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11/11/2016
I DOCENTI E GLI ATA PRECARI O GIA´ DI RUOLO POSSONO OTTENERE PER INTERO IL RICONOSCIMENTO DEL PERIODO PRERUOLO
La sentenza n. 22558/2016 della Suprema Corte di Cassazione Sezione Lavoro del 07.11.2016 è una sentenza storica per il mondo della SCUOLA PUBBLICA.
A partire da oggi qualunque precario per i dieci anni precedenti può chiedere con un ricorso al Giudice del Lavoro il riconoscimento giuridico della m...


10/04/2016
CHI ISCRIVE IPOTECA PER UN VALORE SPROPOSITATO PAGA I DANNI
E’ di questi ultimi giorni la decisione della Suprema Corte di Cassazione che ha stabilito una responsabilità aggravata in capo a chi ipoteca il bene (es. casa di abitazione) del debitore ma il credito per il quale sta agendo è di importo di gran lunga inferiore rispetto al bene ipotecato....


19/05/2015
Eccessiva durata dei processi: indennizzi più veloci ai cittadini lesi
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26/11/2014
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02/04/2014
Previdenza - prescrizione ratei arretrati - 10 anni anche per i giudizi in corso
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27/11/2013
Gestione Separata Inps: obbligo d´iscrizione per i professionisti dipendenti?
Come è noto, la Gestione Separata dell’INPS è stata istituita dalla legge 335/1995 al fine di garantire copertura previdenziale ai lavoratori autonomi che ne fossero sprovvisti....


25/11/201
Pubblico dipendente, libero professionista, obbligo d´iscrizione alla Gestione Separata Inps
Come è noto, la Gestione Separata dell’INPS è stata istituita dalla legge 335/1995 al fine di garantire copertura previdenziale ai lavoratori autonomi che ne fossero sprovvisti.
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05/05/2013
L´interesse ad agire nelle cause previdenziali. Analsi di alcune pronunce
Nell´area del diritto previdenziale vige il principio consolidato a livello giurisprudenziale, secondo il quale l’istante può avanzare all’Autorità Giudiziaria domanda generica di ricalcolo di un trattamento pensionistico che si ritiene essere stato calcolato dall’Istituto in modo errato, senza dete...









   sabato 27 gennaio 2007

LA STRATEGIA CONTRO L EVASIONE: CONTROLLI SUI GRANDI REDDITI

Agenzia delle Entrate - circolare n. 2/2007





La strategia contro l evasione: controlli sui grandi redditi
e piani mirati sugli immobili


Ecco le prime linee guida per la prevenzione e il contrasto dell evasione fiscale dell Agenzia delle Entrate.


Le istruzioni arrivano con la circolare n. 2 del 2007, che ha lo scopo di dettare gli indirizzi per far emergere le posizioni soggettive interessate da fenomeni evasivi e fraudolenti legati a residenze fittizie all estero e a omesse dichiarazioni dei redditi e dell Iva.


Fra le novità un impegno straordinario nelle verifiche territoriali mirate, con 200mila ore riservate a stanare l evasione e l elusione con interventi strutturati a livello regionale e nazionale.



Si intensificano e diventano più specifici i controlli su soggetti con volumi d affari o compensi superiori ai 25 milioni 822mila 845 euro. Si tratta di circa 10mila soggetti distribuiti in tutto il Belpaese.


Piani mirati di accertamento interesseranno il settore immobiliare, dove si nascondono categorie a maggior rischio di economia sommersa.


Si rafforza, inoltre, il contrasto alle frodi Iva, in particolare quelle intracomunitarie: l azione di intelligence interessa soprattutto chi apre nuove partite Iva e presenta elevati indici di pericolosità.



Servizio di documentazione tributaria


Agenzia delle Entrate


DIREZIONE CENTRALE ACCERTAMENTO


Circolare del 23/01/2007 n. 2


Oggetto:


Prevenzione e contrasto all evasione - Anno 2007 - Primi indirizzi operativi


Testo:


1. Premessa


2. Attivita di analisi e ricerca e cooperazione


internazionale


3. Indagini fiscali


4. Controlli nei confronti dei soggetti con volume d affari, ricavi o


compensi superiori a 25.822.845 euro


5. Verifiche nei confronti dei soggetti con volume d affari, ricavi o


compensi sino 25.822.845 euro


6. Controlli sostanziali


7. Accessi brevi


8. Attivita di controllo formale


9. Funzioni strumentali all attivita di controllo


10. Attivita collegate alla tutela della pretesa erariale


11. Monitoraggio e consuntivazione delle attivita


1. Premessa


In attesa dell emanazione di specifiche direttive connesse agli


obiettivi qualitativi e quantitativi che verranno fissati nella Convenzione


triennale 2007 - 2009, si forniscono, di seguito, i primi indirizzi


operativi, diretti ad assicurare che l azione di prevenzione e contrasto


all evasione si svolga senza soluzione di continuita ed in coerenza con gli


interventi che l Agenzia delle Entrate, ai vari livelli di responsabilita ,


e chiamata a realizzare, nel corso del 2007, in attuazione delle linee


generali della gestione tributaria, contenute nell atto di indirizzo del


Vice Ministro dell Economia e delle Finanze.


Il contrasto all evasione ed elusione fiscale costituisce una


priorita non solo per l azione dell Agenzia delle Entrate, ma per l intero


paese.


La manovra finanziaria di fine anno e la normativa collegata hanno


accentuato l attenzione sul fenomeno dell evasione fiscale, fornendo nuovi


mezzi per contrastarla e chiedendo nel contempo uno sforzo straordinario per


reperire, attraverso il recupero delle imposte evase, le risorse necessarie


per lo sviluppo del paese.


L evasione fiscale non e generalizzata, non coinvolge tutti i


contribuenti e non e uniformemente distribuita ne a livello settoriale ne


a livello territoriale; occorre, pertanto, mirare l azione di accertamento


per individuare ed arginare i comportamenti evasivi piu significativi


svolgendo insieme un azione di contrasto e di deterrenza.


Tale azione deve essere fondata su approfondite analisi, anche


locali, affinche attraverso un accurata selezione vengano individuate le


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Circolare del 23/01/2007 n. 2


posizioni che presentano un elevato grado di rischio.


L analisi territoriale e infatti elemento fondamentale di conoscenza


della platea dei contribuenti su cui operare e deve guidare le scelte nella


formazione del piano dei controlli.


Differenze sociali ed economiche caratterizzano i vari distretti in


cui operano gli uffici e coerentemente i fenomeni evasivi piu significativi


variano da territorio a territorio.


Al riguardo e opportuno che l attivita di accertamento, pur rivolta


ad una pluralita di settori e di categorie, assicuri un consistente numero


di controlli con riguardo ad attivita per le quali si registrano redditi


dichiarati medi scarsamente significativi. Cio anche attraverso


l individuazione dei settori economici piu significativi di ogni zona e,


nell ambito degli stessi, dei soggetti a maggior rischio.


L analisi condotta mediante le procedure di ausilio alla selezione e


il confronto con i dati ritraibili da pubblicazioni e banche dati (sia


interne che esterne), nonche la conoscenza diretta del territorio, dovranno


permettere di individuare i settori a piu forte presenza di fenomeni


evasivi, in modo da concentrare su questi una parte delle risorse.


Dal rapporto ISTAT del 15 dicembre 2006, relativo all economia


sommersa, emerge che nel 2004, a livello nazionale, il valore aggiunto


prodotto nell area del sommerso economico e compreso tra un minimo del


16,6% del PIL (pari a circa 230 miliardi di euro) e un massimo del 17,7%


(pari a circa 246 miliardi di euro) e che il peso del valore aggiunto


sommerso differisce in modo consistente a livello di settore di attivita


economica. In particolare, il valore aggiunto sommerso di circa 246 miliardi


di euro (ipotesi massima stimata), e ripartito fra i settori di attivita


economica (agricoltura, industria, terziario) come segue:


. 2,4% agricoltura;


. 17,2% industria;


. 80,4% servizi.


E pertanto evidente che l attivita dell Agenzia deve maggiormente


rivolgersi al settore in cui si registra la piu marcata presenza di


evasione. Specifici piani di accertamento saranno assegnati con riferimento


a categorie economiche a maggior rischio, mentre, si segnala, sin d ora, la


necessita di dedicare una particolare attenzione al settore immobiliare.


L accurata selezione e dunque la chiave di un efficace azione di


controllo che, a parita di risorse impegnate, porti a risultati


maggiormente proficui soprattutto in termini di gettito.


Il potenziamento dell attivita di contrasto all evasione prima


ancora che in un aumento dei controlli e delle verifiche - da attuare


comunque, anche se in misura ragionevole, in funzione dell ampliamento della


platea dei soggetti controllati - deve privilegiare l incremento


dell efficienza, la proficuita e la deterrenza dell azione di accertamento.


Con riguardo a ciascuna linea di attivita , gli uffici si


uniformeranno ai seguenti indirizzi operativi.


2. Attivita di analisi e ricerca e cooperazione internazionale


Nel 2007 dovra essere realizzata una razionalizzazione organizzativa


e gestionale delle risorse impegnate nell attivita di analisi e ricerca,


finalizzata al miglioramento dell efficienza e dell efficacia dell attivita


svolta.


Al riguardo specifiche direttive forniranno le istruzioni di dettaglio.


Per quanto riguarda le linee di azione, nel 2007 sara intensificata


l attivita di contrasto alle frodi in tema di imposta sul valore aggiunto,


con particolare riguardo alle frodi intracomunitarie.


Con l ausilio delle banche dati e delle applicazioni informatiche a


disposizione, l attivita si indirizzera all individuazione dei soggetti


interponenti nelle triangolazioni fraudolente e, in generale, dei soggetti


beneficiari delle operazioni fraudolente poste in essere.


Tale azione costituisce il necessario presupposto per l applicazione


dell articolo 60-bis del D.P.R. n. 633 del 1972, a cui e stata data


attuazione con il decreto ministeriale del 22 dicembre 2005.


Nell azione di contrasto andranno consolidati i livelli di


coordinamento con gli organi dell Agenzia delle Dogane e della Guardia di


Finanza, al fine di realizzare un coordinamento sistematico ed organizzato.


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Circolare del 23/01/2007 n. 2


In merito si richiamano le disposizioni impartite nella circolare n. 48


dell 11 novembre 2005 e le conseguenti istruzioni.


Inoltre, nei casi in cui le operazioni sospette siano state poste in


essere da operatori nazionali direttamente o indirettamente con soggetti


residenti all estero (appartenenti o meno agli Stati membri della Comunita


europea), dovra essere attivata la cooperazione internazionale attraverso


l Ufficio Cooperazione internazionale della Direzione Centrale Accertamento,


secondo le norme e le modalita previste dal Regolamento CE 1978/2003, in


ambito IVA, dalla Direttiva 77/799/CEE e dalle Convenzioni contro la doppia


imposizione, nel settore delle imposte dirette.


Con riferimento alla cooperazione amministrativa, sia nel campo delle


imposte dirette che in quello dell IVA, si evidenzia l istituto dello


scambio spontaneo di informazioni. Al fine, tra l altro, di innescare un


circolo virtuoso di flusso informativo con paesi esteri, gli uffici


utilizzeranno tale strumento qualora in sede di controllo emergano


operazioni, tra contribuenti italiani e non residenti, che per dimensioni e


natura possano essere di interesse per le autorita fiscali estere.


Nell ambito della prevenzione e della repressione dei fenomeni di


frode, l attivita di intelligence sara diretta ad individuare quei


soggetti richiedenti nuove partite IVA che presentano elevati indici di


pericolosita fiscale. Le strutture operative daranno attuazione alle


disposizioni introdotte all art. 37, commi 18, 19 e 20 del decreto-legge n.


223 del 2006.


Gli accessi previsti dalla norma citata saranno programmati d intesa


con la Guardia di Finanza; a tal fine sono in corso di definizione con il


Comando Generale della Guardia di Finanza le modalita di ripartizione dei


soggetti da controllare ed i criteri che dovranno essere adottati a livello


territoriale per evitare sovrapposizioni nello svolgimento dell attivita .


Al riguardo saranno fornite istruzioni piu dettagliate con apposita


nota.


Le strutture di intelligence saranno, inoltre, impegnate ad


individuare i fenomeni evasivi ed elusivi attraverso l elaborazione di


specifici percorsi d indagine finalizzati alla predisposizione di


segnalazioni qualificate relative a posizioni soggettive da inserire nei


piani annuali di controllo.


In particolare, l attivita sara orientata ad individuare le


posizioni soggettive con riferimento alle quali l incrocio e l esame dei


dati del patrimonio informativo interno ed esterno all Agenzia evidenzi


manifestazioni di particolare capacita contributiva. Ai fini


dell individuazione di tali posizioni le informazioni andranno considerate


nel contesto del nucleo familiare e delle relazioni di parentela.


Infine, l attivita di analisi e ricerca sara finalizzata a far


emergere le posizioni soggettive interessate da:


- fenomeni evasivi e fraudolenti nel settore immobiliare e


dell edilizia;


- fittizie residenze all estero;


- omessa dichiarazione dei redditi e dell imposta sul valore


aggiunto.


3. Indagini fiscali


L esperienza di questi ultimi anni dimostra che per contrastare in


maniera adeguata i fenomeni di frode e le situazioni di piu marcata


evasione, in particolar modo quelle riconducibili all azione di piu


soggetti sul territorio nazionale o regionale, e necessario agire in modo


coordinato, sistematico, tempestivo, al fine di garantire il buon esito


dell attivita , individuando i registi e/o i beneficiari delle operazioni a


rischio e recuperando le somme sottratte all erario.


Le peculiari caratteristiche dei fenomeni da contrastare, ossia la


loro diffusione sul territorio ed il fatto che gli stessi coinvolgano piu


attori che, in maniera coordinata, operano per ottenere indebiti "benefici"


fiscali, richiede quindi l adozione di metodi e di strategie operative


appropriate, evitando l effettuazione di interventi occasionali e


frammentari.


Cio impone di dotarsi di risorse e modalita organizzative ed


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Circolare del 23/01/2007 n. 2


operative che garantiscano ampiezza e al tempo stesso flessibilita di


azione, non solo nella fase di analisi e studio, ma soprattutto in quella


esterna presso i contribuenti.


In particolare, tenuto conto delle esperienze maturate negli ultimi


anni, occorre superare i problemi emersi con riguardo:


1) al coordinamento di una pluralita di uffici con i conseguenti


riflessi sulla tempestivita ed efficacia dell azione, nel caso di azioni


di portata regionale e/o nazionale;


2) al contemperamento delle esigenze degli uffici locali (risorse, tempi


e modi di intervento) riguardo allo svolgimento di tali attivita ,


unitamente a quelle inerenti gli ordinari obiettivi assegnati per il


macro processo "contrasto all evasione";


3) all individuazione in modo preciso, in ciascuna realta territoriale,


dei funzionari da coinvolgere in questo tipo di attivita ;


4) alla possibilita di un pronto e concreto coinvolgimento degli stessi


in azioni anche trasversali sul territorio.


In quest ottica nel 2007, duecentomila ore (200.000) di quelle


programmate nel macro processo "attivita di contrasto all evasione"


verranno appositamente riservate all esecuzione di precisi interventi che


saranno coordinati a livello nazionale e/o regionale. In particolare il


coordinamento di indagini di portata sovra regionale sara effettuato dalla


Direzione Centrale Accertamento.


Considerato inoltre che per la realizzazione concreta dell attivita


sono necessarie specifiche risorse da utilizzare in modo trasversale sul


territorio regionale e, se necessario, anche sul territorio interregionale,


e indispensabile che ciascuna Direzione Regionale individui i funzionari


che potrebbero potenzialmente essere impegnati nella stessa, in quanto


caratterizzati dal possesso di conoscenze tecnico professionali adeguate,


fiuto investigativo, motivazione, dinamismo, attitudine al lavoro in squadra


e disponibilita a muoversi sul territorio.


In merito all organizzazione ed alle modalita di svolgimento delle


attivita di indagini fiscali, saranno a breve fornite ulteriori specifiche


indicazioni.


4. Controlli nei confronti dei soggetti con volume d affari, ricavi o


compensi superiori a 25.822.845 euro


Con riferimento ai soggetti con volume d affari e/o compensi superiori


a 25.822.845 di euro, l attivita 2007 si caratterizzera per l introduzione


di novita nelle modalita di organizzazione e di effettuazione dei


controlli, anche al fine di dare attuazione, nel medio periodo, alla


previsione di cui all articolo 42 della legge 388 del 2000, in tema di


controllo sistematico, senza che cio sia realizzato a scapito della


proficuita , soprattutto in presenza di fenomeni evasivi ed elusivi di


particolare rilevanza.


La presenza di circa 10.000 soggetti, diffusi in modo non uniforme


sul territorio nazionale, necessita infatti di modalita operative e di


pianificazione che tengano conto delle risorse disponibili in relazione alla


numerosita dei soggetti.


In attesa della definizione degli obiettivi definitivi di budget,


correlati alla Convenzione 2007 - 2009, si rileva in primo luogo l esigenza


di un incremento delle ore da destinare all attivita in argomento.


Le Direzioni Regionali, dando attuazione a quanto gia rappresentato


nel corso della riunione dei dirigenti dei controlli fiscali tenutasi a Roma


lo scorso 15 dicembre individueranno sin da subito le professionalita piu


adeguate all attivita in argomento.


La specificita e la complessita della stessa, nonche la necessita


di assicurare l uniformita dell azione con riguardo ad una platea di


contribuenti ristretta, ma particolarmente rilevante per significativita di


gettito, consigliano un coordinamento comunque attuato dalle Direzioni


Regionali, anche attraverso la gestione di funzionari dislocati sul


territorio regionale funzionalmente facenti capo all Ufficio Controlli


fiscali.


L ampliamento del numero dei soggetti interessati dall attivita di


controllo sara conseguita, oltre che con l incremento di risorse destinate,


mediante una pluralita di modalita di intervento, di volta in volta


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Circolare del 23/01/2007 n. 2


adeguata in relazione alla situazione da controllare.


Del resto l esperienza maturata in questi ultimi anni ha dimostrato


l opportunita di differenziare la tipologia di controllo in funzione delle


caratteristiche e delle specificita della posizione da sottoporre a


controllo.


E possibile, infatti, che dalle analisi e dalle informazioni


acquisite si ritenga proficuo limitare il controllo all esame di alcuni


specifici fatti o elementi (quali, ad esempio, operazioni straordinarie,


componenti positivi o negativi di particolare rilevanza, utilizzo di


perdite), mentre in altri casi si valuti preferibile effettuare una


"normale" attivita di verifica.


Inoltre, come per la generalita dei controlli, un accurata e


preventiva selezione dei soggetti potra comportare una diversa


pianificazione del tipo di controllo, assicurando allo stesso tempo la


massima proficuita nell utilizzo delle risorse e nel risultato.


L attivita nei confronti dei soggetti di rilevanti dimensioni andra


pertanto ripartita fra:


. verifiche;


. controlli mirati correlati a istruttorie esterne rivolte a


specifici elementi;


. controlli sul consolidato.


Al fine di non vincolare l attivita si prevede una differente e piu


semplice modalita di consuntivazione non legata ai tradizionali parametri.


In sede di programmazione, la ripartizione delle risorse tra le


diverse tipologie di controllo andra effettuata sulla base di tempi


unitari medi pari a:


- 620 ore per le verifiche;


- 320 ore per i controlli mirati;


- 60 ore per i controlli sul consolidato.


In attesa degli obiettivi che saranno fissati nella Convenzione 2007


- 2009 la programmazione nazionale considerera un numero minimo di soggetti


da controllare non inferiore a 850, di cui almeno 620 con verifica.


Per il piano di controllo nei confronti di soggetti aderenti


all istituto del consolidato nazionale si prevede un numero degli


interventi, non inferiore a 1.000.


Tale attivita sara indirizzata a verificare il rispetto della


specifica normativa ed al tempo stesso orientata all ulteriore finalita di


realizzare una mappatura delle fiscal unit presenti sul territorio nazionale.


Nel corso dei controlli si avra cura di reperire anche informazioni


rilevanti ai fini dell analisi dei comportamenti dei vari gruppi da valutare


nell ottica di possibili approfondimenti.


Le attivita sopra descritte verranno poste in essere dalle Direzioni


Regionali, le quali avranno inoltre un ruolo di regia nei confronti degli


uffici eventualmente coinvolti nello svolgimento dei controlli. A tal fine,


qualora gli uffici abbiano programmato un controllo su tali soggetti


dovranno preventivamente comunicarlo alla Direzione Regionale competente.


Per cio che concerne la scelta dei soggetti, le Direzioni Regionali


potranno selezionare anche societa facenti parte di consolidati


interregionali, con l avvertenza di informare preventivamente sia le altre


Direzioni competenti, che la Direzione Centrale Accertamento, ai fini di un


opportuno coordinamento delle attivita operative inerenti l intero gruppo.


In merito alle modalita di selezione dei soggetti, con particolare


riguardo all individuazione degli indici di rischio, nonche allo


svolgimento dei controlli mirati e all attuazione delle attivita di


coordinamento e regia, saranno fornite a breve ulteriori istruzioni.


Sara assicurato, come di consueto, il coordinamento con i Comandi


Regionali della Guardia di Finanza che, per l anno in corso, sulla base di


accordi ancora in itinere con il Comando Generale, includera anche i


controlli sul consolidato.


5. Verifiche nei confronti dei soggetti con volume d affari, ricavi o


compensi sino a 25.822.845 euro


In attesa di formulare definitivi indirizzi operativi, correlati agli


obiettivi che saranno fissati nella Convenzione triennale 2007-2009, gli


uffici operativi proseguiranno, fino all assegnazione del budget definitivo,


ad operare, relativamente all attivita di verifica nei confronti di


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Circolare del 23/01/2007 n. 2


soggetti di medie e piccole dimensioni, sulla scorta del budget di


produzione del 2006.


Sulla base dei risultati conseguiti negli anni precedenti, sono stati


individuati per il 2007 tempi unitari medi pari a 320 ore, per le verifiche


nei confronti di soggetti di medie dimensioni, e a 160 ore, per le verifiche


nei confronti di soggetti di piccole dimensioni.


Sempre avuto riguardo a quanto emerso dall analisi di tali risultati


si procedera ad una ridefinizione dei parametri di consuntivazione, anche


in un ottica di complessiva semplificazione degli stessi.


La selezione dei soggetti, da effettuarsi nella puntuale osservanza


del principio della proficuita comparata secondo le indicazioni esposte


nella premessa, orientera l attivita nei confronti di posizioni con


crediti IVA (dichiarati a rimborso, utilizzati in compensazione ovvero


riportati al successivo periodo d imposta) che appaiano particolarmente


rilevanti in relazione all attivita svolta.


Al fine di contrastare fenomeni evasivi in materia di IVA, la


selezione privilegera , inoltre, le posizioni:


. in relazione alle quali, nell ambito dell attivita di intelligence,


siano stati rilevati comportamenti fraudolenti;


. che, nel corso dell analisi di rischio della partita IVA, sono state


individuate perche anomale o comunque meritevoli di approfondimento;


. che presentino dichiarazioni con un ammontare di fatturato non coerente


con l ammontare degli acquisti e della manodopera impiegata.


La selezione considerera , infine, i soggetti con riferimento ai quali


l attivita di intelligence abbia condotto alla predisposizione di


segnalazioni qualificate con riferimento al settore immobiliare ovvero abbia


rilevato fenomeni evasivi ed elusivi che interessano rilevanti operazioni


economiche societarie.


L attivita di verifica nei confronti dei soggetti con volume


d affari, ricavi o compensi compresi tra 5.164.570 e 25.822.845 di euro


impone il consolidamento del coordinamento con la Guardia di Finanza con


riferimento agli interventi da effettuare.


Le Direzioni Regionali avvieranno gli opportuni contatti con i


corrispondenti Comandi Regionali della Guardia di Finanza al fine di


risolvere le eventuali specifiche problematiche locali.


Per i contribuenti che si collocano al di sotto della soglia dei


5.164.570 euro di volume d affari, la selezione, oltre a tenere conto dei


criteri gia indicati, privilegera le posizioni soggettive:


. appartenenti a categorie economiche per le quali non sono stati


approvati gli studi di settore o i parametri;


. per le quali, nel corso degli accessi brevi o di altre attivita di


indagine e stato rilevato lo svolgimento di un attivita economica


diversa da quella dichiarata ai fini dell applicazione degli studi di


settore ovvero l insussistenza delle cause dichiarate di inapplicabilita


o di esclusione dagli studi di settore;


. che, con riguardo agli studi di settore, presentino evidenti


incoerenze, in particolare con riferimento agli indicatori di rotazione


del magazzino e di durata delle scorte;


. che pur essendo congrui e coerenti con le risultanze degli studi di


settore, risultano meritevoli di controllo in ragione dell appiattimento


emergente dall analisi del trend dell ammontare dei ricavi e dei


compensi dichiarati.


Al fine della selezione dei soggetti, le Direzioni Regionali e gli


uffici si avvarranno:


. degli elenchi gia messi a disposizione sia in relazione a societa di


capitali, che hanno evidenziato in dichiarazione incrementi del credito


IVA non coerenti con analoghi incrementi del fatturato, sia in relazione


a contribuenti incoerenti con riferimento alle risultanze degli studi di


settore;


. delle applicazioni d ausilio all accertamento presenti all interno del


portale FISCO, in particolare dell applicazione RADAR.


Le posizioni soggettive meritevoli di controllo, eccedenti la


capacita operativa destinata all attivita di verifica, saranno incluse nel


piano annuale dei controlli sostanziali, utilizzando una diversa modalita


istruttoria.


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Servizio di documentazione tributaria


Circolare del 23/01/2007 n. 2


In generale, l attivita di verifica riguardera la complessiva


posizione fiscale del contribuente ed avra ad oggetto, di regola per il


primo semestre 2007, il periodo d imposta 2004.


La scelta di indirizzare ovvero di estendere il controllo verso una


diversa annualita deve essere dettata da una effettiva esigenza d indagine


collegata alla proficuita dell attivita da svolgere o finalizzata alla


repressione dei fenomeni fraudolenti.


Sussistendone i presupposti, i controlli saranno diretti a rilevare il


personale presente al momento dell accesso, individuando, altresi , le


mansioni svolte, la data di inizio e la natura del rapporto contrattuale; il


tutto finalizzato a raffrontare i dati acquisiti con quelli risultanti dai


libri e dalle scritture obbligatorie.


Ai fini della programmazione dell attivita di verifica, le Direzioni


Regionali e gli uffici terranno conto anche dei contribuenti aventi la sede


amministrativa o il luogo di svolgimento dell attivita nei propri ambiti


territoriali, anche se con domicilio fiscale in ambito territoriale diverso.


L eventuale azione di verifica nei confronti di tale categoria di


soggetti richiedera , sin dalla fase di selezione, il necessario


coordinamento tra le strutture interessate al fine di ottimizzare le


complessiva attivita di verifica e di accertamento.


Per quanto concerne le modalita di esecuzione delle verifiche, gli


uffici:


. opereranno nella piena osservanza delle disposizioni in materia di


"Statuto dei diritti del contribuente", contenute nella legge n. 212 del


2000;


. al fine di contenere la durata dell intervento, orienteranno il


controllo verso gli aspetti piu significativi e rilevanti sotto il


profilo fiscale, assicurando, comunque, la verifica del corretto


adempimento degli obblighi posti a carico del contribuente nella veste di


sostituto di imposta;


. utilizzeranno, sussistendone i presupposti, le guide metodologiche gia


diramate.


La programmazione degli interventi dovra prevedere, a livello


regionale, la conclusione entro il 31 luglio 2007 di un numero di verifiche


tale da assicurare un assorbimento di capacita operativa non inferiore al


67 % di quella programmata per la complessiva attivita di verifica nei


confronti dei soggetti con volume d affari, ricavi o compensi fino a


25.822.845 di euro.


6. Controlli sostanziali


Si sottolinea quanto gia esposto in premessa in ordine all importanza


della fase della selezione e della necessita che la stessa tenga conto


della realta territoriale, al fine di indirizzare l attivita di


accertamento nei confronti dei settori economici e dei soggetti piu a


rischio di evasione.


Pertanto, l attivita di diretta iniziativa degli uffici, fondata


necessariamente sull analisi della realta economica e sociale del


territorio, dovra caratterizzarsi per un elevato grado di proficuita dei


risultati.


L attivita , nel rispetto del principio della proficuita comparata,


si orientera in particolare nei confronti di posizioni soggettive che


presentino crediti IVA (dichiarati a rimborso, utilizzati in compensazione


ovvero riportati al successivo periodo d imposta) che appaiano


particolarmente rilevanti in relazione all attivita svolta.


Inoltre, sara incrementato il numero dei controlli nei confronti


delle societa di capitali. Per tali soggetti ed in generale per i


contribuenti titolari di impresa commerciale, il giudizio di proficuita


dovra tener conto anche del potenziale recupero di eventuali perdite


dichiarate.


Per quanto riguarda i soggetti per i quali sono applicabili gli studi


di settore, si richiamano le indicazioni circa gli strumenti di ausilio alla


selezione fornite nel paragrafo relativo alle verifiche.


Nella selezione dei contribuenti da inserire nel piano annuale dei


controlli, inoltre, sara riservata un attenta considerazione alle posizioni


soggettive caratterizzate da informazioni in ordine alla esistenza di


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evidenti manifestazioni di capacita contributiva incompatibili con i


redditi dichiarati.


Gli uffici, comunque, assicureranno la continuita dell azione


amministrativa e, di conseguenza, del gettito direttamente derivante


dall attivita di accertamento anche per i primi mesi del 2007.


A tal fine procederanno alla notifica degli atti relativi ai


contribuenti, inseriti nel piano dei controlli dell anno precedente, nei cui


confronti, l esercizio dei poteri istruttori di cui all art. 51 decreto del


Presidente della Repubblica n. 633 del 1972 ed all articolo 32 del decreto


del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973, ha determinato la


ridefinizione dell obbligazione tributaria rispetto al dichiarato.


Sempre al fine di contrarre i tempi tra il momento di ridefinizione


dell obbligazione tributaria e quello dell integrale adempimento della


pretesa, gli uffici daranno immediato corso anche agli atti conseguenti ai


processi verbali a disposizione.


Al riguardo, nel 2007 gli uffici assicureranno un utilizzo, non


inferiore al 93 per cento, ai fini dell accertamento, delle annualita di


imposta relative a verifiche eseguite dagli Uffici dell Agenzia e a


verifiche generali della Guardia di Finanza nel periodo 1 luglio 2004 - 30


aprile 2007.


Gli uffici completeranno lo smaltimento, ai fini dell accertamento,


delle annualita di imposta relative a verifiche eseguite dagli Uffici


dell Agenzia e a verifiche generali della Guardia di Finanza fino al 30


giugno 2004, trasmettendo al sistema le relative informazioni attraverso le


procedure informatiche a tal fine implementate.


In sede di predisposizione del piano annuale dei controlli e


dell attuazione dello stesso nel primo periodo del 2007, si terra conto


inoltre:


. delle posizioni soggettive, non ancora esaminate, gia disponibili agli


uffici attraverso le procedure di gestione sia degli inviti al


contraddittorio sulla base degli studi di settore, sia degli avvisi di


accertamento parziale automatizzati, ai sensi dell articolo 41 bis del


decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973;


. delle posizioni soggettive per le quali gli uffici hanno a disposizione


significativi elementi informativi in ordine all omessa presentazione


delle dichiarazioni;


. delle posizioni soggettive e delle annualita di imposta, per le quali


gli uffici hanno a disposizione:


a) segnalazioni qualificate predisposte nell ambito dell attivita di


intelligence, in particolare con riferimento al settore immobiliare ed


alle attivita commerciali dissimulate sotto forma di enti non


commerciali;


b) segnalazioni rese disponibili attraverso le applicazioni


informatiche che gestiscono le liste centralizzate;


c) informazioni in ordine a manifestazioni di particolare capacita


contributiva utilizzabili ai fini del c.d. accertamento sintetico di


cui all art. 38, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica


n. 600 del 1973;


. delle posizioni soggettive per le quali le Direzioni Regionali abbiano


accertato l insussistenza dei presupposti per la loro iscrizione


nell anagrafe delle ONLUS ovvero di quelle per le quali le attivita


istruttorie effettuate abbiano individuato lo svolgimento di attivita


commerciali da parte di soggetti per i quali, in precedenza, sia stata


accertata la sussistenza dei requisiti formali per l iscrizione


nell anagrafe delle ONLUS.


Si richiama l attenzione degli uffici sugli elementi informativi


suscettibili di immediato utilizzo, disponibili attraverso le liste


centralizzate, le banche dati nonche attraverso le segnalazioni


qualificate, predisposte nell ambito dell attivita di intelligence,


relativi a fattispecie caratterizzate da manifestazioni di particolare


capacita contributiva.


Nella definizione della pretesa tributaria, le informazioni


disponibili andranno valutate considerando i soggetti, a cui si riferiscono,


nel contesto del nucleo familiare e delle relazioni di parentela.


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Ai fini della programmazione dell attivita e della formazione del


piano annuale dei controlli, si fa presente che nel corso del 2007 saranno


forniti agli uffici, attraverso la relativa procedura informatica di


gestione:


- avvisi di accertamento parziale automatizzati, ai sensi dell articolo 41


bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973;


- inviti al contraddittorio sulla base delle risultanze degli studi di


settore relativi ai periodi d imposta 2003 e 2004 e, per le societa di


capitali, anche al 2005.


Nell ambito del settore registro, l attivita degli uffici proseguira


nell accertamento degli atti di cessione e conferimento di terreni


edificabili nonche di cessione d azienda.


Proseguira , inoltre, l esame delle posizioni interessate dall omessa


registrazione di contratti di locazione.


Alla luce delle significative novita legislative in materia di


imposta di registro recate dalla "manovra bis", si richiama l attenzione


degli uffici sull ampliamento delle cessioni d immobili suscettibili di


valutazione, nonche sui nuovi poteri istruttori degli uffici, in forza


dell estensione degli articoli 32 e 33 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600,


anche ai tributi del registro.


A decorrere dal 12 agosto 2006, data di entrata in vigore della legge


4 agosto 2006, n. 248, di conversione con modificazioni del D.L. 4 luglio


2006, n. 223, sono venuti meno i limiti al potere di rettifica della base


imponibile per le cessioni di immobili diverse da quelle disciplinate


dall art. 1, comma 497, della legge 266 del 2005.


Per effetto di tale innovazione, tornano ad essere in ogni caso


suscettibili di accertamento di valore gli atti che comportano cessioni di


terreni agricoli e di fabbricati diversi dalle abitazioni, nonche i


trasferimenti di immobili ad uso abitativo per i quali la parte acquirente


non abbia reso al notaio rogante la richiesta di volersi avvalere delle


disposizioni in tema di valutazione automatica.


In ordine ai poteri istruttori degli Uffici, si precisa che gli stessi


potranno avvalersi delle indagini finanziarie, con riferimento agli atti per


i quali non sono ancora decorsi i termini di decadenza dell attivita


accertatrice, selezionando opportunamente i casi.


Per quanto riguarda le dichiarazioni di successione e gli atti di


donazione, si richiama l attenzione sulla reintroduzione dell imposta di


successione e di donazione, in forza della legge finanziaria per il 2007.


Pertanto, oltre a proseguire nell attivita di accertamento di valore


degli immobili, comunque gia tassabili ai fini delle imposte ipotecaria e


catastale, l attivita di controllo dovra essere indirizzata anche


all accertamento del valore di tutti i beni per i quali e stata


ripristinata la tassabilita (aziende, quote di partecipazione in societa


ecc.).


Nello svolgimento dell attivita gli uffici perseguiranno il massimo


grado di proficuita anche al fine di aumentare i livelli di riscossione


derivanti dagli atti di accertamento. Pertanto gli uffici nell esecuzione


dei controlli dovranno:


. intensificare il ricorso ai provvedimenti di definizione in via


amministrativa dell obbligazione tributaria previsti dagli articoli 5 e


11 del decreto legislativo n. 218 del 1997;


. ricorrere all accertamento parziale, sussistendone i presupposti


indicati nell articolo 41-bis del decreto del Presidente della Repubblica


29 settembre 1973, n. 600, e nell articolo 54, quinto comma, del decreto


del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, cosi come


modificati dall articolo 1, commi 405 e 406, della legge n. 311 del 2004;


. formulare richieste di informazioni alle Autorita fiscali estere,


nell ambito della cooperazione internazionale, ogniqualvolta le


caratteristiche del controllo lo richiedano;


. operare, come di consueto, nel rispetto del disposto dell articolo 12,


settimo comma, della legge n. 212 del 2000;


. programmare ed effettuare atti istruttori in relazione alla tipologia


di posizioni selezionate ed alla concretezza degli elementi di rilevanza


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fiscale disponibili;


. incrementare sensibilmente l utilizzo delle indagini finanziarie, rese


ancor piu incisive a seguito delle modifiche normative all art. 32 del


decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 ed


all art. 51 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972,


n. 633, e dall istituzione della procedura telematica di gestione


dell inoltro delle richieste agli operatori finanziari e della ricezione


delle risposte, attraverso il sistema della posta elettronica certificata.


Le piu agevoli modalita di colloquio con gli operatori finanziari, sono


ancor piu efficaci se alla singola richiesta sia stata preceduta da


un analisi della fattispecie oggetto del controllo finalizzata a


focalizzare le informazioni che si intendono acquisire e ad individuare


le categorie di intermediari finanziari a cui rivolgere le richieste in


via telematica.


Pertanto, il ricorso alle indagini finanziarie deve considerarsi


necessario per i controlli di iniziativa nei confronti delle posizioni


ritenute a piu alto rischio di evasione e di quelle per le quali sono


particolarmente penetranti ed incisive.


7. Accessi brevi


Il ricorso al mezzo di indagine dell "accesso breve" dovra


assicurare un adeguato presidio del territorio attraverso controlli diffusi


in materia di obblighi strumentali, controllo delle compensazioni e lotta al


sommerso.


Si sottolinea che anche nell ambito dell attivita in argomento una


particolare attenzione deve essere riservata alla selezione delle posizioni


soggettive da controllare.


Con riferimento agli accessi "lotta al sommerso" l attivita andra


indirizzata nei confronti delle attivita economiche ed in particolare di


quei soggetti per i quali le informazioni a disposizione evidenziano il


possibile utilizzo del personale "in nero".


Le posizioni selezionate sulla scorta della conoscenza della realta


territoriale e dell attivita di intelligence devono essere caratterizzate


da un alta affidabilita con riferimento al risultato del controllo, in


quanto l attivita finalizzata alla lotta al sommerso dovra qualificarsi


per una significativa percentuale di positivita .


In tema di obblighi strumentali il decreto legge n. 262 del 3 ottobre


2006, convertito dalla legge n. 286 del 24 novembre 2006, modificando l art.


12 del D.Lgs. n. 471/97, ha introdotto significative novita sostanziali e


procedurali in merito alla disciplina della sospensione della licenza o


dell autorizzazione all esercizio dell attivita ovvero dell esercizio


dell attivita medesima, a seguito di violazioni dell obbligo di emettere la


ricevuta o lo scontrino fiscale.


In considerazione della rilevanza della nuova disposizione prevista


dal D.L. n. 262 del 2006, gli uffici avranno cura di effettuare un attenta


selezione a cui si accompagnera un appropriata conduzione dei controlli.


Al riguardo si rinvia alle prime istruzioni gia fornite, con nota n.


2007/8147 del 17 gennaio 2007.


Nell ambito del processo degli accessi brevi finalizzati al presidio


del territorio rientrano anche i controlli effettuati per "conto di altri


uffici" ed "i controlli incrociati", nonche i cosiddetti accessi brevi


funzionali al riscontro dei presupposti necessari per il riconoscimento dei


benefici previsti dalle leggi in favore delle ONLUS.


Gli uffici condurranno, inoltre, anche nel 2007, uno specifico piano


di controllo nei confronti dei soggetti tenuti alla comunicazione dei dati


rilevanti per gli studi di settore.


Con riguardo agli accessi nei confronti dei soggetti tenuti alla


comunicazione dei dati rilevanti per gli studi di settore ed in merito agli


obiettivi assegnati, le Direzioni Regionali assicureranno il necessario


coordinamento affinche l attivita degli uffici sia tesa a garantire una


diffusa azione di controllo tra le varie categorie economiche, al fine di


ampliare la platea degli studi coinvolti dalla rilevazione.


L azione andra condotta, tenendo conto, come di consueto, delle


caratteristiche economiche del territorio in cui operano i singoli uffici


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nonche in ragione dei peculiari aspetti collegati ai diversi modelli


organizzativi di gestione delle attivita economiche.


Ai fini dell individuazione delle posizioni a "rischio" saranno


utilizzate gli elenchi gia resi disponibili, arricchiti con ulteriori


specifiche informazioni ottenibili dalle apposite procedure informatiche di


ausilio.


In una prima fase gli interventi avranno ad oggetto i periodi di


imposta 2004 e 2005.


Nei casi in cui vengano riscontrate irregolarita , l ufficio valutera


l opportunita di procedere ad una piu estesa rilevazione dei dati e delle


informazioni, nonche alle eventuali ulteriori attivita istruttorie


inserendo il contribuente nel piano annuale dei controlli.


Sussistendone i presupposti, i controlli saranno comunque diretti a


rilevare il personale presente al momento dell accesso, individuando,


altresi , le mansioni svolte, la data di inizio e la natura del rapporto


contrattuale; il tutto finalizzato, poi, a raffrontare i dati acquisiti con


quelli risultanti dai libri e dalle scritture obbligatori.


Il predetto riscontro che assume rilevanza ai fini dell azione di


contrasto ai fenomeni legati all utilizzo del lavoro irregolare


caratterizzera in via ordinaria l esecuzione di qualunque tipologia di


controllo svolta mediante gli accessi brevi.


Gli interventi da eseguirsi mediante i cosiddetti accessi brevi


saranno, infine, funzionali alla:


a) rilevazione di dati e notizie nell ambito dell attivita di


intelligence;


b) esecuzione di controlli per conto di Stati esteri;


c) verbalizzazione della distruzione delle merci;


Con riguardo a tali tipologie di intervento, cosi come previsto nel


2006, le risorse effettivamente impiegate per la loro esecuzione saranno


imputate ai processi:


. analisi e ricerca (tipologia di cui al punto a);


. funzioni strumentali all attivita di controllo (tipologia di cui


ai punti b e c).


Gli accessi finalizzati al controllo dei soggetti che richiedono una


nuova partita IVA saranno considerati tra i prodotti valorizzati secondo un


parametro di consuntivazione pari a 6 ore e saranno inclusi tra gli accessi


finalizzati al presidio del territorio.


8. Attivita di controllo formale


Andra assicurata l immediata conclusione dei controlli, previsti


dall art. 36-ter del D.P.R. n. 600 del 1973, relativi a tutte le


dichiarazioni segnalate nel 2006.


L ultimazione dell attivita in argomento consentira il tempestivo


avvio dei controlli delle dichiarazioni relative all anno d imposta 2004 le


cui segnalazioni verranno, in gran parte, rese disponibili per la loro


lavorazione entro marzo, assistite dalle procedure informatiche di gestione


che ne consentiranno la completa lavorazione.


L immediato avvio dei controlli sulle complessive posizioni segnalate,


la cui ultimazione deve essere assicurata nel corrente anno, evitera la


concentrazione dell attivita nell ultima parte dell anno stesso.


Nell ambito di tale processo, come previsto per l anno 2006, rientrano


altresi i controlli delle dichiarazioni di successione e degli atti che


hanno beneficiato di agevolazioni fiscali, iscritti nel campione unico.


Anche in tale ambito, come in quello dei controlli sostanziali, gli


uffici potranno avvalersi del potenziamento dei poteri istruttori per


accertare la decadenza dalle agevolazioni.


Si raccomanda di indirizzare l attivita di controllo, secondo


l ordine di priorita dei termini di decadenza dell azione accertatrice, con


precipuo riferimento alle agevolazioni concernenti il settore agricolo e la


prima casa.


Relativamente al settore agricolo, gli uffici potranno avvalersi dei


poteri di accesso, con le modalita previste dall art. 52 del D.P.R. 633 del


1972, nei luoghi ove e esercitata l attivita dell impresa agricola.


Relativamente alle agevolazioni per l acquisto della prima casa, si


raccomanda il controllo dei soggetti che hanno usufruito piu volte


dell agevolazione in esame.


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Al fine di assicurare la proficuita dei controlli formali del settore


registro, verranno rese disponibili nuove funzionalita nell ambito delle


procedure informatiche di ausilio attualmente in uso e, in particolare,


verranno rilasciate nuove liste di segnalazione concernenti le agevolazioni


prima casa.


Con riguardo ai controlli formali previsti dall articolo 36-ter del


decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 il budget


di produzione, attualmente in corso di predisposizione, riguardera non solo


le dichiarazioni relative al periodo di imposta 2004, segnalate sulla base


degli appositi criteri selettivi, ma anche quelle segnalate su iniziativa


degli uffici.


Per quanto riguarda gli eventuali controlli formali di iniziativa, si


precisa che gli uffici effettueranno le selezioni in forza di un giudizio di


proficuita comparata, che tenga conto degli esiti dell attivita di


controllo svolta nei confronti del medesimo contribuente per i precedenti


periodi di imposta ovvero nei confronti di altri contribuenti, ad esso


riferibili sotto il profilo fiscale, per il periodo di imposta oggetto del


controllo; in tale ambito rientrano anche quelle posizioni comunque


selezionabili sulla base dei criteri di proficuita , tenuto conto delle


informazioni disponibili all ufficio.


Le posizioni da selezionare a tale ultimo fine potranno essere pari,


al massimo, al 5% delle segnalazioni relative al periodo di imposta 2004.


Gli uffici che riterranno di non dover programmare, in tutto o in


parte, il suddetto 5% di controlli formali, dovranno comunque allocare la


corrispondente quota di risorse all interno del macroprocesso "controlli


fiscali".


Gli uffici assicureranno, nello svolgimento dell attivita in


argomento, da un lato, un efficace azione di controllo, dall altro, una


corretta gestione del rapporto con i contribuenti.


9. Funzioni strumentali all attivita di controllo


Nell ambito delle "funzioni strumentali" assumono rilevanza le


attivita connesse alla selezione delle posizioni da sottoporre a controllo.


Con riguardo alla selezione delle posizioni soggettive da sottoporre a


controllo e alla conseguente predisposizione del piano annuale dei controlli


sostanziali, al fine di conseguire un sempre piu elevato grado di


proficuita dell azione di accertamento, gli uffici locali si avvarranno


dell applicazione BASE (banca dati per l analisi e la selezione degli


elementi).


Con riferimento alle posizioni soggettive interessate da annualita


d imposta verificate, andranno riferite al presente processo le attivita


connesse all archiviazione dei rilievi relativi ad annualita d imposta


verificate, qualora detti rilievi non risultino, previo giudizio di


proficuita comparata con gli altri elementi di controllo disponibili,


utilizzabili ai fini dell accertamento.


Le predette attivita connesse all archiviazione dei rilievi relativi


ad annualita di imposta verificate, in quanto finalizzate alla selezione


dei soggetti da sottoporre a controllo, escludono l attivazione di un


controllo sostanziale.


L archiviazione dei rilievi non suscettibili di utilizzo ai fini


dell accertamento resta subordinata alla formalizzazione di un apposito


atto, a rilevanza interna, debitamente motivato.


Inoltre, attraverso l utilizzo del budget di risorse destinato al


processo in esame le Direzioni Regionali e gli uffici, al fine di potenziare


l azione di contrasto all evasione, dovranno gestire:


. la cooperazione con i soggetti, in particolare le Autonomie locali, che


nell ambito territoriale, concorrono al processo di accertamento;


. l attivita diretta all adozione dei provvedimenti di autorizzazione o


di diniego d indagini finanziarie.


Le Direzioni Regionali monitoreranno gli esiti delle indagini


finanziare anche per valutarne il grado di proficuita .


Sempre con riguardo alla linea di attivita in argomento, le Direzioni


Regionali assicureranno:


. il controllo relativo alla sussistenza dei requisiti formali nei


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confronti dei soggetti da iscrivere nell anagrafe unica delle ONLUS


nonche gli ulteriori adempimenti previsti dal decreto ministeriale del 18


luglio 2003, n. 266;


. le attivita necessarie per l applicazione della sanzione accessoria,


in materia di scontrino e ricevuta fiscale, della sospensione della


licenza o dell autorizzazione all esercizio dell attivita ovvero la


sospensione dell esercizio dell attivita medesima.


Con riguardo alle attivita riferibili al processo funzioni


strumentali, gli uffici locali, gia individuati a livello centrale,


assicureranno, con le modalita ed entro i termini previsti, la


sperimentazione delle nuove procedure informatiche, ovvero di quelle gia in


uso che formeranno oggetto di aggiornamento o implementazione.


La Direzione Centrale Accertamento provvedera a quantificare


l impegno previsto per ciascun ufficio affinche le Direzioni regionali ne


possano tenere in debito conto in sede di assegnazione del budget di risorse


e di produzione ai vari processi lavorativi.


10. Attivita collegate alla tutela della pretesa erariale


Si ribadisce che rivestono primaria rilevanza le attivita collegate


alla tutela della pretesa erariale. A tal fine e opportuno che il


trattamento dei ruoli venga puntualmente effettuato secondo le istruzioni


operative impartite e nel rispetto dei termini decadenziali previsti per la


notifica della cartella di pagamento.


Si richiama, inoltre l attenzione degli uffici in ordine:


. alle procedure previste dall articolo 22 del D.Lgs n. 472 del 1997 in


materia di ipoteca o sequestro conservativo dei beni del contribuente,


compresa l intera azienda;


. allo scrupoloso controllo con riguardo alle garanzie prestate a fronte


delle richieste di pagamento rateale della pretesa erariale;


. al monitoraggio dei pagamenti rateali per l immediato avvio della


procedura di escussione delle garanzie prevista dall articolo 19, comma 4


bis, decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973, nonche


dall art. 8, comma 2, e dall art. 15 del D.Lgs n. 218 del 1997 e


dall art. 48, comma 3, del D.Lgs n. 546 del 1992;


. all immediata iscrizione a ruolo a seguito della definitivita degli


atti di accertamento e all iscrizione a ruolo a titolo provvisorio in


base ad accertamenti non definitivi;


. all immediata iscrizione, ricorrendone i presupposti, in ruoli


straordinari degli interi importi risultanti da accertamenti anche se non


definitivi, nonche degli importi risultanti dalla liquidazione e dal


controllo formale delle dichiarazioni;


. all immediato conferimento del carattere di esecutorieta ai ruoli


conseguenti alla liquidazione automatica ed al controllo formale delle


dichiarazioni.


. al sistematico e tempestivo controllo delle partite formulate, qualora


non ricomprese nei ruoli al visto, per le motivazioni indicate per


ciascuna di esse.


Le Direzioni Regionali effettueranno il costante monitoraggio


dell attivita degli uffici della regione.


11. Monitoraggio e consuntivazione delle attivita


L analisi e l esatta consuntivazione dell attivita di contrasto


all evasione svolta dagli uffici presuppone, necessariamente, la corretta


trasmissione dei dati al Sistema informativo.


Di qui l esigenza che i dirigenti ed i funzionari delle Direzioni


Regionali e degli uffici operativi, assicurino la sistematica e scrupolosa


vigilanza sulla tempestiva e corretta rilevazione al sistema informativo dei


dati attraverso una puntuale e costante ricognizione, mediante gli strumenti


di monitoraggio in uso, dei dati acquisiti dagli uffici al fine di


individuare i casi di erronea acquisizione degli stessi che, pur non


inficiando gli atti emessi, determinano un alterazione della base


informativa e della rappresentazione dell attivita svolta.


Si richiama, in particolare, l attenzione in ordine all esigenza della


tempestiva rilevazione al sistema informativo dell inizio dell azione di


controllo e delle connesse attivita istruttorie.


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Pari attenzione andra posta alla corretta digitazione:


. dei dati numerici relativi ai rilievi constatati o accertati, atteso


che l erronea, seppure singola, rilevazione inficia le successive


elaborazioni centralizzate;


. delle ulteriori informazioni richieste dalle procedure informatiche di


gestione dell attivita operativa degli uffici.


A tale ultimo riguardo si evidenzia il particolare valore che


rivestono nell analisi dell attivita i due indicatori "grado di


sostenibilita della pretesa tributaria" e "grado di solvibilita del


contribuente", introdotti nelle procedure di accertamento con la circolare


n. 100/E del 1998.


Con riferimento agli obiettivi di produzione che saranno previsti dal


Piano delle attivita , le Direzioni Regionali e gli uffici assicureranno il


consueto costante monitoraggio dell attivita svolta anche in vista della


tempestiva adozione delle misure necessarie per il conseguimento dei


risultati programmati.


Il monitoraggio andra assicurato anche con riguardo agli ulteriori


obiettivi, correlati e non agli indicatori di risultato che saranno previsti


in Convenzione, al fine di misurare l attivita svolta sotto il profilo


qualitativo.


Con riguardo ai criteri di consuntivazione delle attivita svolte,


verranno fornite le consuete tabelle, attualmente in corso di aggiornamento


ed implementazione, concernenti i parametri di assorbimento di risorse per


unita di prodotto realizzata.


***


Le Direzioni Regionali assicureranno la puntuale ed uniforme


applicazione degli indirizzi innanzi formulati, nonche il costante


monitoraggio delle attivita svolte dagli uffici al fine di valutare il


grado di tempestivita , d efficacia e di correttezza dell azione


amministrativa.


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