ULTIMI INTERVENTI SUI TFS e TFR
Prof. Sergio Sabetta
Sempre in rapporto al lungo e travagliato periodo di transizione per il trasferimento del tfr ai fondi pensioni si segnala l’accordo quadro sul superamento del termine indicato all’art. 2, comma 3 dell’AQN 29/7/99 sul passaggio dal tfs al tfr.
Il recente D. Lgs. 5/12/05, n. 252, che disciplina le forme pensionistiche complementari, ha differito gli effetti al 1/1/2008 per i dipendenti pubblici contrattualizzati assunti a tempo indeterminato dopo il 1/1/2001, se entro sei mesi da tale data non effettueranno l’opzione scatterà il silenzio-assenso e il tfr sarà versato direttamente sui fondi.
Molto più varie le possibilità per il personale non contrattualizzato di cui all’art. 3, comma 1, del D. Lgs. N. 165/01, richiamato dall’art. 3, comma 2, del D. Lgs. N. 252/05, infatti la norma precisa che le forme complementari potranno essere costituite o mediante accordi tra dipendenti stessi promossi dalle loro associazioni, oppure secondo le norme dei rispettivi ordinamenti.
Per il personale assunto a tempo pieno precedentemente al 31/12/00 il passaggio potrà avvenire solo a seguito di apposita opzione, una volta costituito il fondo mediante contratto collettivo.
L’accordo del 2/3/06 tra ARAN ed OO.SS. rinvia al 31/12/2010 i termini per l’opzione relativa al passaggio dal tfs al tfr, ancora una volta si evidenziano le notevoli difficoltà in termini di gestione ed equilibri di potere, già segnalati, che sorgono nel costituire e gestire l’intero settore dei fondi di previdenza complementare.