Sfruttamento, da Foggia una straordinaria risposta del mondo del lavoro |
Una grande dimostrazione di partecipazione democratica. Adesso occorrono risposte concrete nell´azione |
Le segreterie provinciali di CGIL CISL UIL di Foggia ringraziano quanti – militanti, lavoratori, pensionati, giovani, delegazioni di manifestanti giunte da tutta Italia - hanno dato il proprio contribuito alla riuscita della manifestazione del 21 ottobre contro il lavoro nero e lo sfruttamento. Un grazie anche alle istituzioni, alle forze dell´ordine, ai volontari del servizio civile, a quanti hanno lavorato perché tutto procedesse nella più totale serenità e compostezza, riducendo al minimo i disagi per i cittadini. La grande partecipazione democratica è l´ennesima dimostrazione di forza e di unità del mondo del lavoro: delegazioni provenienti da tutte le regioni italiane, lavoratori italiani e immigrati, hanno sfilato per le strade di Foggia rispondendo all´appello di CGIL CISL UIL nazionali. Quella di sabato è stata una giornata straordinaria in particolar modo per il mondo del lavoro di Capitanata, e la prima volta a Foggia, assieme, dei tre segretari nazionali rappresenta una spinta ulteriore all´impegno che da sempre vede il sindacato in prima linea nell´azione di contrasto e denuncia di ogni forma di illegalità, a difesa dei diritti e della dignità del lavoro. La nostra è da sempre terra di lavoro e solidarietà: non ci ha offeso il clamore suscitato dalle inchieste giornalistiche, ma il fatto stesso che esistano situazioni vergognose e inaccettabili di negazioni dei diritti umani -non solo in agricoltura- soprattutto a danno di lavoratori immigrati. Con la nostra mobilitazione e con le scelte concrete che CGIL CISL UIL rivendicano, ci attendiamo che all´indignazione faccia seguito il tempo delle risposte sul piano legislativo, come ha già fatto la Regione Puglia, a partire dalla prossima legge finanziaria, per una seria azione di contrasto al lavoro nero e per una radicalmente diversa politica sull´immigrazione. Assieme ci aspettiamo che le imprese rinuncino definitivamente a uno sviluppo contrapposto ai diritti, garantendo il rispetto dei contratti. Si tratta di misure che non riguardano la sola Capitanata ma l´intero paese, ma che rappresentano un´esigenza primaria per il Mezzogiorno, che ha bisogno di sviluppo economico e sociale di qualità, per forza di cose basato sul pieno rispetto delle leggi, dei diritti contrattuali e della dignità del lavoro. |