domenica 5 dicembre 2004
L inflazione è l incubo degli italiani
da Miaeconomia
Il terrore dell’inflazione e più voglia di stato sociale, amore per il mattone e timore per la disoccupazione. Questi alcuni dei dati più interessanti emersi dalla fotografia degli italiani scattata dal 38° rapporto del Censis. Inflazione e disoccupazione. Il 47,5% delle famiglie ha modificato le spese alimentari in seguito alla percezione di inflazione crescente, quasi il 60% utilizza i propri risparmi per affrontare nuove spese. Questi numeri testimoniano la perdita di fiducia degli italiani. Quali i problemi da risolvere con maggiore urgenza? Per il 45% degli italiani è l’inflazione, poi la disoccupazione col 34% davanti al 29% che punta l’indice contro il deteriorarsi della situazione economica in generale e all’11% che vede nelle pensioni il punto sul quale concentrarsi.Gli investimenti. Quello che appare con tutta evidenza è la maggiore attenzione degli italiani per i propri patrimoni. Insomma, ogni scelta è ponderata con attenzione. Si investe in beni rifugio, magari di lusso, e in fondi comuni. Ma soprattutto ci si indebita per il mattone. Prezzi alti e insostenibili: non importa. Quello che conta è che sia un investimento che dà sicurezza. Un numero su tutti: alla fine del 2004 saranno state acquistate 870 mila abitazioni con una spesa di 550 milioni di euro per giorno lavorativo.Welfare. Stato sociale: per un italiano su due, il 49,4%, la disponibilità di servizi sanitari e pensionistici è la fonte principale di serenità per la propria famiglia. Ma non solo. Oltre ai servizi del welfare, per il 20% degli italiani, il benessere e la felicità fa riferimento ad un contesto urbano più vivibile. Per l’11 è invece importante la disponibilità di nuovi beni e servizi a prezzi bassi. Mentre dal punto di vista delle riforme è ancora il welfare a catalizzare l’attenzione: per il 37,3% degli italiani c’è bisogno di una riforma della sanità, per il 34,3% della previdenza, per il 28,4% del lavoro.