


71,3


1.565


65,8


46.530


59,8


52.040


46,7


304.060


59,6


Var. % 1°-3° quinquennio


503


-


854


-


332


-


600


-


523


-


528


-


623


-


Flusso annuale domande



Maschi


Femmine


Maschi


Femmine


Maschi


Femmine


Maschi


Femmine


Maschi


Femmine


Maschi


Femmine


Maschi


Femmine


2006-2010


5


27


6


20


2


10


5


24


120


863


149


943


1.000


4.615


2011-2015


37


70


24


86


7


41


19


91


834


2.351


920


2.640


4.412


15.8°4


2015-2020


91


70


136


86


32


41


83


91


2.787


2.351


3.128


2.640


19.177


15.804


Ripartizione totale domande pensioni del Lazio



v.a.


%


v.a.


%


v.a.


%


v.a.


%


v.a.


%


v.a.


%


v.a.


%


Sogg. 2005*


14.648


3,5


18.582


4,4


5.855


1,4


14.464


3,5


365.274


87,2


418.823


100,0


Lazio:13,8% tot. Italia


2006-2010


160


2,9


130


2,4


110


2,1


145


2,7


4.915


90,0


5.460


87,8


Lazio: 19,1% tot. Italia


2006-2010


1.500


2,3


1.790


2,7


715


1,1


1.565


2,3


46.530


69,8


52.040


100,0


Lazio: 21,9% tot. Italia


*Stima Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes


FONTE: Caritas /Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dell’Interno, Istat e Inps




PROVINCE DEL LAZIO. Retribuzioni dei lavoratori: ripartizione per settori di lavoro (2003)




















































































































































Area


Arti-


giani


Retr.


Coltiv.diretti


Retrib


Commer-


cianti


Retrib


Dipen-


denti


Retrib


Domestici


Retrib


Agr t. determ


Retrib


Agr t.ind


Retrib


Totale lavor.


Retrib.


media


Frosinone


49


11.937


.


.


49


12.846


3.827


10.304


1.195


4.443


51


5.533


.


.


5.171


8.942


Latina


80


11.273


6


6.257


92


11.718


5.329


9.873


834


3.326


1.397


4.956


.


.


7.738


8.313


Rieti


36


9.781


2


6.628


17


11.875


1.091


9.954


1.024


4.546


105


5.351


1


611


2.276


7.313


Roma


1.278


11.058


6


8.023


1.390


11.842


69.652


10.708


66.299


4.461


1.156


5.451


22


118


139.803


7.715


Viterbo


91


11.087


4


5.039


46


10.984


2.858


9.923


1.916


4.529


591


5.298


1


179


5.507


7.573


Lazio


1.534


11.069


18


6.616


1.594


11.841


82.757


10.598


71.268


4.451


3.300


5.212


24


141


160.495


7.772


ITALIA


29.435


12.420


456


8.515


17.885


13.138


962.108


11.036


332.283


4.871


49.405


5.581


494


622


1.392.066


9.423


FONTE: Caritas /Osservatorio Romano Migrazioni. Dati Inps










LAZIO E PROVINCE. Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati: ripartizione per anno e per genere(2006-2020)
























































































































































































































































































LAZIO


Roma


Frosinone


Anno


Donne


Uomini


% Donne


Totale


Anno


Donne


Uomini


% Donne


Totale


Anno


Donne


Uomini


% Donne


Totale


2006


1.080


209


99,7


1.083


2006


989


189


84,0


1.178


2006


30


9


76,9


39


2007


1.080


209


99,7


1.083


2007


989


189


84,0


1.178


2007


30


9


76,9


39


2008


1.080


209


99,7


1.083


2008


989


189


84,0


1.178


2008


30


9


76,9


39


2009


1.080


209


99,7


1.083


2009


989


189


84,0


1.178


2009


30


9


76,9


39


2010


1.080


209


99,7


1.083


2010


989


189


84,0


1.178


2010


30


9


76,9


39


2011


3.023


783


79,4


3.806


2011


2.692


708


79,2


3.400


2011


81


33


71,1


114


2012


3.023


783


79,4


3.806


2012


2.692


708


79,2


3.400


2012


81


33


71,1


114


2013


3.023


783


79,4


3.806


2013


2.692


708


79,2


3.400


2013


81


33


71,1


114


2014


3.023


783


79,4


3.806


2014


2.692


708


79,2


3.400


2014


81


33


71,1


114


2015


3.023


783


79,4


3.806


2015


2.692


708


79,2


3.400


2015


81


33


71,1


114


2016


3.023


2.746


52,4


5.769


2016


2.692


2.447


52,4


5.139


2016


81


81


50,0


162


2017


3.023


2.746


52,4


5.769


2017


2.692


2.447


52,4


5.139


2017


81


81


50,0


162


2018


3.023


2.746


52,4


5.769


2018


2.692


2.447


52,4


5.139


2018


81


81


50,0


162


2019


3.023


2.746


52,4


5.769


2019


2.692


2.447


52,4


5.139


2019


81


81


50,0


162


2020


3.023


2.746


52,4


5.769


2020


2.692


2.447


52,4


5.139


2020


81


81


50,0


162


Totale


35.630


17.660


1157,8


53.290


Totale


31.865


16.720


65,6


48.585


Totale


960


615


61,0


1.575


























































































































































































































































































Latina


Rieti


Viterbo


Anno


Donne


Uomini


% Donne


Totale


Anno


Donne


Uomini


% Donne


Totale


Anno


Donne


Uomini


% Donne


Totale


2006


23


6


79,3


29


2006


11


1


91,7


12


2006


27


4


87,1


31


2007


23


6


79,3


29


2007


11


1


91,7


12


2007


27


4


87,1


31


2008


23


6


79,3


29


2008


11


1


91,7


12


2008


27


4


87,1


31


2009


23


6


79,3


29


2009


11


1


91,7


12


2009


27


4


87,1


31


2010


23


6


79,3


29


2010


11


1


91,7


12


2010


27


4


87,1


31


2011


99


21


82,5


120


2011


26


5


83,9


31


2011


125


16


88,7


141


2012


99


21


82,5


120


2012


26


5


83,9


31


2012


125


16


88,7


141


2013


99


21


82,5


120


2013


26


5


83,9


31


2013


125


16


88,7


141


2014


99


21


82,5


120


2014


26


5


83,9


31


2014


125


16


88,7


141


2015


99


21


82,5


120


2015


26


5


83,9


31


2015


125


16


88,7


141


2016


99


123


44,6


222


2016


26


47


35,6


73


2016


125


48


72,3


173


2017


99


123


44,6


222


2017


26


47


35,6


73


2017


125


48


72,3


173


2018


99


123


44,6


222


2018


26


47


35,6


73


2018


125


48


72,3


173


2019


99


123


44,6


222


2019


26


47


35,6


73


2019


125


48


72,3


173


2020


99


123


44,6


222


2020


26


47


35,6


73


2020


125


48


72,3


173


Totale


1.105


750


59,6


1.855


Totale


315


265


54,3


580


Totale


1.385


340


80,3


1.725


FONTE: Caritas/Osservatorio Romano sulle Migrazioni. Stime su dati Ministero dell’Interno, Istat e Inps




ITALIA. Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno: disaggregazioni per regione e per genere (2006-2020)






















































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































ANNO


Val d Aosta


Piemonte


Liguria


Lombardia


Trentino A. A.


Veneto


Friuli V. G.


Emilia Romagna


Marche


Toscana


Lazio


Umbria


Abruzzo


Molise


Campania


Basilicata


Puglia


Calabria


Sardegna


Sicilia


Italia


Pensioni Maschi e Femmine


2006


9


437


231


1.164


179


498


209


544


215


576


1.292


176


112


11


201


12


143


67


62


152


6.290


2007


9


437


231


1.164


179


498


209


544


215


576


1.292


176


112


11


201


12


143


67


62


152


6.290


2008


9


437


231


1.164


179


498


209


544


215


576


1.292


176


112


11


201


12


143


67


62


152


6.290


2009


9


437


231


1.164


179


498


209


544


215


576


1.292


176


112


11


201


12


143


67


62


152


6.290


2010


9


437


231


1.164


179


498


209


544


215


576


1.292


176


112


11


201


12


143


67


62


152


6.290


2011


34


1.513


667


4.287


455


1.921


618


2.081


656


1.845


3.808


526


343


42


1.443


61


416


347


175


598


21.836


2012


34


1.513


667


4.287


455


1.921


618


2.081


656


1.845


3.808


526


343


42


1.443


61


416


347


175


598


21.836


2013


34


1.513


667


4.287


455


1.921


618


2.081


656


1.845


3.808


526


343


42


1.443


61


416


347


175


598


21.836


2014


34


1.513


667


4.287


455


1.921


618


2.081


656


1.845


3.808


526


343


42


1.443


61


416


347


175


598


21.836


2015


34


1.513


667


4.287


455


1.921


618


2.081


656


1.845


3.808


526


343


42


1.443


61


416


347


175


598


21.836


2016


56


2.468


956


7.466


686


3.159


1.057


3.385


976


2.718


5.764


715


491


58


2.225


100


674


582


269


1.174


34.979


2017


56


2.468


956


7.466


686


3.159


1.057


3.385


976


2.718


5.764


715


491


58


2.225


100


674


582


269


1.174


34.979


2018


56


2.468


956


7.466


686


3.159


1.057


3.385


976


2.718


5.764


715


491


58


2.225


100


674


582


269


1.174


34.979


2019


56


2.468


956


7.466


686


3.159


1.057


3.385


976


2.718


5.764


715


491


58


2.225


100


674


582


269


1.174


34.979


2020


56


2.468


956


7.466


686


3.159


1.057


3.385


976


2.718


5.764


715


491


58


2.225


100


674


582


269


1.174


34.979


TOT.


495


22.090


9.270


64.585


6.600


27.890


9.420


30.050


9.235


25.695


54.320


7.085


4.730


555


19.345


865


6.165


4.980


2.530


9.620


315.525


%


0,2


7,0


3,0


20,5


2,1


8,8


3,0


9,5


2,9


8,1


17,2


2,2


1,5


0,206,1


0,3


2,0


1,6


0,8


3,0


100,0



% Femmine


2006


88,9


84,9


80,1


85,1


87,2


87,8


81,3


87,7


86,5


83,3


83,6


85,2


83,9


90,9


79,6


83,3


78,3


74,6


77,4


76,3


84,1


2007


88,9


84,9


80,1


85,1


87,2


87,8


81,3


87,7


86,5


83,3


83,6


85,2


83,9


90,9


79,6


83,3


78,3


74,6


77,4


76,3


84,1


2008


88,9


84,9


80,1


85,1


87,2


87,8


81,3


87,7


86,5


83,3


83,6


85,2


83,9


90,9


79,6


83,3


78,3


74,6


77,4


76,3


84,1


2009


88,9


84,9


80,1


85,1


87,2


87,8


81,3


87,7


86,5


83,3


83,6


85,2


83,9


90,9


79,6


83,3


78,3


74,6


77,4


76,3


84,1


2010


88,9


84,9


80,1


85,1


87,2


87,8


81,3


87,7


86,5


83,3


83,6


85,2


83,9


90,9


79,6


83,3


78,3


74,6


77,4


76,3


84,1


2011


85,3


83,7


73,9


84,8


80,4


88,2


76,7


87,9


83,2


80,6


79,4


81,2


80,8


88,1


89,3


86,9


71,9


82,1


70,3


77,3


82,9


2012


85,3


83,7


73,9


84,8


80,4


88,2


76,7


87,9


83,2


80,6


79,4


81,2


80,8


88,1


89,3


86,9


71,9


82,1


70,3


77,3


82,9


2013


85,3


83,7


73,9


84,8


80,4


88,2


76,7


87,9


83,2


80,6


79,4


81,2


80,8


88,1


89,3


86,9


71,9


82,1


70,3


77,3


82,9


2014


85,3


83,7


73,9


84,8


80,4


88,2


76,7


87,9


83,2


80,6


79,4


81,2


80,8


88,1


89,3


86,9


71,9


82,1


70,3


77,3


82,9


2015


85,3


83,7


73,9


84,8


80,4


88,2


76,7


87,9


83,2


80,6


79,4


81,2


80,8


88,1


89,3


86,9


71,9


82,1


70,3


77,3


82,9


2016


51,8


51,3


51,6


48,7


53,4


53,6


44,8


54,1


55,9


54,7


52,4


59,7


56,4


63,8


57,9


53,0


44,4


49,0


45,7


39,4


51,7


2017


51,8


51,3


51,6


48,7


53,4


53,6


44,8


54,1


55,9


54,7


52,4


59,7


56,4


63,8


57,9


53,0


44,4


49,0


45,7


39,4


51,7


2018


51,8


51,3


51,6


48,7


53,4


53,6


44,8


54,1


55,9


54,7


52,4


59,7


56,4


63,8


57,9


53,0


44,4


49,0


45,7


39,4


51,7


2019


51,8


51,3


51,6


48,7


53,4


53,6


44,8


54,1


55,9


54,7


52,4


59,7


56,4


63,8


57,9


53,0


44,4


49,0


45,7


39,4


51,7


2020


51,8


51,3


51,6


48,7


53,4


53,6


44,8


54,1


55,9


54,7


52,4


59,7


56,4


63,8


57,9


53,0


44,4


49,0


45,7


39,4


51,7


TOT.


66,7


65,7


63,2


64,0


67,3


68,6


59,3


68,8


69,2


67,2


65,6


70,9


68,5


75,7


70,8


67,1


57,6


62,2


58,1


54,1


65,7


FONTE: Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dell’Interno, Istat e Inps



ITALIA. Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno: disaggregazioni per i primi 20 gruppi nazionali e per genere (2006-2020)






















































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































ANNO


Ucraina


Albania


Marocco


Romania


Polonia


Filippine


Cina


Germania


Perù


Moldavia


Serbia


Ecuador


Tunisia


India


Senegal


Sri Lanka


Egitto


Macedonia


Russia


Pakistan


ITALIA


Pensionati Maschi e Femmine


2006


304


899


522


235


141


195


160


456


159


27


113


43


51


108


11


67


30


54


101


17


6.290


2007


304


899


522


235


141


195


160


456


159


27


113


43


51


108


11


67


30


54


101


17


6.290


2008


304


899


522


235


141


195


160


456


159


27


113


43


51


108


11


67


30


54


101


17


6.290


2009


304


899


522


235


141


195


160


456


159


27


113


43


51


108


11


67


30


54


101


17


6.290


2010


304


899


522


235


141


195


160


456


159


27


113


43


51


108


11


67


30


54


101


17


6.290


2011


3.241


2.138


1.340


1.744


1.936


1.237


717


721


664


704


371


490


191


318


80


374


108


202


273


96


21.836


2012


3.241


2.138


1.340


1.744


1.936


1.237


717


721


664


704


371


490


191


318


80


374


108


202


273


96


21.836


2013


3.241


2.138


1.340


1.744


1.936


1.237


717


721


664


704


371


490


191


318


80


374


108


202


273


96


21.836


2014


3.241


2.138


1.340


1.744


1.936


1.237


717


721


664


704


371


490


191


318


80


374


108


202


273


96


21.836


2015


3.241


2.138


1.340


1.744


1.936


1.237


717


721


664


704


371


490


191


318


80


374


108


202


273


96


21.836


2016


3.544


3.068


3.332


3.168


2.205


1.844


1.381


670


892


914


743


668


895


662


991


820


660


472


296


429


34.979


2017


3.544


3.068


3.332


3.168


2.205


1.844


1.381


670


892


914


743


668


895


662


991


820


660


472


296


429


34.979


2018


3.544


3.068


3.332


3.168


2.205


1.844


1.381


670


892


914


743


668


895


662


991


820


660


472


296


429


34.979


2019


3.544


3.068


3.332


3.168


2.205


1.844


1.381


670


892


914


743


668


895


662


991


820


660


472


296


429


34.979


2020


3.544


3.068


3.332


3.168


2.205


1.844


1.381


670


892


914


743


668


895


662


991


820


660


472


296


429


34.979


TOT.


35.445


30.525


25.970


25.735


21.410


16.380


11.290


9.235


8.575


8.225


6.135


5.990


5.685


5.440


5.410


4.138


3.990


3.640


3.350


2.710


315.525


%


11,2


9,7


8,2


8,2


6,8


5,2


3,6


2,9


2,7


2,6


1,9


1,9


1,8


1,7


1,7


1,3


1,3


1,2


1,1


0,9


100,0


% Femmine


2006


98,4


97,4


80,7


90,2


95,0


92,3


78,8


80,3


88,7


92,6


16,8


93,0


82,4


81,5


27,3


85,1


80,0


81,5


97,0


70,6


84,1


2007


98,4


97,4


80,7


90,2


95,0


92,3


78,8


80,3


88,7


92,6


16,8


93,0


82,4


81,5


27,3


85,1


80,0


81,5


97,0


70,6


84,1


2008


98,4


97,4


80,7


90,2


95,0


92,3


78,8


80,3


88,7


92,6


16,8


93,0


82,4


81,5


27,3


85,1


80,0


81,5


97,0


70,6


84,1


2009


98,4


97,4


80,7


90,2


95,0


92,3


78,8


80,3


88,7


92,6


16,8


93,0


82,4


81,5


27,3


85,1


80,0


81,5


97,0


70,6


84,1


2010


98,4


97,4


80,7


90,2


95,0


92,3


78,8


80,3


88,7


92,6


16,8


93,0


82,4


81,5


27,3


85,1


80,0


81,5


97,0


70,6


84,1


2011


99,4


59,9


71,7


95,1


98,6


95,1


82,4


53,4


90,1


99,1


19,1


97,6


82,7


77,7


61,3


90,1


79,6


81,7


90,1


79,2


82,9


2012


99,4


59,9


71,7


95,1


98,6


95,1


82,4


53,4


90,1


99,1


19,1


97,6


82,7


77,7


61,3


90,1


79,6


81,7


90,1


79,2


82,9


2013


99,4


59,9


71,7


95,1


98,6


95,1


82,4


53,4


90,1


99,1


19,1


97,6


82,7


77,7


61,3


90,1


79,6


81,7


90,1


79,2


82,9


2014


99,4


59,9


71,7


95,1


98,6


95,1


82,4


53,4


90,1


99,1


19,1


97,6


82,7


77,7


61,3


90,1


79,6


81,7


90,1


79,2


82,9


2015


99,4


59,9


71,7


95,1


98,6


95,1


82,4


53,4


90,1


99,1


19,1


97,6


82,7


77,7


61,3


90,1


79,6


81,7


90,1


79,2


82,9


2016


90,9


41,8


28,8


52,4


86,6


63,8


42,8


57,5


67,0


76,4


59,6


71,6


17,7


37,3


4,9


41,1


13,0


35,0


83,1


17,7


51,7


2017


90,9


41,8


28,8


52,4


86,6


63,8


42,8


57,5


67,0


76,4


59,6


71,6


17,7


37,3


4,9


41,1


13,0


35,0


83,1


17,7


51,7


2018


90,9


41,8


28,8


52,4


86,6


63,8


42,8


57,5


67,0


76,4


59,6


71,6


17,7


37,3


4,9


41,1


13,0


35,0


83,1


17,7


51,7


2019


90,9


41,8


28,8


52,4


86,6


63,8


42,8


57,5


67,0


76,4


59,6


71,6


17,7


37,3


4,9


41,1


13,0


35,0


83,1


17,7


51,7


2020


90,9


41,8


28,8


52,4


86,6


63,8


42,8


57,5


67,0


76,4


59,6


71,6


17,7


37,3


4,9


41,1


13,0


35,0


83,1


17,7


51,7


TOT.


95,1


56,3


45,1


68,6


92,3


22,6


57,9


61,5


78,0


86,4


43,4


83,1


31,5


53,5


9,3


88,3


24,6


51,4


88,1


30,3


65,7


FONTE: Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dell’Interno, Istat e Inps





ITALIA. Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno: disaggregazioni per continenti di provenienza e per genere (2006-2020)






















































































































































































































































































































































































































































































































































































































































Europa



Africa



Oceania


Anno


Donne


Uomini


% Donne


Totale



Anno


Donne


Uomini


% Donne


Totale



Anno


Donne


Uomini


% Donne


Totale


2006


3.207


610


84,0


3.817



2006


711


148


82,8


859



2006


22


6


78,6


28


2007


3.207


610


84,0


3.817



2007


711


148


82,8


859



2007


22


6


78,6


28


2008


3.207


610


84,0


3.817



2008


711


148


82,8


859



2008


22


6


78,6


28


2009


3.207


610


84,0


3.817



2009


711


148


82,8


859



2009


22


6


78,6


28


2010


3.207


610


84,0


3.817



2010


711


148


82,8


859



2010


22


6


78,6


28


2011


10.744


2.285


82,5


13.029



2011


1.955


553


78,0


2.508



2011


24


21


53,3


45


2012


10.744


2.285


82,5


13.029



2012


1.955


553


78,0


2.508



2012


24


21


53,3


45


2013


10.744


2.285


82,5


13.029



2013


1.955


553


78,0


2.508



2013


24


21


53,3


45


2014


10.744


2.285


82,5


13.029



2014


1.955


553


78,0


2.508



2014


24


21


53,3


45


2015


10.744


2.285


82,5


13.029



2015


1.955


553


78,0


2.508



2015


24


21


53,3


45


2016


10.744


6.893


60,9


17.637



2016


1.955


5.611


25,8


7.566



2016


24


17


58,5


41


2017


10.744


6.893


60,9


17.637



2017


1.955


5.611


25,8


7.566



2017


24


17


58,5


41


2018


10.744


6.893


60,9


17.637



2018


1.955


5.611


25,8


7.566



2018


24


17


58,5


41


2019


10.744


6.893


60,9


17.637



2019


1.955


5.611


25,8


7.566



2019


24


17


58,5


41


2020


10.744


6.893


60,9


17.637



2020


1.955


5.611


25,8


7.566



2020


24


17


58,5


41


Totale


123.475


48.940


71,6


172.415



Totale


23.105


31.560


42,3


54.665



Totale


350


220


61,4


570



Asia



America



Tutti i continenti


Anno


Donne


Uomini


% Donne


Totale



Anno


Donne


Uomini


% Donne


Totale



Anno


Donne


Uomini


% Donne


Totale


2006


622


112


84,7


734



2006


726


124


85,4


850



2006


5.290


1.000


84,1


6.290


2007


622


112


84,7


734



2007


726


124


85,4


850



2007


5.290


1.000


84,1


6.290


2008


622


112


84,7


734



2008


726


124


85,4


850



2008


5.290


1.000


84,1


6.290


2009


622


112


84,7


734



2009


726


124


85,4


850



2009


5.290


1.000


84,1


6.290


2010


622


112


84,7


734



2010


726


124


85,4


850



2010


5.290


1.000


84,1


6.290


2011


2.757


418


86,8


3.175



2011


2.617


463


85,0


3.080



2011


18.096


3.740


82,9


21.836


2012


2.757


418


86,8


3.175



2012


2.617


463


85,0


3.080



2012


18.096


3.740


82,9


21.836


2013


2.757


418


86,8


3.175



2013


2.617


463


85,0


3.080



2013


18.096


3.740


82,9


21.836


2014


2.757


418


86,8


3.175



2014


2.617


463


85,0


3.080



2014


18.096


3.740


82,9


21.836


2015


2.757


418


86,8


3.175



2015


2.617


463


85,0


3.080



2015


18.096


3.740


82,9


21.836


2016


2.757


3.189


46,4


5.946



2016


2.617


1.173


69,1


3.790



2016


18.096


16.883


51,7


34.979


2017


2.757


3.189


46,4


5.946



2017


2.617


1.173


69,1


3.790



2017


18.096


16.883


51,7


34.979


2018


2.757


3.189


46,4


5.946



2018


2.617


1.173


69,1


3.790



2018


18.096


16.883


51,7


34.979


2019


2.757


3.189


46,4


5.946



2019


2.617


1.173


69,1


3.790



2019


18.096


16.883


51,7


34.979


2020


2.757


3.189


46,4


5.946



2020


2.617


1.173


69,1


3.790



2020


18.096


16.883


51,7


34.979


Totale


30.680


18.595


62,3


49.275



Totale


29.800


8.800


77,2


38.600



Totale


207.410


108.115


65,7


315.525


FONTE: Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dell’Interno, Istat e Inps









[1] Equipe di ricerca: Borsci Maria Pia, Colaiacomo Alberto, Ginevra Demanio e Franco Pittau (coordinatore)




 
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