lunedì 26 novembre 2007
SPECIALE PENSIONI: PENSIONE CASALINGHE
Speciale a cura della Redazione
PENSIONE CASALINGHE
Il fondo di previdenza facoltativa, che gestisce la pensione per le cosiddette “casalinghe” (vale a dire per le persone che svolgono lavori non retribuiti derivanti da responsabilità familiari) è stato istituito nel 1996.
In realtà, già dal 1963 esisteva presso l’Inps una gestione separata a favore delle casalinghe, che aveva però avuto poco successo a causa degli esigui importi di pensione erogati.
Chi si può iscrivere al nuovo Fondo casalinghe?
L’iscrizione al Fondo è facoltativa, non obbligatoria. Si possono iscrivere sia donne che uomini, che svolgano attività lavorativa non retribuita in relazione a responsabilità familiari, che abbiano un’età compresa tra quella prevista dalle norme sull’avviamento al lavoro ed i 65 anni, che non abbiano un lavoro (né autonomo né subordinato) e non siano titolari di pensione. In alcuni casi, molto particolari, di notevole riduzione dell orario di lavoro, possono iscriversi anche i lavoratori dipendenti (ad esempio, lavoratori dipendenti a part-time per i quali l’orario di lavoro svolto sia talmente ridotto da determinare una contrazione del periodo assicurativo). Inoltre, sono stati iscritti d’ufficio al Fondo coloro che risultavano già iscritti alla vecchia gestione per le casalinghe.
Come si fa ad iscriversi?
Bisogna presentare una domanda al Fondo. Una volta accertata l’esistenza dei requisiti richiesti, questo invierà all’interessato la comunicazione di accoglimento della domanda, con allegati i bollettini per il versamento dei contributi.
Quanto si paga?
Attualmente, il contributo minimo previsto è pari a 25,82 euro (£.50.000) al mese: l’iscritta, però, può pagare anche un contributo superiore, per ottenere un importo di pensione più elevato. Il montante contributivo individuale, derivante dal versamento dei contributi, potrà essere incrementato anche attraverso la spesa effettuata dall’iscritto presso alcuni centri convenzionati (secondo il meccanismo della “scontistica”), con modalità che però ancora non sono state definite.
Questo Fondo prevede la possibilità di ricongiunzione o totalizzazione dei contributi?
Non è prevista né la ricongiunzione né la totalizzazione (in entrata o in uscita) dei contributi versati nel Fondo con quelli giacenti in altre gestioni previdenziali obbligatorie (Inps, Inpdap, Enpals, ecc..). Invece, la contribuzione proveniente dalla vecchia gestione casalinghe è utile sia ai fini del diritto che della misura della pensione.
Quali sono le pensioni liquidate dal Fondo?
Sono soltanto due le pensioni erogate dal Fondo casalinghe: pensione di vecchiaia e pensione di inabilità, calcolate secondo i criteri del sistema contributivo. La pensione di vecchiaia si ottiene al compimento dei 57 anni di età, con il versamento di almeno 5 anni di contributi, e purchè l’importo di pensione risultante non sia inferiore ad 1,2 volte l’importo dell’assegno sociale (per i richiedenti che hanno meno di 65 anni).
La pensione di inabilità viene liquidata, in presenza di almeno 5 anni di contributi, all’iscritto che divenga assolutamente e permanentemente inabile a svolgere qualsiasi attività lavorativa. Come si vede, i requisiti richiesti sono gli stessi vigenti, a partire dal 1.1.96, per gli iscritti ai fondi di previdenza obbligatoria. Inoltre, anche le pensioni erogate dal Fondo non sono integrate al trattamento minimo. La differenza consiste nel fatto che queste ultime non sono perequate annualmente: l’importo della pensione, da quando viene liquidata, rimane quindi sempre lo stesso. Inoltre, la norma non ha previsto per questo Fondo l’istituto della pensione ai superstiti: quindi, se l’iscritto o il pensionato decede, i suoi eredi non avranno diritto alla pensione indiretta o di reversibilità.
A quanto ammonterà la pensione erogata dal Fondo?
L’importo annuo della pensione è dato dal montante contributivo individuale (determinato dalla somma della contribuzione versata per ciascun anno) che viene moltiplicato per specifici coefficienti di trasformazione, relativi all’età dell’iscritto alla data di decorrenza della pensione. Ovviamente, quanto più elevati saranno stati i versamenti effettuati dall’iscritto, tanto maggiore sarà l’importo della sua pensione.
Cosa può fare l’Inas per gli iscritti al Fondo?
Le strutture dell’Inas sono in grado di aiutare gli interessati nella compilazione e presentazione delle domande di pensione, di calcolare l’importo della pensione e di offrire informazioni e chiarimenti a chi sia interessato ad iscriversi.
(10.4.2003)