giovedì 28 febbraio 2008
PER UNA TRASPARENTE SEMPLIFICAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI PUBBLICI
Articolo del Prof. Sergio Sabetta
Attualmente gli enti locali si trovano con una doppia contabilità, finanziaria ed economico-patrimoniale, i risultati non appaiono tuttavia soddisfacenti sia per l’utilizzo improprio della contabilità finanziaria al fine di trarne i valori per la contabilità analitica e sia per la mancata rappresentazione veritiera e corretta degli aspetti economici, finanziari e patrimoniali degli enti, si è generata una confusione tale da spingere la contabilità economica ai margini del sistema.
La doppia contabilità se da una parte ha comportato un aggravio di lavoro e quindi dei costi, non sembra avere prodotto adeguati benefici sui processi decisionali.
Si parla di una nuova riforma dei sistemi contabili degli enti locali tuttavia è necessario, come rilevato da Pessina e Steccolini nel loro articolo “Sistemi contabili pubblici a un bivio: come cogliere una occasione di rinnovamento”, in “E. & M.”, 60-61, Etas, 6/2007, che il nuovo sistema non venga semplicemente trasposto in forma acritica dal contesto privato ma sviluppi strumenti di programmazione e rendicontazione leggibili per dirigenti e politici, nonché trasparenti verso la comunità.
I principi contabili specifici per il settore pubblico dovrebbero garantire, oltre che una rappresentazione chiara, veritiera e corretta, le informazioni relative alle performance, ai bisogni della comunità e alla quantità e qualità dei servizi pubblici.
E’ inoltre fondamentale semplificare e rendere trasparente la contabilità sia per gli operatori, che per i cittadini e i portatori di interesse (stakolder), anche al fine di permettere il consolidarsi di un preciso e ponderato orientamento strategico.
E’ stata pertanto avanzata una ipotesi di progetto in cui un sistema di leve di comando, compresa la funzione autorizzativa, permette al management locale di operare nell’ente (E. Anessi Pessina, I. Steccolini – a cura di – I sistemi contabili degli enti locali : Stato dell’arte e prospettive di riforma, Egea, 2007).
L’articolazione sempre più complessa della realtà degli enti locali e la loro incisività crescente sulle comunità locali, obbliga alla creazione di strumenti che ne permettano una più chiara lettura non solo ai tecnici, ma soprattutto agli operatori amministrativi e politici oltre che ai cittadini stessi, senza escludere la necessità di una possibile comparazione tra enti, questo al fine di ridurre la cripticità dei sistemi contabili che ne comprometta in parte la funzionalità e pertanto una maggiore utilità.