domenica 15 luglio 2012
La scuola tra Cassazione, Commissione Europea e Governo, istituzioni in conflitto tra loro. Ma ecco l´acuto Tribunale dell´Aquila a dire "NO" al Supremo Collegio degli ermellini!
E´ un susseguirsi di eventi...!
Il 20 giugno piomba la "cassazione" di ogni speranza di stabilizzazione e risarcitorie per i precari della scuola vittime di un susseguirsi incontrollato e ipocrita di contratti a tempo determinato!
Quindi... lo stesso giorno il Governo fa un "mea culpa" rendendosi conto dell´esistenza di 2 procedure d´infrazione, sfociate gia´ in lettere di messa in mora della Commissione Europea nei confronti dello stato italiano, per la prassi di stipulare piu´ contratti a termine nel settore scolastico, in violazione della direttiva ue sui contratti a termine...
Ma allo stesso tempo il Governo, in modo molto semplicistico, rinvia la risoluzione di questa questione alla riforma Fornero, oggetto di dibattiti e contestazioni piu´ o meno diffuse.
Ma eccoci al 28 giugno, giorno di promulgazione della riforma Fornero che espressamente vuole mettere in atto un processo di riorganizzazione strutturale e radicale del mondo del lavoro, "favorendo l´instaurazione di rapporti di lavoro piu´ stabili e ribadendo il rilievo prioritario del lavoro subordinato a tempo indeterminato, cosiddetto ´contratto dominante´, quale forma comune di rapporto di lavoro; (...) promuovendo una maggiore inclusione delle donne nella vita economica".
Dopo questa sintetica esposizione dei fatti, i conti non tornano!
Prima la Cassazione che nega ogni diritto ai precari della scuola, che sono in stragrande maggioranza di sesso femminile, ritenendo la disciplina della scuola conforme alla direttiva UE sui contratti a termine: in poche parole lo stato non viola alcuna direttiva facendo tanti contratti alle stesse persone (docenti e personale ata) nel settore scolastico!
Il Governo, dal suo canto, prende atto che invece la Commissione Europea e´ di diverso avviso al riguardo, tanto da avviare concretamente procedure durissime d´infrazione contro il nostro paese, ma ipocritamente delega il Ministro del Lavoro alla risoluzione.
Ma quale risoluzione? La riforma Fornero non cambia nulla in materia di contratti a termine! Basti leggere i punti da 7 a 9.
Quanta confusione! Il governo vuole rendere più stabile il rapporto di lavoro e valorizzare come prioritario il contratto subordinato a tempo determinato e vuole favorire l´occupazione stabile femminile, ma allo stesso tempo un organo giurisdizionale, quale la Cassazione, nega sia la stabilita´ dei rapporti di lavoro nel settore scuola a scapito soprattutto delle donne, che costituiscono la maggioranza del personale docente ed ata!
Come si spiega questa dissonanza evidente tra poteri dello stesso stato?
Cosa sta succedendo in Italia? La riposta e´ evidente: una grande confusione politica e giuridica!
Ma una speranza c´è!
Dopo pochi giorni dalla pubblicazione della sentenza della Cassazione n. 10127/12 che ha gettato nello sconforto migliaia di docenti e ata, è arrivata acuta e veloce come "un´aquila" la sentenza abruzzese che riconosce il risarcimento danni per 20 mensilità della retribuzione globale per l´illegittima reiterazione dei contratti a termine nella scuola , sconfessando con argomentazioni giuridiche e di realtà la nefasta sentenza degli ermellini.
Se il sommo poeta Dante potesse scrivere le pagine della giustizia scolastica di questi tempi annoterebbe il Tribunale dell´Aquila tra le anime degli ignavi affermando:" ecco l´ombra di colui che fece per viltade il gran rifiuto"
Avv. Marco Dibitonto