martedì 27 ottobre 2009
Falsificazione e approfondimento nel controllo
“Non …la verificabilità, ma la falsificabilità di un sistema” ( Popper)
Nell’articolo pubblicato su Italia Oggi del 14/10/09, “Conti taroccati nei Comuni” di F. Cerisano, la Ragioneria dello Stato denuncia lo stravolgimento delle regole contabili, l’utilizzo improprio delle esternalizzazioni, i debiti fuori bilancio e così via, tanto da bocciare il sistema dei controlli tutto questo per superare i limiti finanziari all’azione politica negli Enti locali.
Si viene ad imporre non tanto e solo un problema di tecnica nei controlli, quanto una riflessione sull’aspetto metodologico, ossia sulla logica che deve sottostare all’impostazione dei controlli stessi, non appare quindi superfluo un richiamo al pensiero di Karl Popper sul problema di comprendere e sulla nostra conoscenza declinata nei termini della crescita della conoscenza.
In quest’ambito solo se una qualsiasi verità resiste ai severi tentativi di falsificarla è definita da Popper in ambito scientifico come corroborata.
La logica induttiva richiede che qualsiasi asserzione abbia una decisione conclusiva in termini di falsità o verità, per cui vi è la possibilità sia di verificarle che di falsificarle, Popper viene a negare la verifica nell’esperienza in termini empirici per le teorie scientifiche, solo il controllo mediante la falsificabilità di un sistema dà la certezza della verità scientifica del sistema.
Si viene, pertanto, a distinguere tra esperienze soggettive e sentimenti di convinzione dalle relazioni logiche soggettive proprie dei sistemi di asserzioni scientifiche in relazione fra loro.
E’ il teorico che secondo una costruzione logica indica la strada allo sperimentatore e ogni falsificazione del lavoro sperimentale è per Popper motivo di una nuova scoperta, è lo scontrarsi con qualcosa di ancora non fatto.
La correzione del sistema iniziale è inequivocabile dimostrazione di un maggiore approfondimento, ossia di una nuova profondità acquisita in cui il nuovo sistema conterrà il vecchio in quello che Popper chiama “principio di corrispondenza”.
I principi da Popper introdotti nel controllo di una teoria scientifica sono in realtà principi propri ed estensibili al controllo di qualsiasi sistema, principi che vengono a superare l’empirismo positivista per cui prevale l’esperienza e il convenzionalismo per cui vi sono accordi singoli ma non universali, l’errore diventa fondamentale nella crescita e pertanto risulta essere elemento accettato e proprio per la definizione di un sistema verificato e progressivamente esteso e approfondito.
Bibliografia
• K. R. Popper, La logica della scoperta scientifica, Einaudi, 1970;
• K. R. Popper, Poscritto alla Logica della scoperta scientifica. Il realismo e lo scopo della scienza, Il Saggiatore 1994.
ARTICOLO DEL PROF. SERGIO SABETTA