giovedì 12 giugno 2008
LE PARI OPPORTUNITA’: NOZIONE
Articolo della dott.ssa Sonia Capriolo
Per Pari Opportunità si intende riferirsi a tutti quegli interventi che a diversi livelli (comunitario, nazionale, regionale, locale), in diversi ambiti (politico-culturali, istituzionali, sociali, economici) e con diversi strumenti (legislativi, amministrativi, di iniziativa e di controllo), si propongono di riequilibrare le condizioni reali di svantaggio rispetto agli uomini in cui nella nostra società si trovano tuttora a dover operare le donne, sotto il profilo delle opportunità loro offerte dall´attuale cultura ed organizzazione politica, civile e socio-economica.
La legge 125 del 1991 sulle azioni positive, rappresenta una svolta fondamentale nelle politiche in favore delle donne, tanto da essere classificata come la legge più avanzata in materia, in tutta l´Europa occidentale.
Il percorso che ha condotto dalla parità formale della legge n. 903 del 1997 alla parità sostanziale della legge sopra detta è stato caratterizzato in particolare da:
La istituzione di osservatori sull´andamento dell´occupazione femminile;
L´obbligo dell´imprenditore di fornire informazioni sulla percentuale dell´occupazione femminile;
Il mantenimento di determinate proporzioni di manodopera femminile;
L´istituzione del Consigliere di parità che partecipa senza diritto di voto alle Commissioni regionali per l´impiego, al fine di vigilare sull´attuazione della normativa sulla parità uomo-donna.
Tra le sue finalità: l´occupazione femminile, la realizzazione di uguaglianza tra uomini e donne nel lavoro mediante azioni positive per le donne, “al fine di rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità".
In particolare:
• eliminare o superare la disparità di fatto di cui soffrono le donne sia prima che durante il lavoro;
• promuovere l´inserimento delle donne nei settori professionali (tecnologicamente avanzati) e nei livelli (di responsabilità) nei quali esse sono sottorappresentate;
• favorire l´accesso al lavoro autonomo e alla formazione imprenditoriale e la qualificazione professionale delle lavoratrici autonome e delle imprenditrici.
Realizzare pari opportunità fra uomini e donne nel lavoro, quindi, significa eliminare le conseguenze sfavorevoli che derivano dall´esistenza di differenze.
La funzione dell´azione positiva, intesa come strategia destinata a stabilire l´uguaglianza delle opportunità, grazie a misure che permettano di contrastare discriminazioni, non si limita al campo del lavoro, anche se questo è l´ambito più di intervento.
Azioni Positive possono essere svolte nel campo dell´informazione, della formazione professionale e in altri campi della vita sociale e civile.
Nonostante i cambiamenti intervenuti, si è tuttora ben lontani da una situazione in cui possano definirsi sostanzialmente alla pari le opportunità aperte a donne ed uomini per la loro realizzazione come persone, come cittadini, come lavoratori. Questo è vero nel privato, dove una gran parte degli oneri di cura familiare ricadono di fatto principalmente sulla donna; nel mondo del lavoro, dove risultano più limitati sia l´accesso alle occupazioni ed alle occupazioni di livello più elevato, sia i livelli di remunerazione; nel mondo dei diritti di cittadinanza, soprattutto sotto il profilo della rappresentanza politica, estremamente limitata sia dal lato della possibilità di farsi rappresentare da donne che dal lato della possibilità di condividere pariteticamente il ruolo della rappresentanza.
Gli Enti locali ed in particolare i Comuni, rappresentando l´istituzione più vicina ai cittadini ed alle cittadine, dovrebbero per primi promuovere una cultura delle pari opportunità, adottando azioni che servano ad incentivare le iniziative delle donne atte a rimuovere gli ostacoli presenti nel mondo del lavoro, nella realtà sociale, nelle istituzioni, prendendo coscienza dei propri diritti sociali e civili…..