Raccomandati e felici
Una indagine della Camera di Commercio rivela che in Lombardia almeno nel 66% dei casi ci vuole una raccomandazione o una conoscenza personale per essere assunti. Tre anni fa era l 80% dei casi
Ritorna dopo tre anni l indagine della Camera di Commercio di Milano sulle modalità per essere assunti. E, come tre anni fa, la raccomandazione o quanto meno la conoscenza personale la fa ancora da padrona. Secondo l indagine in Lombardia 2 imprese su 3 dichiarano di usare il canale delle conoscenze per cercare i propri dipendenti, in diminuzione comunque rispetto a tre anni fa, quando questo metodo era scelto dall 80% delle imprese.
Non che sia molto consolatorio.
Ad esempio a Milano, capitale economica del paese, il 65% delle aziende provinciali, alla ricerca di nuovi dipendenti, si affida ancora alla strada delle conoscenze personali e delle segnalazioni: anche qui una percentuale questa inferiore a quella di tre anni fa, quando a scegliere questo canale di reclutamento del personale, era il 77% delle aziende.
Il secondo canale più utilizzato nella regione è quello delle banche dati aziendali (38%, raddoppiato rispetto al 19% del 2003 e in linea con il dato nazionale).
Il terzo è quello dei quotidiani e della stampa specializzata, seguito da un impresa su cinque in Lombardia contro il 15% del dato nazionale.
C è comunque la crescita del ricorso a società di lavoro interinale (il 9,7% contro il 2,2%) e a centri per l impiego (8,5% contro il 5,9%).
Internet rimane una perfetta sconosciuta per il reclutamento del personale: appena il 2%, anche se quadruplicato rispetto al triennio precedente quando vi ricorreva lo 0,4% delle imprese lombarde.
Il ricorso alla conoscenza e alla segnalazione come metodo di selezione dei dipendenti è più accentuato in Lombardia soprattutto per le piccole imprese fino a 9 dipendenti (73%) e per le medie con 10-49 dipendenti (56%), mentre scende per quelle con 50-249 dipendenti (35%) e per quelle con oltre 250 dipendenti (27%).
Le imprese più grandi (con oltre 250 dipendenti) utilizzano soprattutto le banche dati interne aziendali (79%), le società di lavoro interinali (31%) e con quasi identiche percentuali i quotidiani e la stampa specializzata (27,8%) e le società di selezione e associazioni di categoria (27,5%). I
nternet, infine, è usata da quasi 1 impresa su 8 con più di 250 dipendenti (11,5%) e dal 5% di quelle con 50-249 dipendenti, mentre risulta decisamente marginale per le altre classi dimensionali di imprese.
Il guaio è che a livello nazionale spesso ne patiscono i laureati. Infatti sembra in netta ripresa, rispetto alle precedenti rilevazioni, la richiesta di "raccomandazione".
Secondo un altra indagine, questa volta il rapporto Almalaurea di Roma, è un fenomeno che porta l Italia a detenere un poco lusinghiero primato tra i Paesi europei. Nel 2005 vi hanno fatto ricorso 6 neolaureati su 100: erano la metà cinque anni fa.