OSSERVATORIO ROMANO SULLE MIGRAZIONI
promosso dalla Caritas di Roma in collaborazione con
Immigrati e sistema pensionistico:
stime sui futuri pensionati a livello romano-laziale e nazionale
Ricerca della Caritas di Roma con la collaborazione della Provincia di Roma e dell’Inps [1]
Conferenza stampa del 6 febbraio 2007
Il pensionamento degli immigrati, un fenomeno da inquadrare in prospettiva
Gli immigrati costituiscono per gli italiani un beneficio demografico, che si ripercuote anche a livello pensionistico. La loro età media è di 31,3 anni, contro i 44 anni della popolazione residente (dato Istat al 1.1.2005): tra gli immigrati gli ultrasessantenni sono appena il 3%, sei volte di meno rispetto agli italiani. Sono giovani anche le persone che giungono in Italia per ricongiungimento familiare o per lavoro, mentre le nascite da genitori entrambi stranieri (più di 50 mila l’anno) sono, in proporzione, molto più numerose rispetto alle nascite da genitori italiani. La loro quota, in continuo aumento, si aggira intorno al 10% del totale delle nascite, con tendenza alla crescita e con valori già attualmente più elevati in diversi contesti: 15% a Macerata, Perugia e Firenze; 20% a Brescia, Mantova, Treviso, Piacenza, Modena e 25% a Prato (la punta massima registrata).
La popolazione italiana, secondo le previsioni ISTAT, a metà secolo sarà caratterizzata dalla diminuzione dei minori e delle persone in età attiva (15-64 anni), a fronte dell’aumento degli ultrasessantacinquenni, che arriveranno al 35% del totale.
In questo contesto è estremamente positivo il ruolo degli immigrati, che per loro giovane età sono quasi esclusivamente contributori e non fruitori di prestazioni pensionistiche: i cittadini stranieri, che percepiscono in Italia una pensione di vecchiaia, sono meno di 100.000, con un’età media che supera i 70 anni il che li qualifica come non appartenenti ai nuovi flussi di immigrati dai paesi a forte pressione migratoria. Per molti anni ancora tra gli immigrati saranno pochi gli immigrati e, tuttavia, non è ozioso cercare di inquadrare il futuro, individuando quegli aspetti che abbisognano per tempo di adeguate misure di politica sociale per evitare la creazione di sacche di emarginati.
Questa primo studio organico sui flussi di pensionamento è stato promosso dalla Caritas di Roma, con il supporto della Provincia di Roma e dell’INPS; esso abbraccia il periodo che va dal 2005 al 2020 ed è articolato a tre livelli di grande interesse conoscitivo e operativo: per genere, regioni di insediamento e paesi di provenienza. Si tratta di una stima di massima, e quindi in qualche leggermente sopravalutata, mentre nel futuro sarà possibile una maggiore perfezione con l’acquisizione di altri elementi conoscitivi riguardanti l’inizio della carriera assicurativa, la contribuzione versata e l’entità della prestazione in corso di maturazione. Nella stima non si è tenuto conto sia delle di immigrati destinati a diventare cittadini italiani che di quelli che rimpatrieranno, perché in entrambi i casi le pensioni verranno poste in pagamento.
Come base per il calcolo è stato preso l’archivio dei soggiornanti regolari del Ministero dell’Interno, che ha portato il “Dossier Caritas/Migrantes” a stimare una presenza regolare in Italia all’inizio del 2006 pari a 3.035.000 persone. Questo archivio ha il vantaggio supplementare di includere anche i lavoratori che, seppure regolarmente soggiornanti, non sono ancora iscritti in anagrafe, o perché ancora non hanno potuto stipulare un contratto di affitto o perché la relativa pratica è ancora in corso: questa inclusione non è di poco conto perché, sempre secondo la stima del “Dossier”, sono state più di 350.000 le persone che sono venute a trovarsi in questa situazione di precarietà anagrafica.
Significative, ai fini della quantificazione dei flussi di pensionamento degli immigrati, sono solo le ultime due fasce di età:
Non sono, invece, rilevanti ai fini della stima né i 1.659.000 giovani adulti (19-40 anni, di cui il 43% donne) né, tanto meno, i 586.000 minori (di cui il 48% donne): come si vede, le donne prevalgono solo nella fascia di età più avanzata.
Gli aspetti operativi hanno portato a dedicare grande attenzione agli aspetti riguardanti:
ITALIA. Soggiornanti stranieri per classi di età (31.12.2005)
Classi di età | Totale | Ripartiz. % | Maschi | Femmine | % Femmine |
0-18 | 586.000 | 19,3 | 304.000 | 282.000 | 48,1 |
19-40 | 1.659.000 | 54,7 | 942.000 | 717.000 | 43,2 |
41-60 | 700.000 | 23,1 | 384.000 | 316.000 | 45,1 |
60 e più | 90.000 | 3,0 | 44.000 | 46.000 | 51,1 |
Totale* | 3.035.000 | 100,0 | 1.674.000 | 1.361.000 | 44,8 |
* Stima del Dossier Caritas/Migrantes. I numeri sono arrotondati alle migliaia
FONTE: Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes. Elaborazioni e stime su dati del Ministero dell’Interno integrati con i dati Istat sui minori
Criteri tecnici per la stima e risultati a livello nazionale e per le principali regioni
Secondo la vigente legislazione italiana, l’acquisizione del diritto alla pensione presuppone per i lavoratori, sia italiani che stranieri, due fondamentali requisiti, l’uno legato all’età (60 anni per le donne e 65 per gli uomini, eccezion fatta per la pensione di anzianità) e l’altro al numero dei contributi versati (ridotto da
Alla situazione attuale si è pervenuti a seguito delle ultime tre riforme pensionistiche (Amato 1993, Dini 1995, Maroni 2004), per cui le situazioni dei singoli lavoratori si presentano oggi in maniera abbastanza diversificata. La discriminante fondamentale, che sussiste tra il ‘sistema retributivo’ (precedente) e il ‘sistema contributivo’ (attuale), consiste nella diversa articolazione dei requisiti dell’età e della contribuzione, il che incide in maniera sostanziale sulle modalità di calcolo delle prestazioni,.
Si è ipotizzato che gli immigrati ultrasessantenni o di 40-60 anni siano ripartiti uniformemente per ciascun anno della fascia, anche perché i lievi scostamenti esistenti non influiscono sostanzialmente sulla stima.
Quindi si è ipotizzato che tutti gli immigrati vadano in pensione con il nuovo regime contributivo, a causa della loro ridotta anzianità assicurativa, il che li porta anche ad essere fruitori marginali della pensione di anzianità che presuppone 35 anni di contribuzione.
La terza ipotesi ha portato a considerare che tutti abbiano maturato il diritto alla pensione che, a regime e salvo ulteriori modifiche, consente di erogare il trattamento di vecchiaia al compimento di 60 anni per le donne e di 65 anni per gli uomini, a condizione - come prima richiamato - di aver maturato una contribuzione di almeno 5 anni. La previsione, scontata per gli uomini, si avvicina all’effettiva realtà anche per le donne dopo che è stato ridotto il requisito degli anni di contribuzione.
Non si è ritenuto di detrarre dal calcolo il numero dei cittadini stranieri che rimpatriano, sia perché il loro numero è minimo (circa 15.951 nel
La stima dell’andamento pensionistico riguarda 46.000 donne immigrate ultrasessantenni (di cui la metà è stata ipotizzata senza diritto a pensione) e altre 316.000 tra i 40 e i 60 anni. L’altra metà delle donne ultrasessantenni, che maturerà il diritto a pensione, lo farà al ritmo di 5.290 l’anno a partire dal 2005 e quelle tra i 40 e i 60 anni al ritmo di 18.096 l’anno a partire dal 2010.
I maschi immigrati ultrasessantenni sono 44.000 e quelli tra 40 e 60 anni 384.000. Essi rimarranno in secondo piano nel quinquennio 2005-2010 (1.000 pensioni l’anno), per aumentare nel quinquennio successivo (3.740 l’anno) con l’accesso al pensionamento degli ultrasessantenni e, infine, per aumentare in maniera più consistente dal 2015, man mano che maturerà i requisiti la successiva classe di età (16.883 l’anno).
ITALIA. Stima dei flussi di pensionamento annuale dei cittadini stranieri nella provincia di Roma e nella Regione Lazio (2006-2020)
Anno | Italia | Principali gruppi nazionali | ||||||||
Donne | Maschi | Totale | Ucraina | Albania | Marocco | Romania | Polonia | Filippine | Cina | |
2006 | 5.290 | 1.000 | 6.290 | 304 | 899 | 522 | 235 | 141 | 141 | 160 |
2007 | 5.290 | 1.000 | 6.290 | 304 | 899 | 522 | 235 | 141 | 141 | 160 |
2008 | 5.290 | 1.000 | 6.290 | 304 | 899 | 522 | 235 | 141 | 141 | 160 |
2009 | 5.290 | 1.000 | 6.290 | 304 | 899 | 522 | 235 | 141 | 141 | 160 |
2010 | 5.290 | 1.000 | 6.290 | 304 | 899 | 522 | 235 | 141 | 141 | 160 |
2011 | 18.096 | 3.740 | 21.836 | 3.241 | 2.138 | 1.340 | 1.744 | 1.936 | 1.936 | 717 |
2012 | 18.096 | 3.740 | 21.836 | 3.241 | 2.138 | 1.340 | 1.744 | 1.936 | 1.936 | 717 |
2013 | 18.096 | 3.740 | 21.836 | 3.241 | 2.138 | 1.340 | 1.744 | 1.936 | 1.936 | 717 |
2014 | 18.096 | 3.740 | 21.836 | 3.241 | 2.138 | 1.340 | 1.744 | 1.936 | 1.936 | 717 |
2015 | 18.096 | 3.740 | 21.836 | 3.241 | 2.138 | 1.340 | 1.744 | 1.936 | 1.936 | 717 |
2016 | 18.096 | 16.883 | 34.979 | 3.544 | 3.068 | 3.332 | 3.168 | 2.205 | 2.205 | 1.381 |
2017 | 18.096 | 16.883 | 34.979 | 3.544 | 3.068 | 3.332 | 3.168 | 2.205 | 2.205 | 1.381 |
2018 | 18.096 | 16.883 | 34.979 | 3.544 | 3.068 | 3.332 | 3.168 | 2.205 | 2.205 | 1.381 |
2019 | 18.096 | 16.883 | 34.979 | 3.544 | 3.068 | 3.332 | 3.168 | 2.205 | 2.205 | 1.381 |
2020 | 18.096 | 16.883 | 34.979 | 3.544 | 3.068 | 3.332 | 3.168 | 2.205 | 2.205 | 1.381 |
Totale | 207.410 | 108.115 | 315.525 | 35.445 | 30.525 | 25.970 | 25.735 | 21.410 | 21.410 | 11.290 |
FONTE:Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dell’Interno, Istat e Inps.
Complessivamente le domande di pensionamento, tra maschi e femmine, saranno:
- 6.290 l’anno nel quinquennio 2005-2010 ;
- 21.836 l’anno nel quinquennio 2010-2015;
- 34.979 l’anno nel quinquennio 2016-2020.
La giovane età degli immigrati non solo consente di ridurre al minimo il loro pensionamento nella seconda metà di questa decade, ma fa anche sì che nel periodo tra il 2010 e il 2020 (e anche nel decennio successivo), quando il flusso sarà triplicato, le loro pensioni risulteranno di entità ridotta rispetto a quanto avviene tra gli italiani.
Alla fine del 2015, quando secondo la stima del Dossier Caritas/Migrantes la popolazione immigrata raddoppierà, passando a 6 milioni di soggiornanti, saranno state erogate 129.000 pensioni che, aggiunte alle 96.000 già attualmente in pagamento, saranno pari ad 1 pensionato ogni 26 residenti, mentre tra gli italiani vi è già attualmente un pensionato ogni 5 residenti: è questo forte differenziale ad attestare il beneficio che gli immigrati consentono alla gestione previdenziale.
Invece, se prendiamo in considerazione il periodo 2005-2020, si stima l’assegnazione in Italia di 315.525 pensioni a cittadini stranieri, con queste ripartizioni:
ITALIA. Flussi di pensionamento per aree territoriali e per regioni (2005-2020)
Nord Ovest 96.440 | Nord Est 73.960 | Centro 96.335 | Sud 36.640 | Isole 12.150 |
Lombardia 64.585 | Emilia R. 30.050 | Lazio 54.320 | Campania 19.345 | |
Piemonte 22.090 | Veneto 27.890 | Toscana 25.695 | Puglia 6.165 | Sicilia 9.620 |
Liguria 9.270 | Friuli V.G. 9.420 | Marche 9.235 | Abruzzo 4.730 | Sardegna 2.5300 |
Valle d’Aosta 495 | Trentino A.A. 6.600 | Umbria 7.085 | Calabria 4.980 | |
Basilicata 865 | Italia | |||
Molise 555 | 315.525 |
FONTE: Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes e INPS
Approfondimenti sui flussi di pensionamento nel Lazio e in Provincia di Roma
La provincia di Roma e la regione Lazio hanno motivi particolari per occuparsi delle future pensioni degli immigrati. Il Lazio, che detiene il 13,8% (418.823 persone) dei 3.045.000 soggiornanti regolari al 31.12.2005, nel periodo 2005-2020 avrà una quota di pensionati maggiorata di tre punti (16,9%) in considerazione della femminilizzazione dell’insediamento e di un relativo maggior invecchiamento della popolazione immigrata, aspetti che si riscontrano specialmente nella Provincia di Roma.
Nel Lazio dal 2006 le pensioni saranno
I 1.029 pensionati immigrati del 2006 attestano che vi sarà una domanda di pensionamento ogni 384 cittadini stranieri regolarmente soggiornanti nel Lazio, un’incidenza molto contenuta rispetto a quanto avviene tra gli italiani ma molto più elevata rispetto a quanto avviene tra la popolazione immigrata (1 domanda di pensionamento ogn i 541 soggiornanti).
Come risaputo gli immigrati del Lazio per l’87,2% si trovano nella provincia di Roma (365.274 al 31 dicembre 2005). Gli “immigrati romani” si caratterizzano per una maggiore anzianità: il 28,1% è concentrato nella fascia 41-60 anni (media italiana del 23,1%) e il 4,6% tra gli ultrasessantenni (media italiana del 3,0%). Anche l’incidenza femminile (55,1%) è più alta rispetto alla media nazionale (49,9%).
Nella provincia di Roma le 983 domande annuali stimate per il 2006 equivalgono ad un pensionamento ogni 372 soggiornanti e totalizzano il 90,0% delle domande di pensione presentate in regione dagli immigrati (4.915 pensioni a Roma su 5.460 nel Lazio). La quota delle pensioni spettanti alla Provincia di Roma è, quindi, di tre punti percentuali superiore alla quota di soggiornanti per i motivi prima riportati (più donne e più lavoratori anziani).
L’incidenza della provincia romana sul totale laziale anche nel secondo quinquennio 2011-2015 (quando arriveranno al pensionamento anche le donne della classe d’età 41-60 anni), con 15.925 pensionati a Roma e 17.800 pensionati nel Lazio, e nel terzo quinquennio 2016-2020, quando al pensionamento arriveranno anche i maschi di quella fascia d’età, determinando la quota complessiva, tra maschi e donne, di 25.690 pensionati a Roma e 28.840 nel Lazio.
Complessivamente, nell’intero periodo 2006-2020 è stato ipotizzato che vadano in pensione nel Lazio 52.040 cittadini stranieri, pari al 12,4% degli stranieri regolarmente soggiornanti a fine
ITALIA. Stima dei flussi di pensionamento annuale dei cittadini stranieri nella provincia di Roma e nella regione Lazio (2006-2020)
Provincia di Roma | Regione Lazio | |||||||
Anno | Donne | Maschi | % Donne | Totale | Donne | Maschi | % Donne | Totale |
2006 | 863 | 120 | 87,8 | 983 | 943 | 149 | 86,4 | 1.092 |
2007 | 863 | 120 | 87,8 | 983 | 943 | 149 | 86,4 | 1.092 |
2008 | 863 | 120 | 87,8 | 983 | 943 | 149 | 86,4 | 1.092 |
2009 | 863 | 120 | 87,8 | 983 | 943 | 149 | 86,4 | 1.092 |
2010 | 863 | 120 | 87,8 | 983 | 943 | 149 | 86,4 | 1.092 |
2011 | 2.351 | 834 | 73,8 | 3.185 | 2.640 | 920 | 74,2 | 3.560 |
2012 | 2.351 | 834 | 73,8 | 3.185 | 2.640 | 920 | 74,2 | 3.560 |
2013 | 2.351 | 834 | 73,8 | 3.185 | 2.640 | 920 | 74,2 | 3.560 |
2014 | 2.351 | 834 | 73,8 | 3.185 | 2.640 | 920 | 74,2 | 3.560 |
2015 | 2.351 | 834 | 73,8 | 3.185 | 2.640 | 920 | 74,2 | 3.560 |
2016 | 2.351 | 2.787 | 45,8 | 5.138 | 2.640 | 3.128 | 45,8 | 5.768 |
2017 | 2.351 | 2787 | 45,8 | 5.138 | 2.640 | 3.128 | 45,8 | 5.768 |
2018 | 2.351 | 2.787 | 45,8 | 5.138 | 2.640 | 3.128 | 45,8 | 5.768 |
2019 | 2.351 | 2.787 | 45,8 | 5.138 | 2.640 | 3.128 | 45,8 | 5.768 |
2020 | 2.351 | 2.787 | 45,8 | 5.138 | 2.640 | 3.128 | 45,8 | 5.768 |
TOTALE | 27.825 | 18.705 | 59,8 | 46.530 | 31.115 | 20.930 | 59,8 | 52.040 |
FONTE: Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dell’Interno, Istat e Inps
Le domande, tra il quinquennio iniziale e il terzo quinquennio, aumenteranno mediamente di poco più di 5 volte: questa è anche la media della provincia di Roma e di Frosinone, mentre l’aumento sarà di 6 volte in provincia di Viterbo e di 8 volte nella provincia di Latina (dove la classe di età 41-60 anni è meglio rappresentata) e solo di tre volte in provincia di Rieti.
Il maggiore protagonismo nel pensionamento spetta alle donne nei primi due quinquenni, essendo esse agevolate di cinque anni per quanto riguarda l’età pensionabile. Invece nell’ultimo quinquennio, quando potranno accedere al pensionamento anche i maschi della fascia di età 40-60 anni, essi saranno più numerosi, ma non nelle province di Rieti e Viterbo, dove le donne resteranno prevalenti, seppure di poco e comunque con valori assoluti molto bassi, inferiori al centinaio di persone. Invece, in provincia di Roma i pensionati maschi del quinquennio 2016-2020 saranno annualmente 2.787, rispetto a 2.351 donne, e nel Lazio 3.128, rispetto a 2.640 donne.
Poiché il ritmo di pensionamento avrà un andamento similare anche nel decennio successivo al 2020, si determinerà un certo riequilibrio tra uomini e donne pensionate, il che influirà in una certa misura sugli ulteriori flussi di pensionamento degli immigrati e in misura ridotta sullo stock dei pensionati immigrati, considerato che le donne sono più longeve.
LAZIO. Ripartizione degli immigrati per classi di età e per provincia (31.12.2005)
Province | Soggiornanti | 0-18 anni | 19-40 anni | 41-60 anni | Oltre 60 | Totale |
Frosinone | 14.648 | 19,2 | 54,4 | 22,0 | 4,3 | 100,0 |
Latina | 18.582 | 16,0 | 57,7 | 23,9 | 2,4 | 100,0 |
Rieti | 5.855 | 18,0 | 54,5 | 24,6 | 2,8 | 100,0 |
Roma | 365.274 | 11,4 | 55,8 | 28,1 | 4,6 | 100,0 |
Viterbo | 14.464 | 18,2 | 54,8 | 24,1 | 2,9 | 100,0 |
Lazio | 418.823 | 12,2 | 55,8 | 27,5 | 4,4 | 100,0 |
Italia | 3.035.144 | 19,3 | 54,7 | 23,1 | 3,0 | 100,0 |
FONTE: Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Elaborazioni su dati Ministero dell’Interno e Istat
La qualità di vita dei futuri pensionati immigrati
Il grande problema, nel pensionamento degli immigrati, consisterà nel fatto che le loro pensioni, nella maggior parte dei casi, saranno pari o integrate al minimo o di poco superiori, poiché sulla base del nuovo sistema di calcolo una carriera assicurativa di 40 anni consente di arrivare al 50- 60% della retribuzione. Il lavoro, che durante il periodo della vita attiva in larga misura li ha liberati dalla povertà, non eviterà, a causa delle prestazioni pensionistiche di entità ridotta, che molti di essi vadano ad ingrossare le fila dei poveri, senza che la rete di solidarietà familiare possa assicurare un sostegno adeguato, versando anche i figli in condizioni non soddisfacenti. Una preoccupazione simile è stata espressa anche da Caritas Europa, che ha così intitolato una sua recente ricerca: “Immigrazione. Un viaggio verso la povertà?”
Questo scenario trova un riscontro nei dati sulle retribuzioni corrisposte ai lavoratori extracomunitari, ricavabili dagli archivi dell’INPS. La retribuzione media percepita dai lavoratori immigrati nel 2003 è stata pari a 9.423 euro annuali (785,25 al mese), all’incirca il 40% in meno rispetto alle retribuzioni medie degli italiani; questo avviene o perché vengono effettivamente pagati di meno, o perché viene dichiarata solo parte della loro retribuzione, mentre l’altra viene corrisposta in nero.
Le donne, che mediamente guadagnano 6.751 euro contro gli 11.253 degli uomini, sono inserite maggiormente nel settore domestico e di assistenza e cura alla persona e nei servizi, dove le retribuzioni sono più basse rispetto alla retribuzione media e, specialmente, rispetto alle retribuzioni dei settori a più alto reddito. I commercianti (13.138 euro l’anno) e gli artigiani (12.420 euro l’anno) percepiscono una retribuzione quasi tre volte superiore a quella dei lavoratori del settore domestico (4.871 euro l’anno).
ITALIA. Classi di retribuzioni di lavoratori extracomunitari per mesi di lavoro (2003)
Mesi di lavoro | Numero lavoratori | % | Retribuzione media annua |
0 | 72.331 | 4,9 | 393 |
0-3 | 166.821 | 11,3 | 1.570 |
3-6 | 161.591 | 11,1 | 3.533 |
6-9 | 209.411 | 14,2 | 5.889 |
9-12 | 860.872 | 58,5 | 8.245 |
FONTE: Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes. Elaborazioni su dati INPS
Bisogna, poi, considerare che gli immigrati hanno spesso una carriera lavorativa discontinua. Il 58,5% dei lavoratori - che hanno lavorato per periodi superiori a 9 mesi - si avvicina alla media e un altro 14,2% non ne è molto lontano con 5.889 euro: sono quelli che lavorano più di sei mesi o quasi tutto l’anno. Invece, chi lavora fino a 3 mesi percepisce, mediamente, solo 1.570 euro e arriva a 3.533 euro l’anno se l’occupazione si è protratta tra i 3 e i 6 mesi. La situazione più deficitaria coinvolge quelli che hanno lavorato meno di un mese e hanno ricevuto una retribuzione teorica di appena 393 euro.
Anche nel caso della durata lavorativa, e di conseguenza della continuità retributiva e contributiva, le donne risultano penalizzate, infatti solo il 54,1 % di loro presenta un impiego per 9-12 mesi, contro il 61,6% degli uomini.
Nelle regioni del Nord è più favorevole sia la ripartizione per fasce di mesi lavorati sia la retribuzione media (10.236 euro). In generale, però, si può osservare che l’impiego tende ad una maggiore stabilità all’aumentare dell’età del lavoratore; infatti, a partire dalla classe di età 35-39 anni circa il 62% degli immigrati presenta una forma di stabilizzazione lavorativa, con impieghi per più di 9 mesi.
Un altro livello di differenza si riscontra in relazione ai paesi di origine, in quanto gli immigrati dalle aree ricche hanno retribuzioni molto più alte non solo rispetto alla retribuzione media dei lavoratori extracomunitari, ma anche rispetto a quella degli stessi italiani. Chi viene dal Nord America, ad esempio, ha una retribuzione annua di 21.099 euro.
In provincia di Roma la situazione reddituale dei lavoratori stranieri assicurati all’INPS (139.803 su 1.392.066 nel 2003) si presenta meno soddisfacente rispetto a quella prospettata a livello nazionale. In provincia, infatti, la retribuzione media annuale degli immigrati è di 7.715 euro annui (il 18,1% in meno rispetto alla retribuzione media di 9.423 riscontrata in Italia). Senz’altro deve aver influito l’alto numero di persone impegnate nel settore familiare, per le quali il compenso non è molto elevato e, oltre tutto, viene spesso dichiarato un numero inferiore di ore rispetto a quelle effettivamente svolte. Anche negli altri settori i lavoratori immigrati della provincia di Roma percepiscono retribuzioni medie annue inferiori rispetto alla media nazionale: artigiani 8.023 euro (-11,0%), coltivatori diretti 8.023 euro (-5,8%), commercianti 11.842 euro (-9,9%), lavoratori dipendenti 10.708 (-3,0%), lavoratori domestici 4.461 euro (-7,4%), lavoratori agricoli a tempo determinato 1.156 euro (-2,3%).
Riprendendo l’insieme di questi ragionamenti, alla luce dei futuri flussi di pensionamento, si possono trarre alcune importanti conclusioni.
Sussiste il rischio molto concreto che gli immigrati di prima generazione, dopo aver svolto un ruolo estremamente positivo a beneficio del paese di arrivo, con il loro lavoro, e del paese di origine, con l’invio delle rimesse, al momento del pensionamento possano andare incontro a processi di emarginazione all’interno di una società dallo stile di vita opulento.
Il tema delle ristrettezze durante la vita attiva, quello cioè dei lavoratori poveri, ha costituito spesso oggetto di indagini sia tra gli italiani che tra gli immigrati, tra l’altro da parte dei Centri d’ascolto Caritas, che da alcuni anni pubblicano i risultati sul “Dossier Statistico Immigrazione”.
Tuttavia, fin quando gli immigrati sono ineriti nel mercato occupazionale e fin quando la loro salute è buona, essi riescono a far fronte alle spese per la sussistenza, ad affittare casa e talvolta anche a comprarla, ad allevare i figli e anche a risparmiare per i familiari rimasti in patria: nel periodo della loro vita attiva, salvo casi limitati, non sono di per sé una categoria da assistere.
Diversa sarà la situazione, quando essi diventeranno anziani e si ritireranno dal lavoro. Il problema, quindi, non consiste solo nel trovare un’occupazione ma anche nel riuscire a tutelare i relativi diritti. È risaputo, invece, che essi, in misura tutt’altro che trascurabile, sono votati al lavoro nero, il che equivale alla sottrazione dei contributi dovuti e alla loro penalizzazione in termini pensionistici.
Anche la presente ricerca costituisce un ulteriore stimolo a denunciare che il sommerso, che assorbe un sesto della ricchezza nazionale e coinvolge quasi tre milioni di persone, è una causa di grave precarietà. Questa preoccupante situazione, che riguarda di più gli immigrati ma coinvolge anche gli italiani, comporta instabilità occupazionale, discontinuità nei pagamenti, basse retribuzioni, evasione dei contributi e un futuro pensionistico insufficiente.
Un paese moderno, il cui futuro sarà sempre più intrecciato con l’immigrazione, non può considerare gli immigrati lavoratori di più basso rango da sfruttare per vincere le sfide della concorrenza. Il deficit si pone a livello di sistema normativo e di prassi burocratiche, ma riguarda anche gli operatori economici, le famiglie e i singoli cittadini. Come è stato sottolineato in un seminario, che nel mese di gennaio 2007 L’Ufficio CEI per i Problemi sociali e del lavoro ha dedicato al lavoro nero, ciò significa che l’impegno profuso dalla comunità ecclesiale al riguardo non è stato del tutto soddisfacente e che bisogna promuovere con maggiore forza i valori di giustizia e di solidarietà.
Il sistema paese sta ricevendo un aiuto sostanziale dall’immigrazione, un aiuto che bisogna contraccambiare, per tempo, contrastando per tempo i fattori di possibile emarginazione tra i quali l’indagine della Caritas di Roma ha incluso anche le pensioni basse.
OSSERVATORIO ROMANO SULLE MIGRAZIONI
promosso dalla Caritas di Roma
in collaborazione con
Riferimenti:
presso
presso la redazione: Idos, tel. 06.54192252
idos@dossierimmigrazione.it - ufficio.stampa@caritasroma.it
Internet: www.dossierimmigrazione.it – www.caritasroma.it/Immigrazione
Osservatorio Romano sulle Migrazioni promosso dalla Caritas di Roma
Terzo Rapporto/2006 - indice
I-INTRODUZIONE GENERALE
1. Introduzione al Terzo Rapporto (mons. G. Di Tora)
2.L’integrazione nell’area romano-laziale (L. Di Sciullo)
3.Roma, città globale per il dialogo interreligioso (G. Di Tora, B. Mioli, P. Felicolo)
4.Nota dei curatori (A. Colaiacomo, G. Demaio, F. Pittau)
5.Il Lazio: una regione anche di emigrazione (D. Licata – F. Pittau)
II – ANALISI DEGLI ARCHIVI
GLI IMMIGRATI NELLA PROVINCIA DI ROMA
5.I soggiornanti in provincia di Roma (F. Pittau)
6.I residenti in provincia di Roma (A. Colaiacomo)
GLI IMMIGRATI NEL COMUNE DI ROMA
7.Il comune di Roma e la presenza straniera: aspetti demografici (F. Pittau)
8.I residenti nel comune di Roma (M. P. Nanni)
9.Roma: Capitale dei romeni (A. Ricci)
10.I filippini a Roma: una comunità al femminile (F. Cristalli)
11.Viaggio dalla Polonia a Roma (D. Licata)
12.I latinoamericani a Roma: indagine sul campo (A. Ciurlo)
IL MERCATO DEL LAVORO E L’INSERIMENTO OCCUPAZIONALE
13.Il lavoro degli immigrati nella provincia di Roma (F. Meloni)
14.Il lavoro autonomo nella provincia di Roma (E. Grande)
15.L’andamento occupazionale nel comune di Roma (F. Pittau)
L’ACCESSO ALLA PREVIDENZA E ALL’ASSICURAZIONE
16.I lavoratori iscritti all’Inps (M. P. Nanni)
17.Immigrati e rischio infortunistico (A. Bovo - Inail)
18.Stima sui flussi di pensionamento degli immigrati a Roma e in Italia (M. P. Borsci, F. Pittau)
III - APPROFONDIMENTI
19.Le politiche locali per l’immigrazione nei comuni del litorale romano (A. Germani) .
20.Indagine su sindacati e popolazione immigrata nel territorio provinciale (M. I. Macioti)
21.Il diritto all’abitare (C. Sica e D. Martinelli)
22.Immigrati e accesso alla tutela sanitaria (S. Geraci e G. Baglio)
23.Roma e i consiglieri aggiunti: una forma di partecipazione (G. Demaio)
24.I media degli immigrati a Roma (M. Scordino)
25.Rom, Sinti e Caminanti della capitale (S. Geraci ed équipe Caritas)
26.Alunni di origine straniera nelle scuole di Roma (G. Demaio)
27.Studenti di origine straniera nelle università di Roma (G. Demaio)
28.I richiedenti asilo a Roma (M. Saggion)
ALLEGATI STATISTICI
TABELLE STATISTICHE
PROVINCIA DI ROMA E LAZIO
Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati:
ripartizione per quinquennio (2006-2020), p. 10
Retribuzioni dei lavoratori immigrati:
ripartizione per settori di lavoro (2003), p. 10
Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati:
ripartizione per anno e per genere (2006-2020), p. 11
ITALIA
Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno:
disaggregazioni per regione e per genere (2006-2020) – Pagina 12
Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno:
disaggregazioni per i primi 20 gruppi nazionali e per genere (2006-2020) – Pagina 13
Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno:
disaggregazioni per continenti e per genere (2006-2020) - Pagina 14
PROVINCE DEL LAZIO. Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati: ripartizione per quinquennio (2006-2020)
Periodo | Frosinone | Latina | Rieti | Viterbo | Roma | Lazio | Italia | |||||||
Totale domande presentate per quinquennio e complessivamente | ||||||||||||||
Domande | % donne | Domande | % donne | Domande | % donne | Domande | % donne | Domande | % donne | Domande | % donne | Domande | % donne | |
2006-2010 | 160 | 84,4 | 130 | 76,9 | 110 | 90,9 | 145 | 82,8 | 4.915 | 87,8 | 5.460 | 87,8 | 28.075 | 82,2 |
2011-2015 | 535 | 65,4 | 550 | 78,2 | 240 | 85,4 | 550 | 82,7 | 15.925 | 73,8 | 17.800 | 62,4 | 101.080 | 78,2 |
2015-2020 | 805 | 43,5 | 1.110 | 38,7 | 365 | 56,2 | 870 | 52,3 | 25.690 | 45,8 | 28.840 | 32,9 | 174.905 | 45,2 |
2006-2020 | 1.500 | 55,7 | 1.790 | 53,6 | 715 | 71,3 | 1.565 | 65,8 | 46.530 | 59,8 | 52.040 | 46,7 | 304.060 | 59,6 |
Var. % 1°-3° quinquennio | 503 | - | 854 | - | 332 | - | 600 | - | 523 | - | 528 | - | 623 | - |
Flusso annuale domande | ||||||||||||||
Maschi | Femmine | Maschi | Femmine | Maschi | Femmine | Maschi | Femmine | Maschi | Femmine | Maschi | Femmine | Maschi | Femmine | |
2006-2010 | 5 | 27 | 6 | 20 | 2 | 10 | 5 | 24 | 120 | 863 | 149 | 943 | 1.000 | 4.615 |
2011-2015 | 37 | 70 | 24 | 86 | 7 | 41 | 19 | 91 | 834 | 2.351 | 920 | 2.640 | 4.412 | 15.8°4 |
2015-2020 | 91 | 70 | 136 | 86 | 32 | 41 | 83 | 91 | 2.787 | 2.351 | 3.128 | 2.640 | 19.177 | 15.804 |
Ripartizione totale domande pensioni del Lazio | ||||||||||||||
v.a. | % | v.a. | % | v.a. | % | v.a. | % | v.a. | % | v.a. | % | v.a. | % | |
Sogg. 2005* | 14.648 | 3,5 | 18.582 | 4,4 | 5.855 | 1,4 | 14.464 | 3,5 | 365.274 | 87,2 | 418.823 | 100,0 | Lazio:13,8% tot. Italia | |
2006-2010 | 160 | 2,9 | 130 | 2,4 | 110 | 2,1 | 145 | 2,7 | 4.915 | 90,0 | 5.460 | 87,8 | Lazio: 19,1% tot. Italia | |
2006-2010 | 1.500 | 2,3 | 1.790 | 2,7 | 715 | 1,1 | 1.565 | 2,3 | 46.530 | 69,8 | 52.040 | 100,0 | Lazio: 21,9% tot. Italia |
*Stima Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes
FONTE: Caritas /Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dell’Interno, Istat e Inps
PROVINCE DEL LAZIO. Retribuzioni dei lavoratori: ripartizione per settori di lavoro (2003)
Area | Arti- giani | Retr. | Coltiv.diretti | Retrib | Commer- cianti | Retrib | Dipen- denti | Retrib | Domestici | Retrib | Agr t. determ | Retrib | Agr t.ind | Retrib | Totale lavor. | Retrib. media |
Frosinone | 49 | 11.937 | . | . | 49 | 12.846 | 3.827 | 10.304 | 1.195 | 4.443 | 51 | 5.533 | . | . | 5.171 | 8.942 |
Latina | 80 | 11.273 | 6 | 6.257 | 92 | 11.718 | 5.329 | 9.873 | 834 | 3.326 | 1.397 | 4.956 | . | . | 7.738 | 8.313 |
Rieti | 36 | 9.781 | 2 | 6.628 | 17 | 11.875 | 1.091 | 9.954 | 1.024 | 4.546 | 105 | 5.351 | 1 | 611 | 2.276 | 7.313 |
Roma | 1.278 | 11.058 | 6 | 8.023 | 1.390 | 11.842 | 69.652 | 10.708 | 66.299 | 4.461 | 1.156 | 5.451 | 22 | 118 | 139.803 | 7.715 |
Viterbo | 91 | 11.087 | 4 | 5.039 | 46 | 10.984 | 2.858 | 9.923 | 1.916 | 4.529 | 591 | 5.298 | 1 | 179 | 5.507 | 7.573 |
Lazio | 1.534 | 11.069 | 18 | 6.616 | 1.594 | 11.841 | 82.757 | 10.598 | 71.268 | 4.451 | 3.300 | 5.212 | 24 | 141 | 160.495 | 7.772 |
ITALIA | 29.435 | 12.420 | 456 | 8.515 | 17.885 | 13.138 | 962.108 | 11.036 | 332.283 | 4.871 | 49.405 | 5.581 | 494 | 622 | 1.392.066 | 9.423 |
FONTE: Caritas /Osservatorio Romano Migrazioni. Dati Inps
LAZIO E PROVINCE. Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati: ripartizione per anno e per genere(2006-2020)
LAZIO | Roma | Frosinone | ||||||||||||
Anno | Donne | Uomini | % Donne | Totale | Anno | Donne | Uomini | % Donne | Totale | Anno | Donne | Uomini | % Donne | Totale |
2006 | 1.080 | 209 | 99,7 | 1.083 | 2006 | 989 | 189 | 84,0 | 1.178 | 2006 | 30 | 9 | 76,9 | 39 |
2007 | 1.080 | 209 | 99,7 | 1.083 | 2007 | 989 | 189 | 84,0 | 1.178 | 2007 | 30 | 9 | 76,9 | 39 |
2008 | 1.080 | 209 | 99,7 | 1.083 | 2008 | 989 | 189 | 84,0 | 1.178 | 2008 | 30 | 9 | 76,9 | 39 |
2009 | 1.080 | 209 | 99,7 | 1.083 | 2009 | 989 | 189 | 84,0 | 1.178 | 2009 | 30 | 9 | 76,9 | 39 |
2010 | 1.080 | 209 | 99,7 | 1.083 | 2010 | 989 | 189 | 84,0 | 1.178 | 2010 | 30 | 9 | 76,9 | 39 |
2011 | 3.023 | 783 | 79,4 | 3.806 | 2011 | 2.692 | 708 | 79,2 | 3.400 | 2011 | 81 | 33 | 71,1 | 114 |
2012 | 3.023 | 783 | 79,4 | 3.806 | 2012 | 2.692 | 708 | 79,2 | 3.400 | 2012 | 81 | 33 | 71,1 | 114 |
2013 | 3.023 | 783 | 79,4 | 3.806 | 2013 | 2.692 | 708 | 79,2 | 3.400 | 2013 | 81 | 33 | 71,1 | 114 |
2014 | 3.023 | 783 | 79,4 | 3.806 | 2014 | 2.692 | 708 | 79,2 | 3.400 | 2014 | 81 | 33 | 71,1 | 114 |
2015 | 3.023 | 783 | 79,4 | 3.806 | 2015 | 2.692 | 708 | 79,2 | 3.400 | 2015 | 81 | 33 | 71,1 | 114 |
2016 | 3.023 | 2.746 | 52,4 | 5.769 | 2016 | 2.692 | 2.447 | 52,4 | 5.139 | 2016 | 81 | 81 | 50,0 | 162 |
2017 | 3.023 | 2.746 | 52,4 | 5.769 | 2017 | 2.692 | 2.447 | 52,4 | 5.139 | 2017 | 81 | 81 | 50,0 | 162 |
2018 | 3.023 | 2.746 | 52,4 | 5.769 | 2018 | 2.692 | 2.447 | 52,4 | 5.139 | 2018 | 81 | 81 | 50,0 | 162 |
2019 | 3.023 | 2.746 | 52,4 | 5.769 | 2019 | 2.692 | 2.447 | 52,4 | 5.139 | 2019 | 81 | 81 | 50,0 | 162 |
2020 | 3.023 | 2.746 | 52,4 | 5.769 | 2020 | 2.692 | 2.447 | 52,4 | 5.139 | 2020 | 81 | 81 | 50,0 | 162 |
Totale | 35.630 | 17.660 | 1157,8 | 53.290 | Totale | 31.865 | 16.720 | 65,6 | 48.585 | Totale | 960 | 615 | 61,0 | 1.575 |
Latina | Rieti | Viterbo | ||||||||||||
Anno | Donne | Uomini | % Donne | Totale | Anno | Donne | Uomini | % Donne | Totale | Anno | Donne | Uomini | % Donne | Totale |
2006 | 23 | 6 | 79,3 | 29 | 2006 | 11 | 1 | 91,7 | 12 | 2006 | 27 | 4 | 87,1 | 31 |
2007 | 23 | 6 | 79,3 | 29 | 2007 | 11 | 1 | 91,7 | 12 | 2007 | 27 | 4 | 87,1 | 31 |
2008 | 23 | 6 | 79,3 | 29 | 2008 | 11 | 1 | 91,7 | 12 | 2008 | 27 | 4 | 87,1 | 31 |
2009 | 23 | 6 | 79,3 | 29 | 2009 | 11 | 1 | 91,7 | 12 | 2009 | 27 | 4 | 87,1 | 31 |
2010 | 23 | 6 | 79,3 | 29 | 2010 | 11 | 1 | 91,7 | 12 | 2010 | 27 | 4 | 87,1 | 31 |
2011 | 99 | 21 | 82,5 | 120 | 2011 | 26 | 5 | 83,9 | 31 | 2011 | 125 | 16 | 88,7 | 141 |
2012 | 99 | 21 | 82,5 | 120 | 2012 | 26 | 5 | 83,9 | 31 | 2012 | 125 | 16 | 88,7 | 141 |
2013 | 99 | 21 | 82,5 | 120 | 2013 | 26 | 5 | 83,9 | 31 | 2013 | 125 | 16 | 88,7 | 141 |
2014 | 99 | 21 | 82,5 | 120 | 2014 | 26 | 5 | 83,9 | 31 | 2014 | 125 | 16 | 88,7 | 141 |
2015 | 99 | 21 | 82,5 | 120 | 2015 | 26 | 5 | 83,9 | 31 | 2015 | 125 | 16 | 88,7 | 141 |
2016 | 99 | 123 | 44,6 | 222 | 2016 | 26 | 47 | 35,6 | 73 | 2016 | 125 | 48 | 72,3 | 173 |
2017 | 99 | 123 | 44,6 | 222 | 2017 | 26 | 47 | 35,6 | 73 | 2017 | 125 | 48 | 72,3 | 173 |
2018 | 99 | 123 | 44,6 | 222 | 2018 | 26 | 47 | 35,6 | 73 | 2018 | 125 | 48 | 72,3 | 173 |
2019 | 99 | 123 | 44,6 | 222 | 2019 | 26 | 47 | 35,6 | 73 | 2019 | 125 | 48 | 72,3 | 173 |
2020 | 99 | 123 | 44,6 | 222 | 2020 | 26 | 47 | 35,6 | 73 | 2020 | 125 | 48 | 72,3 | 173 |
Totale | 1.105 | 750 | 59,6 | 1.855 | Totale | 315 | 265 | 54,3 | 580 | Totale | 1.385 | 340 | 80,3 | 1.725 |
FONTE: Caritas/Osservatorio Romano sulle Migrazioni. Stime su dati Ministero dell’Interno, Istat e Inps
ITALIA. Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno: disaggregazioni per regione e per genere (2006-2020)
ANNO | Val d Aosta | Piemonte | Liguria | Lombardia | Trentino A. A. | Veneto | Friuli V. G. | Emilia Romagna | Marche | Toscana | Lazio | Umbria | Abruzzo | Molise | Campania | Basilicata | Puglia | Calabria | Sardegna | Sicilia | Italia |
Pensioni Maschi e Femmine | |||||||||||||||||||||
2006 | 9 | 437 | 231 | 1.164 | 179 | 498 | 209 | 544 | 215 | 576 | 1.292 | 176 | 112 | 11 | 201 | 12 | 143 | 67 | 62 | 152 | 6.290 |
2007 | 9 | 437 | 231 | 1.164 | 179 | 498 | 209 | 544 | 215 | 576 | 1.292 | 176 | 112 | 11 | 201 | 12 | 143 | 67 | 62 | 152 | 6.290 |
2008 | 9 | 437 | 231 | 1.164 | 179 | 498 | 209 | 544 | 215 | 576 | 1.292 | 176 | 112 | 11 | 201 | 12 | 143 | 67 | 62 | 152 | 6.290 |
2009 | 9 | 437 | 231 | 1.164 | 179 | 498 | 209 | 544 | 215 | 576 | 1.292 | 176 | 112 | 11 | 201 | 12 | 143 | 67 | 62 | 152 | 6.290 |
2010 | 9 | 437 | 231 | 1.164 | 179 | 498 | 209 | 544 | 215 | 576 | 1.292 | 176 | 112 | 11 | 201 | 12 | 143 | 67 | 62 | 152 | 6.290 |
2011 | 34 | 1.513 | 667 | 4.287 | 455 | 1.921 | 618 | 2.081 | 656 | 1.845 | 3.808 | 526 | 343 | 42 | 1.443 | 61 | 416 | 347 | 175 | 598 | 21.836 |
2012 | 34 | 1.513 | 667 | 4.287 | 455 | 1.921 | 618 | 2.081 | 656 | 1.845 | 3.808 | 526 | 343 | 42 | 1.443 | 61 | 416 | 347 | 175 | 598 | 21.836 |
2013 | 34 | 1.513 | 667 | 4.287 | 455 | 1.921 | 618 | 2.081 | 656 | 1.845 | 3.808 | 526 | 343 | 42 | 1.443 | 61 | 416 | 347 | 175 | 598 | 21.836 |
2014 | 34 | 1.513 | 667 | 4.287 | 455 | 1.921 | 618 | 2.081 | 656 | 1.845 | 3.808 | 526 | 343 | 42 | 1.443 | 61 | 416 | 347 | 175 | 598 | 21.836 |
2015 | 34 | 1.513 | 667 | 4.287 | 455 | 1.921 | 618 | 2.081 | 656 | 1.845 | 3.808 | 526 | 343 | 42 | 1.443 | 61 | 416 | 347 | 175 | 598 | 21.836 |
2016 | 56 | 2.468 | 956 | 7.466 | 686 | 3.159 | 1.057 | 3.385 | 976 | 2.718 | 5.764 | 715 | 491 | 58 | 2.225 | 100 | 674 | 582 | 269 | 1.174 | 34.979 |
2017 | 56 | 2.468 | 956 | 7.466 | 686 | 3.159 | 1.057 | 3.385 | 976 | 2.718 | 5.764 | 715 | 491 | 58 | 2.225 | 100 | 674 | 582 | 269 | 1.174 | 34.979 |
2018 | 56 | 2.468 | 956 | 7.466 | 686 | 3.159 | 1.057 | 3.385 | 976 | 2.718 | 5.764 | 715 | 491 | 58 | 2.225 | 100 | 674 | 582 | 269 | 1.174 | 34.979 |
2019 | 56 | 2.468 | 956 | 7.466 | 686 | 3.159 | 1.057 | 3.385 | 976 | 2.718 | 5.764 | 715 | 491 | 58 | 2.225 | 100 | 674 | 582 | 269 | 1.174 | 34.979 |
2020 | 56 | 2.468 | 956 | 7.466 | 686 | 3.159 | 1.057 | 3.385 | 976 | 2.718 | 5.764 | 715 | 491 | 58 | 2.225 | 100 | 674 | 582 | 269 | 1.174 | 34.979 |
TOT. | 495 | 22.090 | 9.270 | 64.585 | 6.600 | 27.890 | 9.420 | 30.050 | 9.235 | 25.695 | 54.320 | 7.085 | 4.730 | 555 | 19.345 | 865 | 6.165 | 4.980 | 2.530 | 9.620 | 315.525 |
% | 0,2 | 7,0 | 3,0 | 20,5 | 2,1 | 8,8 | 3,0 | 9,5 | 2,9 | 8,1 | 17,2 | 2,2 | 1,5 | 0,206,1 | 0,3 | 2,0 | 1,6 | 0,8 | 3,0 | 100,0 | |
% Femmine | |||||||||||||||||||||
2006 | 88,9 | 84,9 | 80,1 | 85,1 | 87,2 | 87,8 | 81,3 | 87,7 | 86,5 | 83,3 | 83,6 | 85,2 | 83,9 | 90,9 | 79,6 | 83,3 | 78,3 | 74,6 | 77,4 | 76,3 | 84,1 |
2007 | 88,9 | 84,9 | 80,1 | 85,1 | 87,2 | 87,8 | 81,3 | 87,7 | 86,5 | 83,3 | 83,6 | 85,2 | 83,9 | 90,9 | 79,6 | 83,3 | 78,3 | 74,6 | 77,4 | 76,3 | 84,1 |
2008 | 88,9 | 84,9 | 80,1 | 85,1 | 87,2 | 87,8 | 81,3 | 87,7 | 86,5 | 83,3 | 83,6 | 85,2 | 83,9 | 90,9 | 79,6 | 83,3 | 78,3 | 74,6 | 77,4 | 76,3 | 84,1 |
2009 | 88,9 | 84,9 | 80,1 | 85,1 | 87,2 | 87,8 | 81,3 | 87,7 | 86,5 | 83,3 | 83,6 | 85,2 | 83,9 | 90,9 | 79,6 | 83,3 | 78,3 | 74,6 | 77,4 | 76,3 | 84,1 |
2010 | 88,9 | 84,9 | 80,1 | 85,1 | 87,2 | 87,8 | 81,3 | 87,7 | 86,5 | 83,3 | 83,6 | 85,2 | 83,9 | 90,9 | 79,6 | 83,3 | 78,3 | 74,6 | 77,4 | 76,3 | 84,1 |
2011 | 85,3 | 83,7 | 73,9 | 84,8 | 80,4 | 88,2 | 76,7 | 87,9 | 83,2 | 80,6 | 79,4 | 81,2 | 80,8 | 88,1 | 89,3 | 86,9 | 71,9 | 82,1 | 70,3 | 77,3 | 82,9 |
2012 | 85,3 | 83,7 | 73,9 | 84,8 | 80,4 | 88,2 | 76,7 | 87,9 | 83,2 | 80,6 | 79,4 | 81,2 | 80,8 | 88,1 | 89,3 | 86,9 | 71,9 | 82,1 | 70,3 | 77,3 | 82,9 |
2013 | 85,3 | 83,7 | 73,9 | 84,8 | 80,4 | 88,2 | 76,7 | 87,9 | 83,2 | 80,6 | 79,4 | 81,2 | 80,8 | 88,1 | 89,3 | 86,9 | 71,9 | 82,1 | 70,3 | 77,3 | 82,9 |
2014 | 85,3 | 83,7 | 73,9 | 84,8 | 80,4 | 88,2 | 76,7 | 87,9 | 83,2 | 80,6 | 79,4 | 81,2 | 80,8 | 88,1 | 89,3 | 86,9 | 71,9 | 82,1 | 70,3 | 77,3 | 82,9 |
2015 | 85,3 | 83,7 | 73,9 | 84,8 | 80,4 | 88,2 | 76,7 | 87,9 | 83,2 | 80,6 | 79,4 | 81,2 | 80,8 | 88,1 | 89,3 | 86,9 | 71,9 | 82,1 | 70,3 | 77,3 | 82,9 |
2016 | 51,8 | 51,3 | 51,6 | 48,7 | 53,4 | 53,6 | 44,8 | 54,1 | 55,9 | 54,7 | 52,4 | 59,7 | 56,4 | 63,8 | 57,9 | 53,0 | 44,4 | 49,0 | 45,7 | 39,4 | 51,7 |
2017 | 51,8 | 51,3 | 51,6 | 48,7 | 53,4 | 53,6 | 44,8 | 54,1 | 55,9 | 54,7 | 52,4 | 59,7 | 56,4 | 63,8 | 57,9 | 53,0 | 44,4 | 49,0 | 45,7 | 39,4 | 51,7 |
2018 | 51,8 | 51,3 | 51,6 | 48,7 | 53,4 | 53,6 | 44,8 | 54,1 | 55,9 | 54,7 | 52,4 | 59,7 | 56,4 | 63,8 | 57,9 | 53,0 | 44,4 | 49,0 | 45,7 | 39,4 | 51,7 |
2019 | 51,8 | 51,3 | 51,6 | 48,7 | 53,4 | 53,6 | 44,8 | 54,1 | 55,9 | 54,7 | 52,4 | 59,7 | 56,4 | 63,8 | 57,9 | 53,0 | 44,4 | 49,0 | 45,7 | 39,4 | 51,7 |
2020 | 51,8 | 51,3 | 51,6 | 48,7 | 53,4 | 53,6 | 44,8 | 54,1 | 55,9 | 54,7 | 52,4 | 59,7 | 56,4 | 63,8 | 57,9 | 53,0 | 44,4 | 49,0 | 45,7 | 39,4 | 51,7 |
TOT. | 66,7 | 65,7 | 63,2 | 64,0 | 67,3 | 68,6 | 59,3 | 68,8 | 69,2 | 67,2 | 65,6 | 70,9 | 68,5 | 75,7 | 70,8 | 67,1 | 57,6 | 62,2 | 58,1 | 54,1 | 65,7 |
FONTE: Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dell’Interno, Istat e Inps
ITALIA. Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno: disaggregazioni per i primi 20 gruppi nazionali e per genere (2006-2020)
ANNO | Ucraina | Albania | Marocco | Romania | Polonia | Filippine | Cina | Germania | Perù | Moldavia | Serbia | Ecuador | Tunisia | India | Senegal | Sri Lanka | Egitto | Macedonia | Russia | Pakistan | ITALIA |
Pensionati Maschi e Femmine | |||||||||||||||||||||
2006 | 304 | 899 | 522 | 235 | 141 | 195 | 160 | 456 | 159 | 27 | 113 | 43 | 51 | 108 | 11 | 67 | 30 | 54 | 101 | 17 | 6.290 |
2007 | 304 | 899 | 522 | 235 | 141 | 195 | 160 | 456 | 159 | 27 | 113 | 43 | 51 | 108 | 11 | 67 | 30 | 54 | 101 | 17 | 6.290 |
2008 | 304 | 899 | 522 | 235 | 141 | 195 | 160 | 456 | 159 | 27 | 113 | 43 | 51 | 108 | 11 | 67 | 30 | 54 | 101 | 17 | 6.290 |
2009 | 304 | 899 | 522 | 235 | 141 | 195 | 160 | 456 | 159 | 27 | 113 | 43 | 51 | 108 | 11 | 67 | 30 | 54 | 101 | 17 | 6.290 |
2010 | 304 | 899 | 522 | 235 | 141 | 195 | 160 | 456 | 159 | 27 | 113 | 43 | 51 | 108 | 11 | 67 | 30 | 54 | 101 | 17 | 6.290 |
2011 | 3.241 | 2.138 | 1.340 | 1.744 | 1.936 | 1.237 | 717 | 721 | 664 | 704 | 371 | 490 | 191 | 318 | 80 | 374 | 108 | 202 | 273 | 96 | 21.836 |
2012 | 3.241 | 2.138 | 1.340 | 1.744 | 1.936 | 1.237 | 717 | 721 | 664 | 704 | 371 | 490 | 191 | 318 | 80 | 374 | 108 | 202 | 273 | 96 | 21.836 |
2013 | 3.241 | 2.138 | 1.340 | 1.744 | 1.936 | 1.237 | 717 | 721 | 664 | 704 | 371 | 490 | 191 | 318 | 80 | 374 | 108 | 202 | 273 | 96 | 21.836 |
2014 | 3.241 | 2.138 | 1.340 | 1.744 | 1.936 | 1.237 | 717 | 721 | 664 | 704 | 371 | 490 | 191 | 318 | 80 | 374 | 108 | 202 | 273 | 96 | 21.836 |
2015 | 3.241 | 2.138 | 1.340 | 1.744 | 1.936 | 1.237 | 717 | 721 | 664 | 704 | 371 | 490 | 191 | 318 | 80 | 374 | 108 | 202 | 273 | 96 | 21.836 |
2016 | 3.544 | 3.068 | 3.332 | 3.168 | 2.205 | 1.844 | 1.381 | 670 | 892 | 914 | 743 | 668 | 895 | 662 | 991 | 820 | 660 | 472 | 296 | 429 | 34.979 |
2017 | 3.544 | 3.068 | 3.332 | 3.168 | 2.205 | 1.844 | 1.381 | 670 | 892 | 914 | 743 | 668 | 895 | 662 | 991 | 820 | 660 | 472 | 296 | 429 | 34.979 |
2018 | 3.544 | 3.068 | 3.332 | 3.168 | 2.205 | 1.844 | 1.381 | 670 | 892 | 914 | 743 | 668 | 895 | 662 | 991 | 820 | 660 | 472 | 296 | 429 | 34.979 |
2019 | 3.544 | 3.068 | 3.332 | 3.168 | 2.205 | 1.844 | 1.381 | 670 | 892 | 914 | 743 | 668 | 895 | 662 | 991 | 820 | 660 | 472 | 296 | 429 | 34.979 |
2020 | 3.544 | 3.068 | 3.332 | 3.168 | 2.205 | 1.844 | 1.381 | 670 | 892 | 914 | 743 | 668 | 895 | 662 | 991 | 820 | 660 | 472 | 296 | 429 | 34.979 |
TOT. | 35.445 | 30.525 | 25.970 | 25.735 | 21.410 | 16.380 | 11.290 | 9.235 | 8.575 | 8.225 | 6.135 | 5.990 | 5.685 | 5.440 | 5.410 | 4.138 | 3.990 | 3.640 | 3.350 | 2.710 | 315.525 |
% | 11,2 | 9,7 | 8,2 | 8,2 | 6,8 | 5,2 | 3,6 | 2,9 | 2,7 | 2,6 | 1,9 | 1,9 | 1,8 | 1,7 | 1,7 | 1,3 | 1,3 | 1,2 | 1,1 | 0,9 | 100,0 |
% Femmine | |||||||||||||||||||||
2006 | 98,4 | 97,4 | 80,7 | 90,2 | 95,0 | 92,3 | 78,8 | 80,3 | 88,7 | 92,6 | 16,8 | 93,0 | 82,4 | 81,5 | 27,3 | 85,1 | 80,0 | 81,5 | 97,0 | 70,6 | 84,1 |
2007 | 98,4 | 97,4 | 80,7 | 90,2 | 95,0 | 92,3 | 78,8 | 80,3 | 88,7 | 92,6 | 16,8 | 93,0 | 82,4 | 81,5 | 27,3 | 85,1 | 80,0 | 81,5 | 97,0 | 70,6 | 84,1 |
2008 | 98,4 | 97,4 | 80,7 | 90,2 | 95,0 | 92,3 | 78,8 | 80,3 | 88,7 | 92,6 | 16,8 | 93,0 | 82,4 | 81,5 | 27,3 | 85,1 | 80,0 | 81,5 | 97,0 | 70,6 | 84,1 |
2009 | 98,4 | 97,4 | 80,7 | 90,2 | 95,0 | 92,3 | 78,8 | 80,3 | 88,7 | 92,6 | 16,8 | 93,0 | 82,4 | 81,5 | 27,3 | 85,1 | 80,0 | 81,5 | 97,0 | 70,6 | 84,1 |
2010 | 98,4 | 97,4 | 80,7 | 90,2 | 95,0 | 92,3 | 78,8 | 80,3 | 88,7 | 92,6 | 16,8 | 93,0 | 82,4 | 81,5 | 27,3 | 85,1 | 80,0 | 81,5 | 97,0 | 70,6 | 84,1 |
2011 | 99,4 | 59,9 | 71,7 | 95,1 | 98,6 | 95,1 | 82,4 | 53,4 | 90,1 | 99,1 | 19,1 | 97,6 | 82,7 | 77,7 | 61,3 | 90,1 | 79,6 | 81,7 | 90,1 | 79,2 | 82,9 |
2012 | 99,4 | 59,9 | 71,7 | 95,1 | 98,6 | 95,1 | 82,4 | 53,4 | 90,1 | 99,1 | 19,1 | 97,6 | 82,7 | 77,7 | 61,3 | 90,1 | 79,6 | 81,7 | 90,1 | 79,2 | 82,9 |
2013 | 99,4 | 59,9 | 71,7 | 95,1 | 98,6 | 95,1 | 82,4 | 53,4 | 90,1 | 99,1 | 19,1 | 97,6 | 82,7 | 77,7 | 61,3 | 90,1 | 79,6 | 81,7 | 90,1 | 79,2 | 82,9 |
2014 | 99,4 | 59,9 | 71,7 | 95,1 | 98,6 | 95,1 | 82,4 | 53,4 | 90,1 | 99,1 | 19,1 | 97,6 | 82,7 | 77,7 | 61,3 | 90,1 | 79,6 | 81,7 | 90,1 | 79,2 | 82,9 |
2015 | 99,4 | 59,9 | 71,7 | 95,1 | 98,6 | 95,1 | 82,4 | 53,4 | 90,1 | 99,1 | 19,1 | 97,6 | 82,7 | 77,7 | 61,3 | 90,1 | 79,6 | 81,7 | 90,1 | 79,2 | 82,9 |
2016 | 90,9 | 41,8 | 28,8 | 52,4 | 86,6 | 63,8 | 42,8 | 57,5 | 67,0 | 76,4 | 59,6 | 71,6 | 17,7 | 37,3 | 4,9 | 41,1 | 13,0 | 35,0 | 83,1 | 17,7 | 51,7 |
2017 | 90,9 | 41,8 | 28,8 | 52,4 | 86,6 | 63,8 | 42,8 | 57,5 | 67,0 | 76,4 | 59,6 | 71,6 | 17,7 | 37,3 | 4,9 | 41,1 | 13,0 | 35,0 | 83,1 | 17,7 | 51,7 |
2018 | 90,9 | 41,8 | 28,8 | 52,4 | 86,6 | 63,8 | 42,8 | 57,5 | 67,0 | 76,4 | 59,6 | 71,6 | 17,7 | 37,3 | 4,9 | 41,1 | 13,0 | 35,0 | 83,1 | 17,7 | 51,7 |
2019 | 90,9 | 41,8 | 28,8 | 52,4 | 86,6 | 63,8 | 42,8 | 57,5 | 67,0 | 76,4 | 59,6 | 71,6 | 17,7 | 37,3 | 4,9 | 41,1 | 13,0 | 35,0 | 83,1 | 17,7 | 51,7 |
2020 | 90,9 | 41,8 | 28,8 | 52,4 | 86,6 | 63,8 | 42,8 | 57,5 | 67,0 | 76,4 | 59,6 | 71,6 | 17,7 | 37,3 | 4,9 | 41,1 | 13,0 | 35,0 | 83,1 | 17,7 | 51,7 |
TOT. | 95,1 | 56,3 | 45,1 | 68,6 | 92,3 | 22,6 | 57,9 | 61,5 | 78,0 | 86,4 | 43,4 | 83,1 | 31,5 | 53,5 | 9,3 | 88,3 | 24,6 | 51,4 | 88,1 | 30,3 | 65,7 |
FONTE: Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dell’Interno, Istat e Inps
ITALIA. Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno: disaggregazioni per continenti di provenienza e per genere (2006-2020)
Europa | Africa | Oceania | ||||||||||||||
Anno | Donne | Uomini | % Donne | Totale | Anno | Donne | Uomini | % Donne | Totale | Anno | Donne | Uomini | % Donne | Totale | ||
2006 | 3.207 | 610 | 84,0 | 3.817 | 2006 | 711 | 148 | 82,8 | 859 | 2006 | 22 | 6 | 78,6 | 28 | ||
2007 | 3.207 | 610 | 84,0 | 3.817 | 2007 | 711 | 148 | 82,8 | 859 | 2007 | 22 | 6 | 78,6 | 28 | ||
2008 | 3.207 | 610 | 84,0 | 3.817 | 2008 | 711 | 148 | 82,8 | 859 | 2008 | 22 | 6 | 78,6 | 28 | ||
2009 | 3.207 | 610 | 84,0 | 3.817 | 2009 | 711 | 148 | 82,8 | 859 | 2009 | 22 | 6 | 78,6 | 28 | ||
2010 | 3.207 | 610 | 84,0 | 3.817 | 2010 | 711 | 148 | 82,8 | 859 | 2010 | 22 | 6 | 78,6 | 28 | ||
2011 | 10.744 | 2.285 | 82,5 | 13.029 | 2011 | 1.955 | 553 | 78,0 | 2.508 | 2011 | 24 | 21 | 53,3 | 45 | ||
2012 | 10.744 | 2.285 | 82,5 | 13.029 | 2012 | 1.955 | 553 | 78,0 | 2.508 | 2012 | 24 | 21 | 53,3 | 45 | ||
2013 | 10.744 | 2.285 | 82,5 | 13.029 | 2013 | 1.955 | 553 | 78,0 | 2.508 | 2013 | 24 | 21 | 53,3 | 45 | ||
2014 | 10.744 | 2.285 | 82,5 | 13.029 | 2014 | 1.955 | 553 | 78,0 | 2.508 | 2014 | 24 | 21 | 53,3 | 45 | ||
2015 | 10.744 | 2.285 | 82,5 | 13.029 | 2015 | 1.955 | 553 | 78,0 | 2.508 | 2015 | 24 | 21 | 53,3 | 45 | ||
2016 | 10.744 | 6.893 | 60,9 | 17.637 | 2016 | 1.955 | 5.611 | 25,8 | 7.566 | 2016 | 24 | 17 | 58,5 | 41 | ||
2017 | 10.744 | 6.893 | 60,9 | 17.637 | 2017 | 1.955 | 5.611 | 25,8 | 7.566 | 2017 | 24 | 17 | 58,5 | 41 | ||
2018 | 10.744 | 6.893 | 60,9 | 17.637 | 2018 | 1.955 | 5.611 | 25,8 | 7.566 | 2018 | 24 | 17 | 58,5 | 41 | ||
2019 | 10.744 | 6.893 | 60,9 | 17.637 | 2019 | 1.955 | 5.611 | 25,8 | 7.566 | 2019 | 24 | 17 | 58,5 | 41 | ||
2020 | 10.744 | 6.893 | 60,9 | 17.637 | 2020 | 1.955 | 5.611 | 25,8 | 7.566 | 2020 | 24 | 17 | 58,5 | 41 | ||
Totale | 123.475 | 48.940 | 71,6 | 172.415 | Totale | 23.105 | 31.560 | 42,3 | 54.665 | Totale | 350 | 220 | 61,4 | 570 | ||
Asia | America | Tutti i continenti | ||||||||||||||
Anno | Donne | Uomini | % Donne | Totale | Anno | Donne | Uomini | % Donne | Totale | Anno | Donne | Uomini | % Donne | Totale | ||
2006 | 622 | 112 | 84,7 | 734 | 2006 | 726 | 124 | 85,4 | 850 | 2006 | 5.290 | 1.000 | 84,1 | 6.290 | ||
2007 | 622 | 112 | 84,7 | 734 | 2007 | 726 | 124 | 85,4 | 850 | 2007 | 5.290 | 1.000 | 84,1 | 6.290 | ||
2008 | 622 | 112 | 84,7 | 734 | 2008 | 726 | 124 | 85,4 | 850 | 2008 | 5.290 | 1.000 | 84,1 | 6.290 | ||
2009 | 622 | 112 | 84,7 | 734 | 2009 | 726 | 124 | 85,4 | 850 | 2009 | 5.290 | 1.000 | 84,1 | 6.290 | ||
2010 | 622 | 112 | 84,7 | 734 | 2010 | 726 | 124 | 85,4 | 850 | 2010 | 5.290 | 1.000 | 84,1 | 6.290 | ||
2011 | 2.757 | 418 | 86,8 | 3.175 | 2011 | 2.617 | 463 | 85,0 | 3.080 | 2011 | 18.096 | 3.740 | 82,9 | 21.836 | ||
2012 | 2.757 | 418 | 86,8 | 3.175 | 2012 | 2.617 | 463 | 85,0 | 3.080 | 2012 | 18.096 | 3.740 | 82,9 | 21.836 | ||
2013 | 2.757 | 418 | 86,8 | 3.175 | 2013 | 2.617 | 463 | 85,0 | 3.080 | 2013 | 18.096 | 3.740 | 82,9 | 21.836 | ||
2014 | 2.757 | 418 | 86,8 | 3.175 | 2014 | 2.617 | 463 | 85,0 | 3.080 | 2014 | 18.096 | 3.740 | 82,9 | 21.836 | ||
2015 | 2.757 | 418 | 86,8 | 3.175 | 2015 | 2.617 | 463 | 85,0 | 3.080 | 2015 | 18.096 | 3.740 | 82,9 | 21.836 | ||
2016 | 2.757 | 3.189 | 46,4 | 5.946 | 2016 | 2.617 | 1.173 | 69,1 | 3.790 | 2016 | 18.096 | 16.883 | 51,7 | 34.979 | ||
2017 | 2.757 | 3.189 | 46,4 | 5.946 | 2017 | 2.617 | 1.173 | 69,1 | 3.790 | 2017 | 18.096 | 16.883 | 51,7 | 34.979 | ||
2018 | 2.757 | 3.189 | 46,4 | 5.946 | 2018 | 2.617 | 1.173 | 69,1 | 3.790 | 2018 | 18.096 | 16.883 | 51,7 | 34.979 | ||
2019 | 2.757 | 3.189 | 46,4 | 5.946 | 2019 | 2.617 | 1.173 | 69,1 | 3.790 | 2019 | 18.096 | 16.883 | 51,7 | 34.979 | ||
2020 | 2.757 | 3.189 | 46,4 | 5.946 | 2020 | 2.617 | 1.173 | 69,1 | 3.790 | 2020 | 18.096 | 16.883 | 51,7 | 34.979 | ||
Totale | 30.680 | 18.595 | 62,3 | 49.275 | Totale | 29.800 | 8.800 | 77,2 | 38.600 | Totale | 207.410 | 108.115 | 65,7 | 315.525 |
FONTE: Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dell’Interno, Istat e Inps
[1] Equipe di ricerca: Borsci Maria Pia, Colaiacomo Alberto, Ginevra Demanio e Franco Pittau (coordinatore)