martedì 5 aprile 2011
È antisindacale apporre mere clausole si stile inserite nell’atto di nomina delle posizioni organizzative
Nota a cura di Dott. Luigi Spadone, Avv. Diego Noretta e Dott. Pantaleo Ametrano *
Il Giudice del Lavoro di Verbania torna a pronunciarsi in materia di condotta antisindacale e lo fa con un Decreto che fornisce ulteriori spunti di riflessione.
Dopo avere premesso che l’art. 28 della L. 300/70 non vincola al rispetto di particolari forme e, conseguentemente, una notifica seppure tardiva rispetto al termine indicato dal Giudice ma che salvaguardi il diritto di difesa della parte convenuta non inficia la legittimazione del ricorrente in udienza, taccia di condotta antisindacale il mancato rispetto di criteri individuati in sede di concertazione.
Pur avendo premesso che, nel corso degli incontri, non di vera concertazione si sia trattato atteso essere rimasti inespressi i criteri generali relativi alla specifica materia in cui si sostanzia l’istituto, la vera forza innovativa del Decreto sta nel fatto di considerare antisindacale non solo la mancata fase concertativa, ma anche l’assoluta assenza di motivazione negli atti di conferimento.
Il Giudicante ha infatti ritenuto che le clausole apposte quali motivazioni per l’affidamento di ogni singolo incarico fossero del tutto prive di significato concreto, palesandosi in mere clausole di stile senza una preventiva e attenta valutazione che invece avrebbe dovuto seguire ogni singolo conferimento.
A ben vedere, essendo la norma di cui all’art. 28 lasciata volutamente indeterminata dal Legislatore onde ricomprendervi non solo i casi di violazione di norme sulle relazioni sindacali, ma anche ogni comportamento atto a screditare l’immagine del sindacato, la pronunzia del Giudice deve essere accolta con particolare favore: diversamente, infatti, se esaurita la fase della concertazione quando concordemente determinato fosse del tutto disatteso, sarebbe immotivatamente colpita proprio l’immagine del sindacato.
Ipotesi che la norma ha voluto invece evitare.
* Dott. Luigi Spadone, laureato in giurisprudenza e in consulente del lavoro, responsabile ufficio vertenze UIL FPL e TUCS del Verbano Cusio Ossola.
* Avv. Diego Noretta, legale di fiducia della UIL FPL del Verbano Cusio Ossola ed esperto in diritto del lavoro opera presso il Foro di Verbania.
* Dott. Pantaleo Ametrano, laureato in medicina e in giurisprudenza, responsabile area medica e componente ufficio vertenze UIL FPL del Verbano Cusio Ossola.
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