S P E C I A L E F L E S S I B I L I T A’
MA TU SEI PER O CONTRO LA FLESSIBILITA
Pubblichiamo qui di seguito le ALTRE CONSIDERAZIONI espresse da alcuni lettori della rivista telematica LavoroPrevidenza.com, ringraziando quanti hanno preso parte a questa prima ed interessante iniziativa del sito
Gabriella Di Filippantonio | La flessibilità nel mondo del lavoro è stata istituzionalizzata con la ormai nota legge Biagi che ha previsto l introduzione di contratti c.d. flessibili che hanno fatto di quella che era la stabilità di un posto di lavoro da conservare per tutta la vita solo una remora del passato; oggi dunque per noi giovani un posto di lavoro stabile è qualcosa di eccezionale mentre al contrario la flessibilità sta diventando (nostro malgrado) la norma. Tuttavia sarebbe, a mio giudizio, sbagliato essere contrari alla flessibilità, soprattutto quando essa si sostituisce al lavoro in nero o addirittura alla disoccupazione; cause queste che hanno portato all emanazione di una disciplina più flessibile: credo che bisogna leggere la flessibilità alla luce di questi aspetti e non più comparativamente alla situazione di stabilità che hanno vissuto i nostri genitori. |
DANIELI GIOVANNA | Il mondo del lavoro sia inderogabilmente cambiato non ci sono dubbi esattamente come sono cambiati i reali bisogni delle persone, da ultima il pianeta terra con le sue mutazione geomorfologiche geopolitiche georeferenziali che non può non farci interrogare profondamente. La scuola ad oggi non è più formatrice, richiederà nuove metodologie d insegnamento, utilizzando nuove tecnologie come strumento di grande importanza e supporto che però non devono prevaricare la basilare conoscenza delle lettere e dei numeri decisamente non ci potremo mai rendere conto di quando si sbaglia. La parola flessibilità è bella ma varia, e presta il fianco a molte speculazioni e quando invece dovrebbe essere un ottimo strumento per consentire una migliore gestione del tempo soddisfacendo soprattutto le necessità dei figli, seguendoli nei loro percorsi formativi educativi in costate feed-back con il mondo scolastico che non vorrò più dire tutti bravi tutti promossi. Avrà il doveroso compito di far emergere le potenzialità cognitive che ciascun essere umano è naturalmente dotato, coltivare quella passione, evitando abbandoni degli studi, disagi giovanili,micro-delinquenza e quanto aggiunto. Flessibilità vuol dire scambio di lavoro con ditte degli Stati Membri della comunità Europea volendo perseguire l obiettivo di presentarci al mondo come una nuova potenza economica. Per riuscire in quest’impresa è necessaria l acquisizione della conoscenza della cultura del lavoro e consentirebbe di fare un interazione con le realtà produttive scambiandosi un reciproco favore che aiuterà la ripresa economica. Interagendo con diverge metodologie di lavorazione e produzione si acquisiscono informazioni e conoscenze che oggi non riusciamo ancora a trovare perchè "Un bel sapere non fu mai scritto" su testi scolastici sono sicuramente inadeguati, oggi è il oc, il nuovo libro di testo che facilita ancora maggiormente tale integrazione fra stati Membri e cittadini naturalizzati Flessibilità è sicuramente un sistema valido per interscambiarsi certe figure professionali in picchi di lavoro temporaneamente sollevando un altra azienda, che non potrà competere, perchè se visto in quell ottica non si possono delocalizzare persone le cui conoscenze e professionalità fanno parte integrante del core business aziendale. E una forma che sicuramente faciliterebbe la vita alle famiglie, riuscendo i coniugi a intersecare gli orari riuscendo a seguire meglio la conduzione della casa, creando un clima più sereno nel contesto familiare. Le tecnologie sono un importantissimo ausilio, bisogna solo trovare,facendocene un esperienza personale, che è certamente la più formativa, l integrazione e l interazione in più gruppi di lavoro che svolgono la stessa tipologia di attività che non sarà mai di elevato livello cognitivo per le tematiche di cui sopra ma "la pratica vale più della grammatica" e così si avrebbe una gestione del tempo meno frenetica che consentirebbe al nostro cervello di pensare, confrontarsi, traendo beneficio dalla libera circolazione dell informazione della conoscenza, e l unione della manualità si creerebbe valore aggiunto, ma soprattutto si riuscirebbe a recuperare quella potenzialità produttiva di cui sono dotati i cittadini con specificità fisiche differenti che diversamente sarebbero destinate a rimanere emarginati e dalla produttività e dalla socializzazione, rimanendo un costo a totale carico dell intera collettività ferendoli nella loro dignità umana, negandogli il diritto di equità. Sono veramente molti i cambiamenti che sono diventati improcrastinabili ed urgentissimi, in parte per recuperare il gap culturale accumulato in questi anni, in parte per rendere il territorio più vivibile sia dal punto di vista ecologico che l acquisizione della condivisione civica degli spazi. Probabilmente gli orari si allungherebbero e non ci sarebbero più quelle fasce altamente a rischio dove impera la microdelinquenza. Naturalmente il tutto è dipendente dal mantenimento in efficienza della risorsa umana, al massimo della personale efficacia erogando l appropriatezza delle terapie consentendo il procrastinarsi dell autosufficienza che non avrebbe più il vistoso divario delle patologie croniche in particolare delle disabilità mentali rapportate all età. Oggi abbiamo i grandi anziani che da anni hanno un reddito mensile superiore al nostro perchè hanno beneficiato di strategie governance mirate ad acquisire consensi, creando così nella maggioranza dei casi l incompetenza, il mancato rapporto-costo -produttività dello stipendio percepito per non parlare dei danni procacciati assurdamente,impegnando Ribadisco, l unione fa la forza, e due persone che hanno la stessa passione ovviamente messe a confronto, scaturisce il sano spirito competitivo creando quel valore aggiunto che si basa esclusivamente sulla specificità qualitativa che riporterebbe alla giusta valorizzazione la meritocrazia, favorendo l integrazione di razze diverse con i propri bagagli culturali, tradizioni, usi e costumi il cui connubio renderebbero l Europa veramente competitiva. |
DOMENICO DE FAZIO FUNZIONARIO INPS – COMPONENTE DIREZIONE SCIENTIFICA DI LAVOROPREVIDENZA.COM | Sono contrario ad alcuni istituti recentemente introdotti: lavoro ripartito, lavoro a chiamata, ricorso alla somministrazione del lavoro operaio a tempo indeterminato per svolgere attività che rientrano nel core business dell impresa. |